Il turismo enogastronomico è uno dei settori fondamentali per l’economia italiana. Il nostro Paese infatti pullula di realtà, piccole o grandi che siano, antiche o recenti, che mettono in risalto le materie prime della nostra terra.
Le cantine, per esempio, sono diventate oggi mete importanti per i turisti, che scoprono così la storia dei vini, degustando piacevolmente le bottiglie e, spesso, godendo di atmosfere molto particolari.
Dimenticate infatti luoghi bui e polverosi, oggi le cantine sono edifici di design, dove vivere esperienze a tutto tondo. Ecco le cantine più belle d’Italia.
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Cantine più belle d'Italia
- Donnafugata, Sicilia
- Cantina Tramin, Trentino-Alto Adige
- Tenuta Castelbuono, Umbria
- Cantina Petra, Toscana
- Ceretto Aziende vitivinicole, Piemonte
- Allegrini, Veneto
- Le Mortelle, Toscana
- Cà del Bosco, Franciacorta
- Antinori, Chianti Classico
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10 cantine più belle d'Italia
Una delle più rinomate. I suoi edifici di Marsala, visitabili tutto l’anno, risalgono al 1851 e hanno un importante tocco mediterraneo, riconoscibile dalla corte interna con agrumi e ulivi. Esempio vivo di archeologia industriale. Nel 2007 è stata scavata nella roccia di tufo la barricaia sotterranea. Altre sedi di Donnafugata sono a Pantelleria, accessibile dal 14 giugno al 23 settembre, e a Contessa Entellina, che apre al pubblico esclusivamente il 10 agosto per l’evento Calici di Stelle.
La sua storia ha radici antiche: la Cantina Tramin infatti è stata fondata dal sacerdote Christian Schrott nel 1989 e oggi è composta da 290 soci. La sede attuale, inaugurata nel 2010, è stata disegnata dall'architetto Werner Tscholl, che si è servito di legno, ferro, vetro e cemento. In contrasto con l’ambiente, ma in armonia con il paesaggio, la Cantina ha ricevuto diversi premi, anche grazie ai giochi di luce e allo studio sapiente dello spazio.
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Ricorda una tartaruga per la sua forma a carapace: la Tenuta Castelbuono, di proprietà della famiglia Lunelli, si trova tra i comuni di Montefalco e Bevagna. Il progetto è del celebre Arnaldo Pomodoro.
È una grande cupola ricoperta di rame, con delle crepe che vogliono riprendere simbolicamente i solchi della terra.
Si trova nell'entroterra di Piombino e il progetto è firmato da Mario Botta. Cantina Petra è scavata nella collina e si fonde perfettamente con l’ambiente circostante. La luce naturale entra in tutte le aree della cantina grazie alla forma di grande cilindro rivestito di pietra di Prun. Il percorso porta attraverso una galleria nella collina che alterna la zona di pigiatura, la sala acciai e le barricaie. Da non perdere la vista sul Tirreno dalla cime della scalinata.
È firmato dagli architetti torinesi Luca e Marina Deabate il progetto commissionato dalla famiglia Ceretto per la sua cantina. Noterete subito il cubo di vetro in primo piano, ma merita una visita anche la Cappella sconsacrata delle Brunate, decorate dagli artisti David Tremlett e Sol LeWitt, in un mix di colori luminosi. Le possibili visite per gli ospiti sono di tipologie diverse e comprendono anche la cantina principale, che si trova a Monsordo, vicino ad Alba.
- Allegrini, Veneto
Fu Giulio della Torre, intellettuale e umanista, a commissionare nel 1560 la villa che ospita la Cantina Allegrini nella Valpolicella. Particolare per le sue varie destinazioni: si tratta infatti di una dimora di campagna, che ospita spesso anche matrimoni e celebrazioni religiose nel suo Tempietto, ma allo stesso tempo è un luogo dove trovare la pace dei sensi. Le visite sono su prenotazione.
La Fattoria Le Mortelle deve il suo nome dalle piante di mirto selvatico tipiche della zona che la ospita, ovvero la Maremma. È di proprietà della famiglia Antinori. Vengono coltivate qui Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Carménère, per la produzione di rossi di una certa eleganza, e il Vermentino.
La cantina è su tre livelli e ha una particolare forma a cilindro. È realizzata in legno, vetro e rocce.
Ad accogliere gli ospiti è il grande cancello della tenuta, un’opera in bronzo di Arnaldo Pomodoro, chiamata Cancello Solare, un gioioso e potente omaggio a colui che rappresenta il vero, primo nutrimento dell’uva. Dopo essere entrati ci si ritrova circondati da un parco di querce, castagni ed acacie. L’interno della cantina è visitabile in un percorso che mescola natura e tecnologia, innovazione e lentezza. Lunghi corridoi e cantine sotterranee vi porteranno fino alla cupola in pietra, considerata il cuore del Franciacorta Ca’ del Bosco.
La cantina Antinori è stata inaugurata il 25 ottobre 2012. Costruita interamente con materiali locali, in pieno rispetto del paesaggio toscano, è concepita appositamente per accogliere gli eno-appassionati, che qui entrano in contatto diretto con la filosofia produttiva della famiglia. Si affaccia sulla campagna attraverso una terrazza circondata dal vigneto, coltivato con il Sangiovese, insieme al Canaiolo, il Ciliegiolo, il Colorino, la Malvasia nera, il Mammolo. La cantina è concepita per avere un basso impatto ambientale e un alto risparmio energetico, ed è pressoché invisibile dall’esterno.