Roma

Il Pantheon di Roma, tutto quello che devi sapere

Pantheon Roma
16-03-2021

Il nome deriva dal greco antico e significa tempio di tutti gli Dei. Il Pantheon è uno dei monumenti più affascinanti della Capitale e – tra le sue pietre – custodisce segreti, curiosità e millenni di storia.
Nato come luogo di culto per le divinità romane, è diventato negli anni una Basilica Cristiana consacrata basilica di Santa Maria dei Martiri, tra le più grandi esistenti. Il diametro interno misura infatti 44,3 metri e queste dimensioni rendono la sua cupola emisferica la più grande mai costruita in un materiale diverso dal calcestruzzo non armato.
Le sue 5.000 tonnellate di peso l’hanno resa il primo edificio di costruzione classica nonchè il modello per le cupole di Chiese e Moschee costruite nei secoli successivi. Ogni lastra che compone questa antica Chiesa pesa da sola circa 90 tonnellate. La sua attuale struttura risale al 120 – 124 d.C. (la costruzione precedente risalente all’età di Augusto venne danneggiata da alcuni incendi).
Oggi il Pantheon è soprattutto un sito storico e culturale di grande interesse. La sua posizione strategica che lo vede immerso nelle strade storiche di Roma, lo rende – oltre che una meta tra le più visitate – una tappa di passaggio anche per coloro che si dirigono verso altre bellezze architettoniche ospitate nel centro della Capitale.
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Pantheon di Roma

  • Personalità importanti legate al Pantheon

Il Pantheon è però anche un luogo di sepoltura di molte personalità importanti. Qui, ad esempio, sono conservati i corpi dei primi due re d’Italia: Vittorio Emanuele II e Umberto I ed è altresì il luogo in cui sono stati sepolti Raffaello Sanzio e la regina Margherita di Savoia.

  • La “Rotonna”

È questo il nome che i romani gli hanno amichevolmente attribuito nel corso degli anni, la rotonda in italiano. Da questo affettuoso nomignolo romano prendono il nome anche la piazzola in cui si trova il monumento e la strada antistante.

Per rotonda però si intende anche la parte interna della cupola che è suddivisa in sette nicchie (3 semicircolari e 4 rettangolari). Le sette nicchie anticamente erano dedicate alle sette divinità che rappresentano il culto dei pianeti: il Sole, la Luna, Giove, Mercurio, Marte, Saturno e Venere.
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  • La leggenda del fossato

Alla figura di Pietro Bailardo, mago mai realmente esistito ma che fa parte della cultura popolare italiana, è legata la leggenda del fossato costruito attorno al Pantheon. Pare infatti che questo mago si trovò in possesso del libro del comando, ceduto direttamente dal diavolo in cambio dell’anima. Bailardo però si pentì e, non volendo più cedere la sua anima, riuscì a compire in un giorno un pellegrinaggio a Gerusalemme, a Santiago de Compostela e al Pantheon. Qui consegnò al diavolo un pugno di noci e si nascose nella Chiesa mettendosi a pregare. Questa cosa fece infuriare il demonio al punto che si mise a correre intorno al Pantheon con una furia tale che scavò un fossato esistente ancora oggi.

  • L’oculo e il mistero della Pioggia

Ci sono alcune leggende anche legate alla pioggia e al Pantheon, si tratta di racconti metropolitani o di storie che affondano le loro radici nell’antichità. Pare infatti che, nonostante il grosso oculus in cima, la pioggia non riesca a entrare nella Chiesa.
Una delle leggende racconta che ciò accade perché la pioggia è bloccata dai fumi e dalle luci delle candele. In realtà non c’è alcuna evidenza scientifica legata a questa storia tramandata dalla tradizione, ma c’è una spiegazione al fatto che, effettivamente, il Pantheon riesca a non bagnarsi anche nelle giornate in cui Roma è sommersa dai temporali. L’oculo ha infatti un diametro di circa 9 metri che crea una corrente d’aria ascensoriale e “smaterializza” le gocce di pioggia prima che esse arrivino a terra.

Per cui, anche quando gli acquazzoni sono particolarmente violenti, le quantità di acqua che entrano nel Pantheon sono minime.
All’interno della Chiesa, inoltre, non si creano pozzanghere e ristagni perché sia al centro del pavimento che nelle zone laterali, si trovano dei fori di drenaggio. Un’altra leggenda vuole che proprio dalla grossa finestra circolare posta in cima, il 21 aprile (il giorno del Natale di Roma) allo scoccare del mezzogiorno, un raggio di sole entri nel Pantheon e illumini direttamente la porta principale. Caratteristica del Pantheon è invece la pioggia di petali di rosa nel giorno di Pentecoste, una funzione che richiede ogni anno il supporto dei vigili del fuoco.
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(Foto: © Heracles Kritikos / Shutterstock)

Apertura e regole

L’ingresso al Pantheon sarà al pagamento. Il biglietto costerà 5 euro. Saranno esentati dal pagamento i cittadini di Roma, i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno 2 euro.
La Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.45).

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