In Cilento c'è un posto che devi assolutamente visitare, un luogo fermo nel tempo fatto di ruderi in pietra, vicoletti, aie e stradine dove la vegetazione ha preso il sopravvento, un paese fantasma che conserva un fascino speciale.
Si chiama Roscigno Vecchia ed è uno dei borghi abbandonati più belli d'Italia per le sue casette basse realizzate in pietra, il suo impianto rurale e i resti della chiesa. In questo articolo vi spieghiamo perché dovete visitare questo paese in provincia di Salerno.
Roscigno vecchia
Roscigno Vecchia è un borgo che si trova nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e fu abbandonata a causa di continue frane e smottamenti. Il centro storico di Roscigno iniziò a svuotarsi intorno 1902 a causa di due ordinanze del genio civile, che obbligarono la popolazione a trasferirsi in un'altra zona più sicura, Roscigno nuova.
Roscigno nacque come borgo di pastori che effettuavano la transumanza, lungo la confuenza tra il torrente Ripiti e il fiume Calore; un terreno difficile, soggetto a frequenti frane e alluvioni.
Nel corso degli anni 80 il paese abbandonato fu riscoperto da giornalisti e turisti: in quegli anni nacque la Pro Loco ed il Museo della Civiltà Contadina che raccontava la storia di questo posto dove il tempo si è fermato. Visitare Roscigno vecchia significa riscoprire le origini rurali dei piccoli centri dell'entroterra, ammirando ciò che resta di chiese, casette, ruderi, stalle e botteghe.
Il borgo non è completamente abbandonato, qui ci vive una sola persona, il suo custode Giuseppe Spagnuolo che vi racconterà tutta l'affascinante storia del borgo. Nel 1998 Roscigno Vecchia è stata inserita nella lista dei siti patrimonio Unesco, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’area archeologica di Paestum e la certosa di Padula.
Cosa vedere
- Museo della Cività Contadina
- Chiesa San Nicola di Bari
- Fontana
- Lavatoio
- Area Archeologica del Monte Pruno
- Antiquarium Roscigno Nuova
Foto
(Gimas/Shutterstock)
Come arrivare
Prendete l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e uscite al Atena Lucana. Prosegue prendendo la Strada Statale 166 e deviate sulla strada provinciale al bivio di Corleto Monforte.
Da qui seguite le indicazioni per il borgo.