
Piccola e abbandonata, abitata solo da vegetazione e da gabbiani o raggiunta da qualche abile sub. L’isola di Santo Stefano è un piccolo lembo di terra nel Mar Tirreno, nell’arcipelago delle Isole Pontine , a meno di un miglio da Ventotene, che ospita il carcere di Santo Stefano costruito dai Borboni nel 1795.
Una vera e propria Alcatraz italiana, un’affascinante costruzione a ferro di cavallo, a picco sul mare che per secoli ha ospitato, criminali, banditi, anarchici, prigionieri borbonici, ma anche personaggi noti come Gaetano Bresci, assassino del re Umberto I e detenuti illustri come Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi che, nel 1941, scrissero lo storico Manifesto di Ventotene, documento guida sulle prime idee di un’Europa libera e unita. Qui sono stati confinati anche Sandro Pertini e Umberto Terracini, uomini definiti scomodi nel periodo fascista.
Nel 1965 il carcere fu chiuso e l’isola abbandonata. Oggi un progetto di recupero renderà questo luogo un polo culturale.
Isola di santo Stefano, il progetto di recupero
“Un luogo simbolico di memoria e visione dei valori e del futuro dell’Europa e del Mediterraneo che dalla storia del carcere trarrà ispirazione per una “Scuola di alti pensieri” dove saranno ospitate esperienze di cittadinanza, di formazione e di creatività artistica” ha dichiarato Silvia Costa, Commissaria straordinaria di governo per il recupero e la realizzazione dell’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano.
Santo Stefano, che fa parte con la vicina isola di Ventotene della Riserva naturale statale e dell’area marina protetta, è un’isola non abitata, senza approdi, acqua e luce, con numerosi vincoli paesaggistici, ambientali e idrogeologici, dove sorge il Complesso carcerario borbonico dalla straordinaria forma del Panopticon, chiuso dal 1965 e in avanzato stato di degrado.
Il progetto da 70 milioni di euro darà nuova vita a Santo Stefano. Come afferma Silvia Costa, l’obettivo è quello di realizzare “un affascinante percorso culturale-turistico che da Ventotene, isola madre, porta a Santo Stefano, museo, polo polifunzionale di studi europei, di alta formazione, di ricerca, centro per buone pratiche di sostenibilità insulare, di residenzialità leggera (20-70 posti), sede ideale per mostre, spettacoli, convegni.
Un’esperienza forte di visita e di residenze anche in una dimensione spirituale e di wellness. Attività che si svilupperanno attraverso accordi e partenariati di cui alcuni già avviati. Un campus europeo, un luogo per la “next generation eu” dove rigenerarsi e generare futuro”.
Il progetto dovrebbe essere completato nel 2023. Qui ulteriori informazioni.