Italia

Cupola di Brunelleschi, il capolavoro di ingegneria di Firenze

Duomo di Firenze
15-01-2020

Se si vuole parlare dell’opera architettonica più famosa del Brunelleschi e farsi comprendere in maniera universale senza mai nominarla esplicitamente, bastano due semplici parole: cupola autoportante. 

La cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore – nonché Duomo di Firenze – è infatti famosa in tutto il mondo per essere stata ed essere ancora una costruzione unica nel suo genere. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di ingegneria, tra pesi, contrappesi, vuoti e tecniche avanguardistiche (seppure si parla di un’epoca di costruzione che va dal 1420 al 1436) che mantiene ancora oggi totalmente intatto il suo fascino

È una delle opere architettoniche italiane che ogni anno riesce a raccogliere il maggior numero di visitatori. Se non la conoscete non potete perderla! Scopriamo quindi insieme qualcosa da sapere sulla Cupola di Brunelleschi prima di visitarla.

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Foto: © Kotroz / Shutterstock

Cupola di Brunelleschi: un po’ di storia

Al momento della sua costruzione, completata nel 1436, si trattava in assoluto della cupola più grande del mondo. Oggi, con il suo diametro esterno di 54,8 metri è comunque la più grande cupola in muratura che sia mai stata costruita. I lavori del Duomo di Firenze vennero realizzati in due momenti storici differenti: tra il 1294 – 1295 e il 1314 – 1315. 

Per la Cupola però si dovette attendere la seconda decade del ‘400. Fu istituito un bando per l’assegnazione del progetto nel 1418 che rimase però senza vincitore. La progettazione venne quindi affidata in via diretta a Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti e i lavori di costruzione partirono il 7 agosto del 1420. A partire dal 1423 Ghiberti venne estromesso dal cantiere e l’intero progetto passò in mano a Brunelleschi che completò la sua opera nel 1436. 

La “doppia” Cupola autoportante

La genialità e particolarità della costruzione della Cupola di Santa Maria Del Fiore, sta nel fatto che Brunelleschi voleva costruire una copertura capace di auto sorreggersi in ogni fase della realizzazione. La superficie completa del Duomo è molto ampia (è ancora oggi la quinta più grande Chiesa d’Europa) e realizzare una cupola di così grandi dimensioni risultava difficoltoso anche per il Maestro.

Un’altra particolarità che riguarda la costruzione del Brunelleschi è la forma della base della Cupola: essa è infatti realizzata su una base che ha otto lati. Si tratta quindi di una volta ottagonale, non di una vera e propria Cupola e questa insolita forma ha reso ancora più difficoltosa la possibilità per la costruzione di riuscire a reggersi autonomamente nelle varie fasi di realizzazione. 

Brunelleschi pensò quindi di realizzare una coppia di Cupole, una dentro l’altra, legate tra loro dagli speroni e da archi orizzontali di irrigidimento. Quella che possiamo vedere è quindi solo la parte esterna della Cupola maggiore, all’interno della quale è costruita la sua gemella squadrata. La parte inferiore della copertura venne realizzata in pietra, in alto invece si utilizzarono i mattoni disposti nella posizione a spina di pesce e a incastro. Anche questa tecnica venne utilizzata affinchè la costruzione riuscisse ad auto-sostenersi. 

Gli affreschi

Inizialmente per le decorazioni interne alla Cupola si era pensato a un mosaico ma a causa dell’ampiezza della superficie e del peso totale che avrebbero avuto i tasselli, si preferirono gli affreschi. A scegliere il tema degli affreschi interni alla Cupola di Brunelleschi, fu il granduca Cosimo de’ Medici che volle icone riconducibili al Giudizio Universale. I lavori di decorazione interna iniziarono nel 1572 e vollero la Cupola divisa al suo interno in 6 registri e 8 spicchi. Ogni spicchio è a sua volta suddiviso in 4 scene, in ogni spicchio si trovano: un coro angelico, una categoria di Santi e uno dei sette peccati capitali. Nella quarta scena sono invece raffigurate icone differenti: un dono dello Spirito Santo, le sette virtù o le sette beatitudini. Solo nello spicchio posizionato più a est le scene raffigurate diventano tre, lo spazio principale è infatti occupato dall’immagine del Cristo in Gloria.

Curiosità

Si dice che quando Michelangelo Buonarroti venne incaricato di costruire la Cupola di San Pietro, si ispirò a quella di Santa Maria dei Fiori ma ammise che la gemella a Roma sarebbe stata più grande, ma mai più bella di quella fiorentina. 

In epoca contemporanea Massimo Ricci, professore dell’Università degli studi di Firenze, ricostruì parzialmente con i suoi studenti nel parco dell’Anconella una copia della Cupola di Brunelleschi per dimostrare praticamente la tecnica autoportante della struttura e dei mattoni a spina di pesce. Un’altra copia in scala 1:8 della Cupola del Duomo di Firenze è invece conservata nel comune di Berberino Val d’Elsa. 

Una legge non scritta obbligò gli architetti fiorentini a costruire solo edifici più bassi della Cupola di Brunelleschi.

Ancora oggi, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore è l’edificio più alto dell’intera città di Firenze. 

Visite e orari

Orario Lunedì – Venerdì: 8,15 – 19,45. Ultimo ingresso ore 18:45. Orario Sabato: 8:15 – 17:30. Ultimo ingresso ore 16:30. Domenica e Festivi : 12,45 – 17,30. Ultimo ingresso ore 16:30. Per maggiori informazioni qui. 

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