Roma

Visitare Roma in 3 giorni: cosa vedere e itinerario consigliato

Roma in 3 giorni
L'itinerario perfetto per scoprire Roma in tre giorni.

Cosa visitare a Roma in 3 giorni? La città eterna è un luogo dove il passato e il presente convivono fianco a fianco.

Con i suoi monumenti antichi, le chiese imponenti, le piazze affascinanti, le testimonianze della storia, i miti e le leggende, Roma offre infinite possibilità di visita.

Tuttavia se avete poco tempo a disposizione ecco un itinerario per vedere il meglio di Roma in 3 giorni.

Parco Archeologico del Colosseo

Colosseo
Colosseo

Icona del grandioso Impero romano e della città eterna, il Colosseo è uno dei monumenti della capitale che non ci si stanca mai di visitare.

Ancora affascinati dalle storie di gladiatori che si sfidavano in mortali combattimenti o degli scenografici spettacoli dell’antica Roma, i visitatori di tutto il mondo si mettono in fila per visitare il Colosseo. Edificato nel I secolo d.C. per volere degli imperatori della dinastia Flavia, il Colosseo ha accolto, fino alla fine dell’età antica, spettacoli di grande richiamo popolare, quali le cacce e i giochi gladiatori.

L’edificio era ed è uno spettacolo in se stesso, confermandosi tuttora il più grande anfiteatro del mondo. Simbolo dei fasti dell’impero, l’anfiteatro ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, offrendosi come spazio strutturato ma aperto alla comunità romana.

Oggi l’anfiteatro è un monumento alle opere dell’ingegno umano che sopravvivono al tempo e periodicamente ospita esposizioni temporanee e spettacoli.

Ma l’anfiteatro Flavio non è l’unica attrazione da vedere, il Parco Archeologico del Colosseo comprende tanti altri maestosi monumenti immersi nel cuore di Roma, come il Foro romano, la Domus Aurea e l’Arco di Costantino, ma anche musei, sedi di collezioni permanenti e interessanti mostre temporanee.

Fori Imperiali

Fori Imperiali
Fori Imperiali

I Fori Imperiali rappresentano una delle vie più belle al mondo. La passeggiata nel cuore di Roma che porta dal Colosseo a piazza Venezia è davvero unica.

Si cammina vicino a frammenti, colonne, resti di templi che un tempo erano il cuore pulsante dell’antico Impero romano in un susseguirsi di Fori che segnano il passaggio del tempo e degli imperatori.

Quest’area al tempo di Cesare era una palude, che nel 46 a.C. venne bonificata per sua volontà per costruirci il primo foro. Iniziando la passeggiata da Piazza Venezia, il primo foro che si incontra è proprio quello di Cesare di cui rimangono alcune colonne e il podio del tempio di Venere, porzioni di colonnati e portici della piazza.

Poi segue il Foro di Augusto con lo splendido colonnato e gli importanti resti del tempio. Del Foro della Pace di Vespasiano si vede ben poco, perché è quasi totalmente seppellito sotto la strada moderna. Così come del Foro di Nerva costruito da Domiziano anch’esso sepolto sotto Via dei Fori Imperiali e di cui sono visibili solo alcune porzioni delle fondamenta del Tempio di Minerva.

Il più spettacolare è senza subbio il Foro di Traiano del cui complesso fa parte la meravigliosa Colonna Traiana, monumento funerario dell’Imperatore perfettamente conservato.

Al lato della Colonna Traiana si estendono i Mercati Traiani, luogo un tempo destinato al commercio. Ma sappiate che questa meravigliosa via dei Fori Imperiali non esisteva fino agli inizi del Novecento. In passato qui si trovavano porzioni di rovine romane tra una casa e l’altra.

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Fu poi in epoca fascista che Mussolini fece fare una serie di demolizioni che portarono alla luce la maggior parte di quello che oggi è visibile. Nel 1932, inoltre, decise di realizzare “la via dell’Impero” che tagliava in due il complesso archeologico.

La decisione di Mussolini ha causato la perdita di importanti beni culturali presenti nei fori, ma il percorso rimane davvero suggestivo.

Fontana di Trevi

Fontana di Trevi
Fontana di Trevi

La più famosa delle fontane romane, la fontana di Trevi è un gioiello di acqua e di pietra. Fu voluta da papa Clemente XII che, nel 1732, indisse un concorso al quale parteciparono i maggiori artisti dell’epoca. Tra i vari progetti presentati venne scelto quello dell’architetto Nicola Salvi.

Addossata a Palazzo Poli, la fontana si articola nell’ampio bacino con una larga scogliera vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante e dallo scorrere spettacolare dell’acqua. Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni.

La Fontana di Trevi è celebre inoltre per la famosa scena del film La Dolce Vita di Federico Fellini: una provocante Anita Ekberg in abito da sera nero chiama Marcello Mastroianni, “Marcello, come here!", mentre sinuosa si immerge nelle acque scintillanti della fontana di notte.

Piazza Navona

Piazza Navona
Piazza Navona

Piazza Navona è una delle piazze più affascinanti di Roma e uno dei maggiori capolavori del barocco della capitale.

Costruita sul sito dell'antico stadio di Domiziano, la piazza mantiene la sua caratteristica forma ellittica. Al centro, la magnifica Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini, sormontata da un obelisco, rappresenta i principali fiumi dei quattro continenti conosciuti all'epoca.

Domina la piazza la chiesa di Sant’Agnese in Agone, iniziata daCarlo eGirolamo Rainaldi e terminata da Borromini, che la rese una delle architetture barocche più belle di Roma. Accanto alla chiesa, si trova il Palazzo Pamphilj, dove dal 1960 ha sede l'ambasciata del Brasile.

Di fronte al palazzo sorge la chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, già conosciuta come San Giacomo degli Spagnoli, eretta in occasione del Giubileo del 1450. Fate caso anche alla Fontana del Moro e la Fontana del Nettuno. Nei secoli piazza Navona è stata teatro di feste popolari, corse e giostre.

Dal XVII secolo fino alla metà del XIX, i sabati e le domeniche di agosto, veniva in parte allagata per offrire refrigerio e svago ai romani. Oggi piazza Navona, con i suoi caffè all'aperto, gli artisti di strada e i mercatini stagionali, continua ad essere uno dei cuori pulsanti della vita romana.

Pantheon

Pantheon Roma
Pantheon

Il Pantheon di Roma è uno dei monumenti antichi più straordinari e meglio conservati al mondo. Costruito nel 27 a.C. e ricostruito dall'imperatore Adriano nel II secolo d.C., il Pantheon è famoso per la sua imponente cupola, che è ancora oggi la più grande cupola in cemento non armato mai realizzata.

Al centro vedrete un oculo, un'apertura di 9 metri di diametro che permette alla luce naturale di illuminare l'interno. Originariamente un tempio dedicato a tutte le divinità romane, il Pantheon è oggi una basilica cristiana, conosciuta come Santa Maria ad Martyres.

Il suo interno, decorato con marmi pregiati e tombe illustri come quella di Raffaello, offre un'esperienza spirituale e storica unica. Simbolo della grandezza e dell'ingegnosità dell'antica Roma, il Pantheon continua ad affascinare milioni di visitatori ogni anno.

Piazza di Spagna

Piazza di Spagna
Piazza di Spagna

Piazza di Spagna è una delle piazze più iconiche di Roma che incanta con la sua monumentale scalinata di Trinità dei Monti.

Al centro della piazza si trova la Fontana della Barcaccia, una fontana barocca progettata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini, che rappresenta una barca semiaffondata.

La piazza è da sempre un punto di incontro per romani e turisti, nonché punto di partenza delle famose strade fiancheggiate dalle rinomate boutique di alta moda.

Piazza di Spagna rappresenta l'essenza della bellezza e dell'eleganza di Roma, oltre ad offrire una vista mozzafiato sulla città dall'alto della scalinata.

Musei Vaticani e Cappella Sistina

Musei Vaticani
Musei Vaticani

Far conoscere, preservare e condividere lo straordinario lascito di cultura, storia e bellezza che i pontefici romani hanno raccolto e custodito per secoli: questa è la missione dei Musei Vaticani oggi. Il polo museale della Città del Vaticano, fondato da papa Giulio II nel XVI secolo, custodisce una delle collezioni d’arte più prestigiose e grandi del mondo.

I Musei Vaticani perciò vanno declinati al plurale, perché sono un complesso di collezioni diverse e tutte straordinariamente importanti. Egizie, etrusche, greche, romane, cristiane, epigrafiche fino ad arrivare alla pittura dei diversi secoli e al grande Rinascimento di Raffaello e Michelangelo delle “Stanze” e della Cappella Sistina. Quest’ultima è il motivo per cui visitare i Musei Vaticani.

La Cappella Sistina prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere che fece ristrutturare l'antica Cappella Magna tra il 1477 e il 1480. La decorazione quattrocentesca delle pareti fu eseguita da un'équipe di pittori costituita inizialmente da Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, coadiuvati dalle rispettive botteghe e da alcuni più stretti collaboratori.

Ma Giulio II della Rovere (pontefice dal 1503 al 1513), decise di modificarne in parte la decorazione, affidando nel 1508 l'incarico a Michelangelo Buonarroti, il quale dipinse la volta e, sulla parte alta delle pareti, le lunette. Nell'ottobre 1512 il lavoro era compiuto e il giorno di Ognissanti (1° novembre) Giulio II inaugurò la Sistina con una messa solenne.

Nei nove riquadri centrali sono raffigurate le Storie della Genesi, dalla Creazione alla Caduta dell'uomo, al Diluvio e al successivo rinascere dell'umanità con la famiglia di Noè. Verso la fine del 1533 Clemente VII de' Medici (pontefice dal 1523 al 1534) incaricò Michelangelo di modificare ulteriormente la decorazione della Sistina dipingendo sulla parete d'altare il Giudizio Universale. In questo affresco Michelangelo volle rappresentare il ritorno glorioso di Cristo alla luce dei testi del Nuovo Testamento.

L'artista iniziò la grandiosa opera nel 1536 e la portò a compimento nell'autunno del 1541. Michelangelo, servendosi delle sue straordinarie capacità artistiche, ha fatto della Cappella Sistina "il santuario della teologia del corpo umano", disse poi Giovanni Paolo II.

Nella Cappella viene ancor oggi tenuto il Conclave per l'elezione del Sommo Pontefice.

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Basilica di San Pietro

Piazza San Pietro
Basilica di San Pietro

È una delle chiese più grandi del mondo, nonché la più importante per la comunità cristiana. Costruita sul sito dove si crede sia stato sepolto San Pietro, uno dei dodici apostoli di Gesù e primo Papa, la basilica è un capolavoro dell'architettura rinascimentale e barocca.

Progettata da alcuni dei più grandi artisti dell'epoca, tra cui Michelangelo, a cui si deve l’imponente cupola, e Bernini, che realizzò il colonnato che abbraccia Piazza San Pietro, la basilica è un simbolo di fede e maestosità.

Costruita tra il 1506 e il 1615, la basilica incanta per la sua straordinaria architettura e le prestigiose opere d’arte che custodisce, come la Pietà di Michelangelo, il Baldacchino di Bernini e la statua bronzea di San Pietro.

Castel Sant’Angelo

Noto come Mausoleo di Adriano, Castel Sant'Angelo è una fortezza che si trova lungo la riva destra del Tevere, la cui costruzione ebbe inizio nel 135 d.C., per ordine dell’imperatore Adriano, che voleva utilizzarlo come mausoleo per la sua famiglia.

Collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”, il castello è stato modificato più volte in epoca medievale e rinascimentale, ma ha una storia atipica rispetto agli altri monumenti di epoca romana che vennero travolti e ridotti in rovine.

Castel Sant’Angelo, da monumento funerario divenne avamposto fortificato, oscuro e terribile carcere e splendida dimora rinascimentale che vide Michelangelo all’opera, prigione risorgimentale e infine museo. Il castello, dunque, ha accompagnato per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma.

Entrando nel castello, attraverso una rampa a spirale potrete visitare i cinque piani su cui sono disposte le stanze papali, decorate con affreschi rinascimentali, la camera con le ceneri e le celle dove vennero imprigionati illustri personaggi, infine una grande terrazza con vista sulla città.

Rione Trastevere

Trastevere
Trastevere

Il rione Trastevere, situato sulla riva occidentale del Tevere, è uno dei quartieri più affascinanti di Roma. Con le sue strette stradine acciottolate, case colorate e piazzette vivaci, Trastevere conserva un'atmosfera unica che combina il fascino del passato con la vita contemporanea.

Questo quartiere è noto per la sua forte identità romana, le antiche chiese come Santa Maria in Trastevere, e le numerose trattorie tradizionali dove gustare la cucina romana più genuina.

Di giorno, Trastevere è un luogo ideale per passeggiare e scoprire angoli pittoreschi, mentre la sera si trasforma in uno dei centri più animati della vita notturna romana, con bar, ristoranti e locali.

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo
Piazza del Popolo

Piazza del Popolo è una delle piazze più grandi e maestose di Roma, situata all'ingresso nord del centro storico, dove un tempo si trovava la Porta Flaminia.

Al centro della piazza si erge l'obelisco Flaminio, un antico obelisco egizio che fu portato a Roma da Augusto. La piazza è fiancheggiata da due chiese gemelle, Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto, che introducono i visitatori all'elegante Via del Corso.

Sul lato nord si trova la Basilica di Santa Maria del Popolo, celebre per i suoi capolavori di Caravaggio e Raffaello.

Da qui, una scalinata conduce ai giardini del Pincio, che offre una vista panoramica mozzafiato sulla città. Piazza del Popolo è un luogo di grande bellezza e importanza storica, che rappresenta un punto di partenza perfetto per una nuova giornata alla scoperta di Roma.

Galleria Borghese

Galleria Borghese
Galleria Borghese

La Galleria Borghese di Roma fu definita dal grande storico dell'arte Francis Haskell come una sorta di “meravigliosa confusione” per la sua varietà di opere e stili pittorici.

È infatti un affascinante museo nato dall’insaziabile collezionismo del cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Papa Paolo V. Immersa nella celebre Villa Borghese, la galleria si trova in un meraviglioso palazzo seicentesco che rappresenta la cornice ideale di capolavori conosciuti in tutto il mondo.

Una collezione di sculture, bassorilievi, mosaici antichi, dipinti e sculture che vanno dal XV al XIX secolo si snoda nelle 20 sale affrescate che, insieme al portico e al salone di ingresso, costituiscono gli ambienti del museo aperti al pubblico.

Tra i capolavori della raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale all’epoca del cardinale Scipione, spiccano opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Gian Lorenzo Bernini e Canova.

Oltre 260 dipinti, inoltre, sono custoditi nei depositi della Galleria Borghese, collocati sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria. Sappiate che i depositi sono visitabili su prenotazione.

Villa Borghese

Villa Borghese
Villa Borghese

La Villa Borghese "fuori Porta Pinciana", all'interno della quale è situata la Galleria, sorse all'inizio del XVII secolo intorno a un iniziale possedimento della famiglia Borghese, a cui furono progressivamente annessi altri terreni fino alla costituzione di un immenso parco.

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La rapida ascesa dei Borghese, di origine senese, nel contesto romano, culminò nell'elezione a pontefice di Camillo (1605-1621) che, con il nome di Paolo V, avviò la grande stagione di interventi urbanistici e di straordinarie imprese collezionistiche.

I lavori di costruzione della villa e dei giardini, prima affidati all'architetto Flaminio Ponzio e poi a Vasanzio, si svolsero tra il 1607 e il 1613. A partire dal 1770 la villa fu sottoposta a un radicale rinnovamento dell'apparato decorativo, promosso da Marcantonio IV Borghese e condotto dall'architetto Antonio Asprucci.

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Una schiera di pittori, tra cui Mariano Rossi, Domenico Corvi e Christoph Unterberger, così come di scultori come Vincenzo Pacetti, Agostino Penna e l'argentiere Luigi Valadier intervennero nella decorazione degli ambienti, facendo della villa Pinciana un modello di rinnovamento stilistico di portata europea, a ridosso del definitivo affermarsi del neoclassicismo.

Una buona alternativa è il Giardino degli Aranci sul colle Aventino, da cui si gode una vista panoramica mozzafiato sulla città.

Circo Massimo

Circo Massimo
Circo Massimo

Il Circo Massimo di Roma è uno dei siti storici più antichi e imponenti della città, un vasto spazio all'aperto che fu il più grande stadio dell'antica Roma.

Situato tra il Palatino e l'Aventino, il Circo Massimo era utilizzato principalmente per le corse dei carri, eventi che potevano ospitare fino a 250.000 spettatori, rendendolo uno degli stadi più grandi mai costruiti.

Oggi, il Circo Massimo è un parco pubblico dove i visitatori possono passeggiare e immaginare la grandiosità delle competizioni e delle celebrazioni che si tenevano qui millenni fa. Nonostante siano rimasti solo i contorni dell'antica struttura, il Circo Massimo continua a essere un luogo affascinante, evocativo della gloria e della magnificenza dell'antica Roma.

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Terme di Caracalla

Terme di Caracalla
Terme di Caracalla

Le Terme di Caracalla, situate nel cuore di Roma, sono uno dei complessi termali più grandi e meglio conservati dell'antichità.

Costruite tra il 212 e il 216 d.C. dall'imperatore Caracalla, queste terme erano non solo un luogo di balneazione, ma anche un centro sociale e culturale, dove i cittadini romani potevano rilassarsi, fare esercizio fisico e socializzare.

Il complesso includeva bagni caldi (calidarium), tiepidi (tepidarium), freddi (frigidarium), palestre, biblioteche e giardini.

Anche se oggi rimangono solo le imponenti rovine, le Terme di Caracalla continuano a impressionare per la loro grandiosità e l'eleganza dell'architettura romana.

Durante l'estate, il sito ospita spettacoli e concerti all'aperto, offrendo un'esperienza unica di arte e cultura in uno scenario storico straordinario.

Basilica di Santa Maria Maggiore

Basilica di Santa Maria Maggiore
Basilica di Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali di Roma e uno dei luoghi di culto più importanti e venerati della città.

Situata sulla sommità del colle Esquilino, questa basilica risale al V secolo ed è famosa per la sua architettura grandiosa e le straordinarie decorazioni interne.

La basilica è un capolavoro di arte e fede, con mosaici bizantini del V secolo che adornano l'arco trionfale e l'abside, e un soffitto dorato rinascimentale realizzato con l'oro del Nuovo Mondo.

Il campanile, il più alto di Roma, e la Cappella Sistina, nonché la Cappella Paolina, sono altre attrazioni notevoli. Santa Maria Maggiore è un luogo di grande spiritualità e un simbolo della devozione mariana, attirando pellegrini e visitatori da tutto il mondo.

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Rione Monti

Monti
Monti

Oggi è giovane, hipster e modaiolo, ma in realtà il rione Monti è il più antico di Roma. Il suo nome deriva dal termine li monti con cui nel Medioevo si intendeva la vasta zona che comprendeva tre dei setti colli, l’Esquilino, il Viminale e parte del Quirinale.

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Nell’Impero romano, invece, il rione Monti era chiamato la Suburra, dal latino sub-urbe secondo alcuni, ossia sotto la città, poiché costituiva la parte bassa di Roma, abitata dal sottoproletariato urbano in condizioni miserabili.

Se i benestanti vivevano sui colli, i poveri, le prostitute e i criminali vivevano nella Suburra, che era dunque un luogo malfamato e teatro di malaffare, crimini e immoralità.

Esplorate quindi il quartiere, attraversando la deliziosa piazzetta della Madonna dei Monti, per poi percorrere via Baccina che prende il nome dalla famiglia Baccini. Lungo questa stradina noterete una delle tante Madonnelle sparse per la città, che in questo caso è un affresco conosciuto come Madonna dell’Arco dei Pantani.

Proseguendo lungo via Baccina finirete per trovarvi sulla via dei Fori Imperiali. Quello che probabilmente non conoscevate è il famoso muro della Suburra.

È un enorme muro, alto 33 metri, in pietra gabina, che i romani consideravano particolarmente resistente al fuoco, e che serviva per impedire che si propagassero incendi dalla malfamata Suburra al centro di Roma.

In realtà poi quando divampò il grande incendio del 64 d.C., all’epoca di Nerone, il muro permise al contrario di proteggere la Suburra.

Camminerete quindi lungo la via Alessandrina, adiacente ai resti dei Fori Imperiali, ultima superstite del quartiere Alessandrino di epoca rinascimentale che per volere di Mussolini fu completamente demolito negli anni ‘30 e sostituito dalla nuova via dell'Impero, l'odierna via dei Fori Imperiali.

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