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Nel cuore della Toscana c’è il borgo dove nacque Boccaccio. Perché visitarlo

Certaldo borgo
Alla scoperta del cuore medievale della Toscana fra strade storiche e paesaggi dal respiro immenso.

Giovanni Boccaccio nasce durante l’estate del 1313, non si conosce con esattezza se a Certaldo o a Firenze.

Il celebre letterato fu profondamente legato al borgo, tanto da divenire noto come “il Certaldese”, ma secondo studiosi come il filologo Vittore Branca la firma "Johannes de Certaldo" potrebbe indicare non tanto il luogo di nascita quanto la provenienza.

A Certaldo, invece, ebbe sicuramente termine l’esistenza del grande poeta, il 21 dicembre 1375, dopo aver vissuto coltivando l’amore per i libri e la poesia: “Boccaccio gli fu genitore, Certaldo la patria, amore l’alma poesia” recita l’epitaffio di Giovanni Boccaccio, scritto da lui stesso.

Certaldo, borgo di origini antiche

Certaldo
Certaldo

Situato nel territorio della val d’Elsa, sembra che il nome che lo designa evochi la natura di questo paesaggio disegnato dai boschi: cerrus altus, “altura ricoperta dai cerri”, ecco l’origine di Certaldo, borgo antico bagnato dal fiume Elsa e dal torrente Agliena.

Al nucleo più recente, la città moderna che si sviluppa dal Settecento, si contrappone Certaldo Alto, il cuore medievale.

I numerosi reperti ritrovati nell’arco degli anni raccontano una storia che risale all’antica Roma e, ancora più indietro, origini che si legano alla civiltà etrusca, anche se Certaldo compare per la prima volta in un documento ufficiale nel 1164, quando l’imperatore Federico Barbarossa lo cita in quanto feudo dato in concessione alla famiglia feudale toscana dei Conti Alberti.

Certaldo, cosa fare e vedere

Certaldo cosa vedere
Certaldo cosa vedere

Passeggiando per Certaldo si respira il Medioevo. Il Mastio e Palazzo Pretorio, o dei Vicari, sono uno dei simboli del borgo, oggi sede di un percorso museale che si sviluppa insieme al Museo di Arte Sacra e Casa Boccaccio.

Da Palazzo Pretorio partono la strada principale di Certaldo e quella più antica, rispettivamente via Boccaccio e via del Rivellino.

Un tempo il popolo poteva ascoltare e vedere il vicario grazie alla loggia, ancora oggi esistente: l’ultimo vicario verrà eletto alla fine del Settecento, nel 1781.

Nel 1784 il territorio del Vicariato di Certaldo viene soppresso e il palazzo trasformato, per circa un secolo, in abitazione, prima di tornare al Comune ed essere restaurato.

Il Museo Casa Boccaccio, dove possiamo scoprire notizie sulla vita del poeta e visitare la biblioteca, si trova in via Giovanni Boccaccio.

Il palazzo, acquistato e restaurato all’inizio dell’Ottocento, fu per gran parte distrutto dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale: a salvarsi, quasi miracolosamente, solo un affresco del pittore neoclassico Pietro Benvenuti con Giovanni Boccaccio.

Se visiti il Museo Casa Boccaccio non uscire prima di aver preso un momento per fermarti davanti al panorama dalla torre, che si raggiunge accedendo dalla loggia coperta situata al secondo piano: di fronte a te la Val d’Elsa e il paesaggio toscano, fatto di linee sinuose e colori intensi, diversi a seconda delle stagioni dell’anno.

Non lontano dal Museo Casa Boccaccio si trova un luogo decisamente particolare: è il Museo del Chiodo, dove sono raccolti attrezzi e strumenti legati alla lavorazione del legno e i mestieri di un tempo. Camminando per Certaldo noterai diversi edifici religiosi, fra cui la chiesa romanica dei santi Jacopo e Filippo: qui si trovano i resti di Boccaccio, insieme alle spoglie di Beata Giulia Della Rena.

C’è un piccolo mistero riguardo alla tomba di Boccaccio, infatti dopo che Pietro Leopoldo, granduca di Toscana, nel 1787  vieta la sepoltura nelle chiese, le ossa del poeta vengono traslate nel vicino cimitero, fatto citato con sdegno anche da Lord Byron.

Nel 1921 un teschio ritrovato in una parete di Casa Boccaccio porta alla convocazione di una commissione con l’incarico di accertare l’appartenza o meno al celebre letterato. Ma il teschio sparisce e - finora - non è stato ritrovato.

Come Porta al Sole, Porta Alberti e Porta del Rivellino custodiscono i segreti della storia millenaria di Certaldo così ci sono misteri di cui non sappiamo, eppure è bello pensare che l’anima dell’antico letterato continui a percorrere il borgo amato con la sua poesia, invisibile e potente, al di là del tempo.

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Visitare Certaldo: informazioni utili

Oggi è possibile raggiungere Certaldo Alta in funicolare, partendo da piazza Boccaccio. Fatta eccezione per i residenti, il centro storico è pedonale: scoprirlo a piedi, senza fretta, all’insegna del viaggio lento, sarà il modo migliore per perdersi fra le sue strade storiche e i palazzi antichi respirando la magia dei secoli passati. Ogni stagione è un tuffo fra sfumature cromatiche e atmosfere diverse.

Ogni anno le vie del borgo si animano con spettacoli circensi, mangiafuoco e artisti: si tratta di Mercantia, Festival Internazionale del Quarto Teatro, che si svolge a Certaldo nel mese di luglio, un appuntamento per andare alla scoperta del borgo immaginando, per un attimo, di essere in un tempo altro, tra fiaba e mito.

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