
In provincia di Ravenna, a circa mezz’ora d’auto a sud di Imola e ad un’ora circa da Bologna, c’è un paesaggio indimenticabile che va da profili montuosi di uno spiazzante grigio lunare a tratti ricoperti da una natura rigogliosa. É la Vena del Gesso Romagnola e un interessante sentiero escursionistico la attraversa da nord ovest a sud est.
Traversata della Vena del Gesso Romagnola
La Traversata della Vena del Gesso Romagnola è un sentiero lungo 25 km che percorre la Vena del Gesso in tutta la sua lunghezza, dal borgo di Tossignano a quello di Brisighella, inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia. Si salgono e scendono pendii ricoperti di macchia mediterranea o boschi folti, si percorre il crinale della montagna dove gli affioramenti gessosi sono più evidenti, mentre ruderi di antichi casolari e case spuntano di tanto in tanto lungo il percorso, a volte in abbandono e in parte riconquistati dalla vegetazione, mentre altre volte le cosiddette Ca’, sono ancora abitate.
La Traversata della Vena del Gesso Romagnola può essere percorsa autonomamente in una giornata di cammino dagli escursionisti esperti. Nel percorso ufficiale sono compresi dei tratti esposti che secondo la scala del CAI sono classificati come EE (escursionisti esperti) adatti a chi non soffre di vertigini ed ha una buona esperienza di escursionismo.
Studiando la mappa si possono trovare delle alternative più agevoli. Gli escursionisti meno esperti o che non hanno voglia di provarsi in una lunga traversata di un giorno posso suddividere il percorso in due o più tappe oppure percorrere solo uno dei due anelli: l’anello di Monte Mauro e quello di Borgo Tossignano, con ritorno al punto di partenza in giornata. In alternativa potete contattare una delle tante guide ambientali escursionistiche attive in Romagna e iscritte al Registro Guide Ambientali della Regione Emilia-Romagna per lasciarvi guidare in sicurezza lungo il percorso e lasciarvi ammaliare dagli interessanti segreti dei paesaggi e della flora e fauna che li abitano.
Vena del Gesso Bolognese
La Vena del Gesso Romagnola è tutelata dal Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola che protegge l’intero cordone montuoso di gesso in Provincia di Ravenna.
Visibili strisce sovrapposte di gesso e argilla conferiscono un singolare aspetto stratificato al cordone montuoso. Aree calanchive e affioramenti di gesso si susseguono disegnando un paesaggio fantasioso dove non mancano doline e grotte (la grotta della Tanaccia è una di quelle da visitare).
La Vena del Gesso Romagnola, insieme a tutto il tratto gessoso che include i Gessi Bolognesi, nacque nel Messiniano circa 6 milioni di anni fa quando, in seguito alla temporanea chiusura dello Stretto di Gibilterra, il Mediterraneo andò incontro ad un processo di evaporazione e successiva precipitazione dei sali, tra cui gesso e cloruri.
Il successivo sollevamento orogenetico impilò questi sedimenti e, in seguito, acqua ed intemperie diedero vita al complesso sistema carsico fatto di grotte, canyon, doline e inghiottitoi. Numerosi i piccoli fiumi che scorrono nel fondo valle come il Rio Stella che percorre la sua piccola valle cieca, si inabissa sotto la parete rocciosa, attraversa un sistema di grotte scavate nel gesso e poi sbuca a valle con un altro nome, il Rio Basino.
Itinerario e percorso
La lunga traversata che collega Borgo Tossignano e Monte San Mauro parte a Tossignano nelle colline di Imola, ma può essere percorsa anche in senso inverso. “L’Ostello dei Gessi” a Borgo Tossignano, sull’Alta via dei Parchi è un interessante punto di appoggio per chi percorre la traversata in un solo giorno.
La linea del crinale separa due ambienti molto diversi tra loro. A sud, nella rocciosa parete di gesso esposta al sole, la macchia mediterranea profuma di timo, elicriso e ginepro e tra gli alberi il sempreverde leccio. A nord c’è un ambiente boscoso tipicamente collinare con carpino nero, roverella e frassino orniello.
Da Crivellari parte il sentiero che si inoltra nel bosco e sale fino al monte della Volpe per poi scendere a Cà Faggia. Si prosegue in un tratto di bosco rigoglioso dove vivono il cervo e numerosi rapaci diurni e notturni. Nei pressi dell’eremo di Monte Mauro c’è una piccola grotta con un altare e una Madonnina incastonata nella parete di gesso. Si prosegue fino alla cima di Monte Mauro dove il panorama a 360° spazia dall’Appennino alle Alpi.
Tappe e dislivelli
- Tossignano – Passo della Pre – Cà Budrio – Sasso Letroso – Borgo Rivola
Lunghezza: 11,5 km
Dislivello: +500 m / -650 m (circa)
- Borgo Rivola – Crivellari – Monte della Volpe – Sella di Cà Faggia – Monte Mauro
Lunghezza: 9 km
Dislivello: +600 m / -400 m (circa)
- Monte Mauro – Vespignano – Castelnuovo – Cà Carnè – Brisighella
Lunghezza: 11 km
Dislivello: +550 m / -700 m (circa)
Come vestirsi e cosa portare
Ogni stagione richiede un abbigliamento ed equipaggiamento ad hoc. Il vestirsi a cipolla è d’obbligo in montagna, con un primo strato in materiale tecnico che serve a disperde il sudore e a non rimanere con gli indumenti bagnati a contatto con la pelle.
Un secondo strato varia a seconda della stagione. Può essere un pile in inverno con un piumino nelle giornate senza pioggia. Indossate scarponi da trekking con suole con una buona presa e portate con voi nello zaino acqua in abbondanza, un k-way o un guscio per eventuali piogge, magliette di ricambio, calzini di ricambio, crema solare nella bella stagione e un cappello. Qui trovate una selezione di cammini da fare in più giorni in Emilia-Romagna.