A Gaeta c'è una fenditura nella roccia che divide la montagna a metà. Secondo la tradizione cristiana si sarebbe formata il giorno della morte di Cristo. È uno dei luoghi più mistici e ricchi di leggende della Riviera di Ulisse.
In cima al promontorio c'è un santuario (il Santuario della SS. Trinità), luogo di preghiera di santi ed eremiti tra cui San Filippo Neri, che avrebbe avuto qui il suo letto ricavato in un anfratto nella roccia.
GUARDA ANCHE: SPIAGGE DEL LAZIO
Montagna spaccata di Gaeta
Secondo la leggenda nell’istante in cui Cristo spirò e si squarcio il tempio di Gerusalemme, anche a Gaeta tre fenditure si aprirono nella roccia. In questo luogo, nel 1434 dall'alto dei due costoni di roccia si staccò un enorme macigno che andò ad incastrarsi più in basso, tra le pareti della fenditura. Su di esso è stata costruita una piccola cappella sospesa sul mare: il Santuario della Santissima Trinità.
Dal santuario infatti partono i gradini che conducono alla base della fenditura. Siamo alla Grotta del Turco dove l'acqua azzurrissima e la spaccatura della montagna avrebbero offerto rifugio ai pirati saraceni.
Le meraviglie della Montagna spaccata di Gaeta non finiscono qui. Scendendo i gradini noterete una targa che recita in latino: "Un incredulo si rifiutò di credere ciò che la tradizione riferisce, lo prova questa roccia rammollitasi al tocco delle sue dita".
Sopra alla scritta c'è un'impronta nella roccia che sembra lasciata da una mano. Secondo la leggenda un marinaio turco miscredente si appoggiò alla roccia che divenne miracolosamente morbida, lasciando per sempre indelebile il segno della mano.
(Foto: Simone-/iStock)
Visite e orari
Le visite alla Montagna Spaccata e al santuario sono libere e si svolgono tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30
La visita alla Grotta del Turco invece è a pagamento.
Foto più belle