Lazio

Subiaco: cosa fare e cosa vedere

Testo alternativo

Su uno sperone di roccia calcarea, a picco sulla meravigliosa Valle dell’Aniene, c’è uno dei borghi più belli d’Italia e del Lazio.

Subiaco

Subiaco è un borgo a nord di Roma (a 70 km dalla capitale) inserito in un contesto naturale meraviglioso e rifugio di bellezza, arte, architettura e tradizioni. Santa Scolastica e San Benedetto costruirono qui due splendidi monasteri benedettini a due passi dal bellissimo e selvaggio Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini con i suoi boschi di faggio, prati verdi, vallate, fiumi e montagne. Il centro storico di Subiaco è costruito a picco sulla valle mentre un’altra parte del borgo si allarga in pianura lungo la Valle dell’Aniene. Numerosi percorsi di rekking partono direttamente dal centro storico e si diramano nel parco fino a raggiungere i 1600 metri s.l.m.

Cosa vedere a Subiaco

Subiaco è un borgo piccolo. Eppure ha tantissimo da offrire. In questa utile guida vi diciamo quali sono le cose da fare e da vedere assolutamente a Subiaco. 

  • Centro storico

La Rocca Abbaziale, di origine medievale ma largamente trasformata fra i secoli XVI e XVII, è uno dei simboli del centro storico di Subiaco.  Poco fuori dal borgo di Subiaco c’è la splendida Chiesa di San Francesco, del 1327, con altari lignei e pregevoli pitture dei secoli XV e XVI. Le Chiese neoclassiche di Sant’Andrea e di Santa Maria della Valle nel cuore di Subiaco costituiscono insieme a quella di Santa Scolastica e al Palazzo di Pio VI, alcuni dei più bei complessi neoclassici italiani. Dopo la visita alle chiese più importanti perdetevi per le stradine del centro storico e affacciatevi ad ammirare il panorama sulla valle dell’Aniene.

Il Monastero di San Benedetto, conosciuto anche come Sacro Speco, è arroccato su una rupe a strapiombo sull’Aniene, nel punto esatto dove San Bendetto si rifugiò come eremita ovvero intorno ad una grotta del monte Taleo dove nacque la Regola dell’ordine Ora et Labora. Il monastero, insieme a quello di Santa Scolastica, è uno dei dodici monasteri fondati da San Benedetto lungo la valle dell’Aniene a non essere andato distrutto.

È composto da due chiese sovrapposte, da cappelle e grotte che seguono l’andamento ad onda della parete rocciosa. Cuore della struttura è il Sacro Speco, la cavità naturale dove San Benedetto visse per tre anni da eremita che si raggiunge con una scalinata che passa nel suggestivo Bosco Sacro. Dall’ingresso del monastero raggiungete la Chiesa Superiore, una meraviglia completamente ricoperta di affreschi della scuola senese e della scuola umbra dove sono raffigurate la vita di Gesù e quella di San Benedetto. Una scalinata vi condurrà poi alla Chiesa inferiore dove troverete la Grotta Santa. All’esterno della struttura potrete infine visitare il piccolo cimitero dei monaci dello Speco e il Roseto di San Benedetto.

Il Laghetto di San Benedetto di Subiaco è un angolo di paradiso, nascosto tra i Monti Simbruini. Si tratta dell’unico lago artificiale rimasto tra quelli intorno ai quali si articolava la Villa di Nerone. L’acqua turchese è circondata da rocce calcaree e si trova proprio nella valle sottostante il Monastero Benedettino di Subiaco. Si raggiunge attraverso uno scenografico sentiero che giunge fino al fiume. Potrete tuffarvi nelle acque fresche alimentate dalla cascata e circondate da pioppi, salici bianchi, noccioli e carpini. Il colore dell’acqua qui assume tutte le tonalità di verde, a seconda dei raggi di sole che creano dei giochi luminosi.

  • Villa di Nerone

I resti della Villa di Nerone sono aperti al pubblico e visitabili. Durante l’emergenza Coronavirus sono chiusi al pubblico e l’apertura non è ancora stata stabilita. Nerone costruì una villa immensa qui per proteggersi dalla calura romana e costrì a strada subiacense per raggiungerla. Data la predilezione dell’imperatore per i giochi d’acqua, i fiumi e le cascate fece costruire la villa proprio a ridosso dei gorghi dell’Aniene. Abbandonò la villa in seguito allo scagliarsi di un fulmine sulla mensa, interpretato come u segno di sventura.

Condannata alla damnatio memoriae divenne fonte di materiali da costruzione di riciclo. 

  • Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini include il Monte Livata, rinomato per le sue stazioni sciistiche. Un percorso interessante  raggiunge il Monte Autore. L’intero Parco dei Monti Simbruini occupa 30 mila ettari ai confini tra Lazio e Abruzzo, con cime oltre i 2 mila metri. Il Monte Livata si trova a soli 15 km da Subiaco), da dove si raggiunge la località Campo dell’Osso e l’impianto sciistico La Monna. Dopo pochi chilometri, alternando ampie radure a passaggi tra i boschi, si arriva allo splendido scenario di Le Vedute.

  • Dintorni

Visitate i vicini Arcinazzo Romano e il suo altopiano omonimo, Cervara di Roma ed Arsoli, la più lontana da Subiaco. Vicino agli Altipiani di Arcinazzo ci sono i resti della Villa di Traiano, uno dei più importanti siti archeologici della zona.

  • Gastronomia a Subiaco

Ju pappaciuccu, a base di cavoli neri lessati e impastati con pizza di granturco e pane raffermo, viene dalla tradizione contadina. I frascaregli sono gnocchetti di farina bianca che contendono il primato della bontà agli strozzapreti con salsa di pomodoro, aglio, olio, prezzemolo, peperoncino, alici, e alla polenta con sugo di pomodoro e spuntature di maiale.

Foto e immagini

subiaco-vista

monastero-subiaco

subiaco-monastero

subiaco_2

sacro-spreco-subiaco

laghetto-subiaco

laghetto-san-benedetto-subiaco-roma

Mappa e cartina

Riproduzione riservata