Le Cascate dove fare il bagno in Italia
Quali sono le cascate dove fare il bagno in Italia? Un salto di zampilli cristallini dalla roccia ed ecco che la potenza dell’acqua si intreccia alla magia della pietra e del legno: raggiungere una cascata e fermarsi davanti alla sua prodigiosa bellezza è un atto di pura contemplazione.
La calma di questi scenari naturali e il suono intenso dell’acqua sospendono ogni parola per lasciarci avvolti da un’intensa magia.
È uno stupore che ci fa tornare un po’ bambini ed è proprio questa la magia di cui abbiamo bisogno: diventare piccoli-piccoli ammirando una natura infinitamente più grande che ci abbraccia.
Attenzione, fare il bagno ai piedi di una cascata in certi casi può essere molto pericoloso.
Valuta sempre con attenzione il luogo in cui ti trovi in modo da evitare zone di pericolo: di solito l’opzione più sicura è scegliere una pozza nelle immediate vicinanze.
Da nord a sud, ecco una selezione di cascate dove fare il bagno in Italia e rilassarti con una passeggiata nel verde.
Cascate di Riva, Trentino Alto-Adige
Partendo da Campo Tures si attraversa il Rio Aurino: il sentiero 1 ci avverte che a distanza di una decina di minuti troveremo la prima cascata, wasserfalls.
Proseguendo lungo il Rio di Riva si raggiunge la seconda cascata e, a un’ulteriore distanza, la terza.
Le tre cascate di Riva sono note anche con il nome di cascate di Campo Tures: si trovano in Valle Aurina, all'ingresso del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, e vengono alimentate dall’acqua dei ghiacciai sovrastanti.
Cascata di Fondo, Piemonte
Facile da raggiungere a piedi, la cascata si trova in prossimità dell’antico borgo di Fondo in Valchiusella.
Immerso nel verde, un piccolo ponte di pietra permette di inoltrarsi nel bosco e seguire il sentiero fino alla cascata.
In zona è possibile esplorare anche i laghi di Alice, il lago di Meugliano e le Guje di Garavot, scavate nella roccia dal corso del Chiusella, dove si formano piscine naturali e pozze in cui rinfrescarsi.
Salto del Pis, Piemonte
Si tratta di una delle fughe relax facili per chi abita nella città di Torino: la Goja del Pis è stata creata dal fiume Messa e forma un laghetto con una cascata, pis, nel comune di Almese.
Nei week end durante la bella stagione può essere particolarmente affollata, ma in primavera e autunno regalerà un’oasi di pace (ricordarsi di portare acqua e merenda!).
Per raggiungere il Salto del Pis, in Piemonte, è necessario fare una bella passeggiata seguendo il percorso pedonale, di quaranta minuti circa.
Cascata di Fermona a Ferrera, Lombardia
Situata in provincia di Varese, la cascata Fermona si trova nel comune di Ferrera, non lontano dalla Svizzera.
La cascata, che stupisce con un salto di 30 metri, è alimentata dal torrente Margorabbia e può essere raggiunta tramite un sentiero dal centro storico.
Le cascate in realtà sono due: una, più piccola, nei pressi dell’abitato, e la seconda, imponente, più avanti. Attenzione, nel fine settimana questo luogo può essere davvero preso d’assalto.
Cascate dell’Acquafraggia, Lombardia
Poco lontano dal confine con la Svizzera, in direzione Chiavenna, è possibile andare alla scoperta delle serie di cascate formate dal torrente Acquafraggia, il quale nasce a 3050 msm percorrendo due vallate di origine glaciale, fino a Borgonuovo e Piuro, dove l’acqua si getta dalla roccia con salti scenografici.
Le cascate sono menzionate nel “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci, che rimase impressionato dalla loro potenza.
Leonardo, infatti, esaminava la navigabilità del fiume Adda e venne inviato da Ludovico il Moro in Valchiavenna per studiare il corso del Mera.
Cascata di Moraduccio, Emilia Romagna
Da anni Moraduccio rappresenta la classica gita fuori porta del tempo estivo per chi vive nella città di Bologna.
Nel punto in cui il fiume Santerno, che nasce sul crinale appenninico del Passo della Futa, incrocia il Rio dei Briganti, crea la cascata di Moraduccio, che durante l’estate si riduce fortemente, pur restando uno dei luoghi dove trovare grandi pozze d’acqua ideali per nuotare e rilassarsi nel verde.
Nei dintorni si trova il borgo fantasma di Castiglioncello, un tempo dogana al confine fra Emilia Romagna e Toscana, oggi abbandonato.
Cascate del Dardagna, Emilia Romagna
Un trekking attraverso il Parco Regionale del Corno alle Scale permetterà di andare alla scoperta delle cascate del Dardagna, che è possibile raggiungere in mezz’ora circa seguendo il sentiero dal Santuario della Madonna dell’Acero.
Il percorso è detto “sentiero delle sette cascate” perché il torrente, che nasce nelle vicinanze del monte Spigolino e del Corno alle Scale, crea una serie di balzi fra le rocce, tutti visibili dal sentiero.
Nel primo tratto del percorso è presente una cascata più facile da raggiungere, mentre l’ultima cascata, Cavone, più piccola e dove è presente un laghetto, presenta qualche punto più difficile.
Cascata dell’Acquacheta, Toscana
Si tratta di una delle cascate più alte dell’Appennino Settentrionale. Citata da Dante Alighieri nell’Inferno della Divina Commedia, la cascata dell’Acquacheta, a San Godenzo, può essere raggiunta con una passeggiata di un paio di ore partendo da San Benedetto in Alpe.
Dante, che inizia a scrivere la sua opera in esilio, passò l’inverno del 1302 proprio nel paese di San Benedetto in Alpe e dai maestosi scenari naturali intorno a sé prese ispirazione.
Sono 70 i metri di salto della poderosa cascata, senza contare la magia dell’abbazia del Mille e dell’antico borgo, che si trova alla confluenza dei torrenti Acquacheta e Troncalosso, i quali si uniscono nel fiume Montone.
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Cascata del Sasso, Marche
Considerata una delle più belle in Italia, la cascata del Sasso è nota anche come Balza del Metauro. Durante i mesi più caldi può ridursi fortemente, invece in primavera il territorio intorno si riempie di fiori selvatici e giunchi di palude.
Si tratta della cascata principale del Metauro, il fiume che storicamente costituiva il collegamento con la Valle Tiberina e Roma: facile da raggiungere anche in auto, in loco è presente un piccolo parcheggio.
Cascata delle Cento Fonti, Abruzzo
Nota anche come Cento Fonti, la valle delle Cento Cascate si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, dove andare alla scoperta della faggeta secolare e del panorama offerto dai Monti della Laga.
In primavera e durante l’autunno la natura diventa lussureggiante e ricca di colori. Da Cesacastina è possibile salire verso il Fosso dell’Acero e Monte Tignoso raggiungendo le Cento Cascate per poi scendere di nuovo attraverso l’antica mulattiera.
Fra pozze e cascatelle, la musica dell’acqua ci circonderà da ovunque.
Cascate di Monte Nieddu e Rio Pitrisconi, Sardegna
La piscina naturale di Poiu Pitriolu e la cascata di Rio Pitrisconi possono essere raggiunte percorrendo l’Anello delle Piscine e delle Cascate di Pitrisconi oppure tramite l’Anello di Punta Casteddacciu e Punta Pala di Monti, entrambi consigliati agli escursionisti esperti e di lunghezza fra 5 e 6 chilometri.
Scolpite dal vento della Gallura, le rocce granitiche sono immerse fra i ginepri e i cespugli di mirto. Nella zona intorno alla cascata, sono numerosi i laghetti e le pozze dove immergersi nell’acqua dolce freschissima, che scorre attraversando boschi di lecci e querce.
Cascata Grande di Isola del Liri, Lazio
Il fiume Liri crea la Cascata Grande, che sfiora l’altezza di 27 metri, e la Cascata del Valcatoio. La cascata si trova nel centro storico di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, ed è visibile dal belvedere.
Passeggiando, si scopre il Museo della Civiltà della Carta e delle Telecomunicazioni, infatti fu anche grazie alla presenza dell’acqua se qui fra il Cinquecento e il Settecento iniziarono a nascere lanifici, feltrifici e cartiere, ambito per cui il comune è noto ancora oggi.
Cascate dei Capelli di Venere, Campania
Situate in Cilento, si trovano nelle immediate vicinanze del borgo di Casaletto Spartano.
Qui il Rio Bussentino crea una cascata capace di ricordare la chioma di una dea grazie alla presenza della felce capelvenere, che prolifera negli ambienti umidi e acquosi. Racconta la leggenda del luogo che la dea Venere si trovasse a passeggiare in questo posto: immersa nella quiete, si addormentò.
Un giovane pastore vedendola, rimase così affascinato da decidere di tagliare una ciocca di capelli a quella ragazza bella come una dea e fu allora che lei si svegliò: i capelli si trasformarono in un’onda così potente da far annegare il giovane. Tuttavia, la dea, pentita del suo gesto, creò le cascate dei Capelli di Venere, in nome dell’amore.
Cascata del Marmarico, Calabria
Con i suoi 114 metri è la più alta della Calabria: la cascata del Marmarico si trova nel Parco Regionale delle Serre ed è alimentata dalle acque dello Stilaro, che nell’antichità era chiamato Elleporo.
La cascata può essere raggiunta con un trekking di due ore circa attraverso i boschi di faggio e abete della fonderia borbonica Ferdinandea, che oggi è parte dell'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria.
Durante l’estate il livello e la potenza dell’acqua possono scendere sensibilmente. Nelle vicinanze si incrocia il Sentiero del Brigante, dedicato agli amanti dei viaggi a piedi.
Cascata delle Due Rocche a Corleone, Sicilia
Il fiume San Leonardo, che scorre attraverso la provincia di Palermo, a Corleone forma una cascata fra le rocce: un piccolo canyon dove sono conservate tracce dell’antico acquedotto medievale.
Durante l’estate, fino all’autunno inoltrato, la portata dell’acqua si riduce fortemente tanto da far sparire la cascata, tuttavia nei mesi invernali e all’inizio di primavera le piogge trasformano questo luogo in una cartolina dalla bellezza magica, da scoprire passo dopo passo.