
Antichi tracciati, tratturi e sentieri attraversano l’intero stivale. Si snodano tra le maestose cime delle Alpi, ruotano attorno ai laghi o fiancheggiano le coste per digradare verso il mare.
Sono strade un tempo percorse da pellegrini, intellettuali, santi e mercanti, da esplorare oggi per scoprire le meraviglie storiche, artistiche e naturalistiche d’Italia.
Ecco 15 cammini da fare questa estate in Italia.
La Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca

La Via Francigena è la storica strada che l’arcivescovo di Canterbury per primo percorse da Roma in Inghilterra nel 990 e poi attraversata da numerosi pellegrini che partivano dall'Europa occidentale per recarsi in preghiera alla tomba dell'apostolo Pietro a Roma.
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A sud di Roma la Via Francigena prosegue, inoltre, verso la Puglia, da cui un tempo i pellegrini si imbarcavano per la Terra Santa.
Chi d’estate ha voglia di Meridione può percorrere la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, in Puglia.
Un percorso che unisce l’Occidente all’Oriente, il cristianesimo al paganesimo, l’Età antica al Medioevo. È un itinerario trasversale tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, imponenti cattedrali e santuari cristiani, dolci panorami collinari e aspri passaggi montani.
Lungo il cammino da Roma a Santa Maria di Leuca, inoltre, potreste fare diverse deviazioni alla scoperta di territori meno esplorati.
Per esempio una volta arrivati in Puglia, da Troia parte la direttrice, lunga circa 110 km che, passando per i centri abitati di Lucera, San Severo, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, raggiunge Monte Sant’Angelo, Patrimonio dell’Unesco, nonché importante meta di pellegrinaggio per il culto dell’Arcangelo Michele.
Da Monte Sant’Angelo poi ci si incammina lungo la via litoranea verso Bari. Sempre dalla Puglia poi, precisamente a Ordona, parte un altro sentiero che porta a Matera, la città dei Sassi in Basilicata. Sul sito ufficiale delle Vie Francigene del Sud troverete tutti gli itinerari.
Cave di Caolino, Terme di San Calogero e Punta Palmareto - Lipari, isole Eolie

Se vi trovate alle isole Eolie, questo è uno dei trekking più suggestivi di Lipari. Sulla costa occidentale dell’isola si trova l’antica cava di Caolino con i suoi colori cangianti, le fumarole ancora attive e la natura incontaminata.
Da qui inizia la passeggiata che prosegue in un vallone selvaggio fino a un pianoro. Così attraverso un sentiero che si snoda tra canyon, falesie e antiche coltivazioni si raggiungono le antiche terme San Calogero.
Costruite nel 1867 su un sito sulfureo di 3500 anni fa, le terme furono costruite su blocchi sovrapposti di lava. L’attività termale si è fermata negli anni ‘70 ed ora le terme sono in vendita per una ristrutturazione che le riporti all’età d’oro.
Da San Vincenzo ai crateri sommitali del vulcano – Stromboli, isole Eolie

Stromboli offre emozionanti percorsi di trekking alla scoperta di “Iddu”, come gli stromboliani chiamano il vulcano.
Si può raggiungere l’area dei crateri sommitali, a quota 926 m, in compagnia di una guida. Al paesino di San Vincenzo ci sono diverse associazioni che organizzano escursioni diurne e notturne sul vulcano, fornendo tutto il necessario per vivere l’esperienza in sicurezza.
Risalire i fianchi del vulcano e sentirlo brontolare, arrivando fino in cima, magari mentre il sole tramonta, è un’esperienza indimenticabile. Ma non è possibile prevedere l’intensità delle esplosioni e la loro frequenza, che scandiscono l’ascesa fino al Pizzo, un anfiteatro mozzafiato da cui ammirare le bocche di fuoco.
Calcolate 5/6 ore per un percorso dalla difficoltà medio-alta lungo il quale le guide vi daranno informazioni sulla storia e la geologia del luogo. Nelle giornate terse, il panorama è davvero spettacolare, e si vede addirittura l’Etna. Pur affondando nella cenere lavica, la discesa è molto più semplice.
Se invece preferite un’escursioni più semplice, da San Vincenzo parte un sentiero in direzione di Ficogrande e Piscità.
Dopo circa 40 minuti di passeggiata nella macchia mediterranea con scorci sul mare si arriva all’Osservatorio, un grande spiazzo, dove si mangia e si beve in attesa del tramonto.
Comodamente seduti a tavola, dopo aver camminato, potrete godervi lo spettacolo dello Stromboli che vi saluta con le sue bocche di fuoco.
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Percorso delle Sette Pietre, Basilicata

Nel cuore della Basilicata si trova il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane dove, oltre a Volo dell’Angelo, trekking e vie ferrate, si può fare una suggestiva passeggiata letteraria, il Percorso delle Sette Pietre che trae ispirazione dal libro Vito ballava con le streghe di Mimmo Sammartino (Sellerio editore Palermo), ispirato a storie locali e leggende popolari tramandate oralmente.
La passeggiata ripercorre un antico sentiero contadino di circa 2 km che collega Pietrapertosa e Castelmezzano, due pittoreschi borghi incastonati tre le Dolomiti Lucane.
Il percorso prevede 7 tappe dai nomi evocativi: destini, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo, delirio. In ogni tappa si può ascoltare un estratto del libro, camminando lungo un percorso letterario, visionario e paesaggistico.
Sentiero del Mediterraneo in Italia, dalla Basilicata alla Liguria

Il Sentiero del Mediterraneo è un antico percorso attraversato nel tempo da pellegrini e mercanti che ricalca le vie di comunicazione medievali.
È un incredibile sentiero che parte dall’Italia, precisamente dalla Basilicata, a Maratea, attraversa poi la Francia e si conclude in Spagna, collegando così tre diversi Paesi europei lungo la costa settentrionale del Mediterraneo.
Sviluppato dalla European Rumblers Association e dalla Federazione Italiana Escursionismo, il Sentiero del Mediterraneo, identificato come E12, è un percorso lungo 1460,32 km che, disegna quasi un anello nel mar Mediterraneo.
Il punto di partenza si trova sul versante lucano della spiaggia di Castrocucco, al confine tra la Basilicata e la Calabria.
Il sentiero poi attraversa tutto il litorale tirrenico della Basilicata, lungo circa 32 km. Si percorre così il costone dolomitico che porta all’insenatura di Capo La Secca, dove al tempo dei Romani si praticava l’itticoltura.
Proseguendo lungo il sentiero sovrastato dal castello di Castrocucco si passa per la spiaggia dell’Orto, la scenografica Punta Caina, dominata da una torre medievale, per giungere infine a Marina di Maratea.
Superata la Basilicata, il Sentiero del Mediterraneo prosegue per la Campania, il Lazio, la Toscana e infine la Liguria, terminando a Ventimiglia, dove l’ultimo tratto della parte italiana del percorso si congiunge con il tratto francese per poi raggiungere quello spagnolo.
Dalle terre più brulle alle più rigogliose, il percorso stupisce per la grande varietà paesaggistica e la biodiversità degli ambienti attraversati.
Sentiero L’Infinito e Sentiero Azzurro, Liguria, Cinque Terre

Quale miglior modo di esplorare le Cinque Terre se non a piedi? Tra i tanti percorsi che attraversano la Liguria ne consigliamo due vista mare. Il sentiero L’Infinito è uno scenografico percorso che collega Portovenere con Riomaggiore.
È l’antico sentiero, lungo 14 km, che richiede dalle 3 alle 4 ore a seconda della propria andatura. La partenza è a Portovenere, in piazza Bastreri, quindi si inizia il primo tratto del percorso che, attraverso una scalinata in pietra, costeggia il castello Doria, offrendo panorami spettacolari sulle tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto.
Si imbocca poi il sentiero segnato in bianco e rosso dal Cai per arrivare alla prima tappa, Campiglia. Da Campiglia si prosegue verso Riomaggiore, ma prima si sale verso il Colle Telegrafo da cui ammirare il panorama. Tra terrazze coltivate, profumi e strade segnate dai tipici muretti a secco, le ciàn, si arriva così al Santuario di Nostra Madonna di Montenero, a poco più di 300 metri di altitudine, e infine al colorato borgo di Riomaggiore.

Il Sentiero Azzurro, invece, è un percorso più facile e uno dei più spettacolari delle Cinque Terre. È il sentiero n. 2, segnalato da una striscia bianca e una azzurra, che si snoda lungo il mare collegando i cinque borghi tra loro.
L'itinerario da Riomaggiore a Monterosso è lungo circa 12 km e la quota massima (200 mt.) si tocca a Prevo, piccola frazione di Vernazza.
Il percorso è composto per lo più da sentieri, mulattiere acciottolate e gradinate, dal lungomare della Via dell'Amore e da strade interne dei paesi.
Insieme alla Via dell’Amore, che risale agli anni Trenta, il Sentiero Azzurro è un tragitto antico, molto conosciuto ai tempi della Repubblica di Genova, quando Vernazza era lo scalo e il punto commerciale principale della zona.
Sentiero degli Dei, Campania

È il cammino dei cammini. Il Sentiero degli Dei è il percorso panoramico con vista mare più bello della Costiera amalfitana e uno dei più belli d’Italia.
Il Sentiero degli Dei parte dalla chiesa di San Matteo a Bomerano, una frazione di Agerola a 650 metri sul livello del mare, poi attraversa Nocelle e prosegue lungo l’antico tracciato dei coloni ellenici una volta dominato da templi. Infine, attraverso 1500 scalini scende a Positano.
Il sentiero, che consigliamo di affrontare dall’alto verso il basso, è indicato con segnaletica bianca e rossa numerata 02.
È un sentiero turistico di 8 km e di lieve difficoltà, ma è sconsigliato a chi soffre di vertigini. Il tempo di percorrenza è di circa 4 ore e mezzo.
Durante il tragitto immerso nella macchia mediterranea potrete godere degli splendidi panorami che abbracciano la costiera e il mare a perdita d’occhio. Il sentiero conserva ancora tutto il suo fascino che ha ispirato numerosi scrittori e poeti nel tempo. Tra questi, Italo Calvino ha descritto il Sentiero degli Dei come “quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.
L’Anello di Portonovo, Marche

Il sentiero 309 del Parco del Conero, chiamato Anello di Portonovo, esplora il meglio della baia marchigiana famosa per le sue spiagge bandiera blu ma anche per i percorsi naturalistici a pochi chilometri da Ancona.
È un percorso facile della durata di 1 ora e 30 minuti, da affrontare a piedi o in mountain bike. Si parte dalla piazzetta di Portonovo proseguendo per il Lago Grande, ideale per gli amanti del birdwatching.
Si raggiunge il Fortino Napoleonico, costruzione risalente ai primi del 1800 che ora ospita un hotel, e poi l’imponente Torre di guardia, detta anche Torre Clementina o Torre De Bosis, risalente al Settecento, che nei secoli seguenti ospitò grandi letterati come Gabriele D’Annunzio.
Si arriva così alla chiesa di Santa Maria di Portonovo, un gioiello di arte romanica a pochi passi dal mare, davanti alla stupenda spiaggia della Vela.
La chiesa, citata perfino da Dante nella Divina Commedia, oggi è visitabile ma non è sempre aperta. Poco lontano dalla chiesa si trova l’altro laghetto salmastro, il Lago Profondo, situato proprio alle pendici del Monte Conero. Infine, riprendendo il sentiero 309 ritornerete alla piazzetta di partenza.
Il Cammino di Dante, tra Romagna e Toscana

Il Cammino di Dante è il primo itinerario attraverso i sentieri e le vie medievali, che univano la Romagna e la Toscana, percorsi dal Sommo Poeta ai tempi del suo esilio, periodo in cui scrisse la Divina Commedia.
Il cammino riscopre le antiche vie che collegano Firenze e Ravenna, la città natale e quella in cui è morto il Poeta.
Gli itinerari si snodano quindi attraverso quei luoghi del territorio tosco-romagnolo citati nella Divina Commedia, o direttamente vissuti dal Poeta durante i suoi anni di esilio.
I sentieri che compongono gli itinerari, nella maggior parte dei casi, sono percorsi “in cresta” utilizzati dal Basso Medioevo fino allo sviluppo dell’attuale rete viaria risalente alla fine dell’800. A tratti questi sentieri medievali coincidono con antiche strade etrusco-romane, facilmente riconoscibili dai tipici selciati.
Il percorso si sviluppa attraverso un anello di circa 400 km congiungendo la Romagna e il Casentino, per un totale di 20 tappe fisse, da percorrere in senso antiorario. Il punto di partenza, dunque, è la Tomba di Dante a Ravenna, e il punto di arrivo, il Museo Casa di Dante a Firenze.
Il Cammino di Dante non è quindi solo un percorso di trekking, ma anche un percorso culturale, artistico, filosofico e spirituale.

L’itinerario vi farà riscoprire i meravigliosi paesaggi della Romagna e del Casentino, rivivere i fasti dei Conti Guidi e dei loro castelli ricchi di storia e di misteri, immergervi nel limpido ruscello dell’Acquacheta, ammirare la maestosa bellezza delle Foreste Casentinesi e rigenerarvi nei suoi eremi.
Il Cammino 100 Torri, Sardegna

Il Cammino 100 Torri è uno scenografico percorso che si snoda lungo la costa della Sardegna per 1284 km. Prende il nome dalle 105 torri costiere che scandiscono il sentiero, che non si allontana mai dal mare per più di due chilometri e percorre l’intero giro dell’isola in senso antiorario.
Partendo da Cagliari si esplorano spiagge, dune, chiese, fari, borghi e luoghi inaccessibili. Il percorso si suddivide in due cammini, il cammino orientale e il cammino occidentale, che potrete percorrere anche separatamente. Il Cammino Orientale, lungo 597 km, attraversa spiagge e strade sterrate che vanno da Cagliari alla Gallura, perdendosi nella macchia mediterranea.
Il Cammino Occidentale, lungo 634 km, si sviluppa invece lungo strade sterrate e stagni di acqua dolce, lagune e dune costiere che vanno da Castelsardo a Cagliari. Lungo antichi sentieri e mulattiere scoprirete l’anima più autentica della Sardegna.
Il Cammino di San Vili, Trentino

Il Cammino di San Vili prende il nome da San Vigilio, il vescovo e patrono di Trento che, secondo la leggenda, lo percorse nella sua opera di evangelizzazione nel IV secolo d. C.
Il cammino costeggia lo spettacolo mozzafiato delle Dolomiti di Brenta, incontra paesaggi naturali meravigliosi dove l’acqua dialoga con la roccia, attraversa affascinanti paesi con antiche tradizioni e gustosi prodotti tipici.
È un sentiero ideale per chi d’estate cerca refrigerio in alta quota, da percorrere in sei giorni a piedi alla scoperta di valli e montagne, laghi trasparenti, santuari di montagna ed alpeggi del Trentino.
Il Cammino di San Vili unisce Trento a Madonna di Campiglio in un percorso di oltre 100 chilometri che dalla Valle dell’Adige arriva alle Dolomiti del Brenta.
Il cammino passa su sentieri sterrati percorribili solo a piedi sulle tracce di San Vigilio, detto San Vili in dialetto trentino.
Per comodità il percorso è stato suddiviso in sei tappe che toccano sei diversi paesi dove fermarsi a dormire. Percorribile in entrambi i sensi di marcia, il sentiero vi porterà ad esplorare i Laghi di Lamar, le gole del fiume Sarca che forma un canyon spettacolare, Irone (Airone), il paese fantasma, Passo Daone, il punto più alto dell'itinerario e la pieve di S. Vigilio, costruita sul luogo dove, secondo la tradizione, è avvenuto il martirio del santo. Un sentiero escursionistico che concilia spiritualità e storia.
Il Lago d’Orta, dal Sacro Monte all’isola di San Giulio, Piemonte

Il Sacro Monte d’Orta, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, situato sulla penisola di Orta San Giulio, sulla riva orientale del lago d’Orta, in Piemonte, offre una facile escursione panoramica ad anello.
Si può iniziare il cammino dalla novarese Orta San Giulio, precisamente da Piazza Motta, il centro di Orta, dove attraccano i battelli e i motoscafi per l’isola di San Giulio, dominata dalla basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina.
Si seguono le indicazioni per la chiesa dell’Assunta, per poi proseguire fino all’arco di ingresso del Sacro Monte, dove inizia un percorso devozionale costituito da venti cappelle affrescate e gruppi statuari di grandezza naturale che illustrano la vita di San Francesco d'Assisi tra suggestivi scorci di lago. Una volta giunti sulla cima del monte godrete del meraviglioso panorama del lago d’Orta.
Per il ritorno si scende dal verso opposto, chiudendo l'anello sul sentiero pedonale che costeggia il lago. Ritornati ad Orta San Giulio si può navigare verso l’isolotto di San Giulio, per vedere il lago al tramonto da un’altra prospettiva e con un’altra luce.
Il lago di Como lungo la Greenway

La Greenway del lago di Como è una piacevole passeggiata che porta alla scoperta di antichi borghi, ville e giardini, chiese romaniche e barocche, immersi nell’incantevole paesaggio naturale della sponda occidentale del lago di Como.
Il percorso è lungo 10 km, ma siete chiaramente liberi di percorrerne solo una parte. La passeggiata inizia a Colonno: all’entrata sud dell’abitato, lungo l’antica Strada Statale Regina, si segue l’indicazione Greenway del lago di Como.
Si attraversa così il centro storico e, superato il ponte sul torrente Pessetta, si esce dall’abitato imboccando proprio la via Regina. Vi ritroverete a Sala Comacina, tra uliveti e scorci sull’azzurro del lago si scende per circa 300 metri fino al porticciolo del paese.
Avrete una splendida vista dall’alto con il campanile della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, che spunta tra le case del borgo di Sala, il lago con le montagne sullo sfondo e l’isola Comacina. Così si riparte attraversando il torrente Valle Premonte per raggiungere il borgo di Ossuccio.
Qui potete visitare la chiesa romanica dei Santi Giacomo e Filippo, se siete stanchi potete scegliere di non attraversare la statale e salire invece per via Santuario. Su una strada di ciottoli si arriva alle porte del Santuario della Beata Vergine del Soccorso, e poi al parco pubblico di Ossuccio, perfetto per un picnic con vista sul campanile della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
Proseguendo, si attraversa la statale per passare davanti all’affascinante villa del Balbiano, per poi arrivare al nucleo storico di Campo, nel borgo di Lenno. Fra stretti vicoli e discese al lago si passa davanti alla Villa Monastero e poi alla Villa del Balbianello, proseguendo lungo la Greenway fino al lido di Lenno. Si continua lungolago costeggiando la torre medievale di villa, la Villa Aureggi, fino ad arrivare all’imbarcadero di Lenno.
Si risale poi verso il borgo di Mezzegra, proseguendo verso la chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio dal cui sagrato si gode di uno splendido panorama sul lago e sul promontorio di Bellagio. Si costeggia poi la Casa dei Presepi e il settecentesco palazzo Brentano, per poi arrivare al centro storico di Bonzanigo e sbucare nei pressi di Palazzo Rosati.
Così si entra nel borgo di Tremezzo scendendo fino ad arrivare al lago. Da questo punto fino alla fine della Greenway del lago di Como si costeggerà il lungolago, passando accanto a diverse storiche dimore come villa Carlotta. Infine si raggiunge l’ultima tappa della Greenway, il comune di Griante.
Sentiero Italia, tratto del Friuli Venezia Giulia

Il Sentiero Italia CAI è un percorso di media quota che si sviluppa per oltre 7000 chilometri lungo tutte le catene montuose del nostro Paese, unendo tutte le regioni d’Italia, isole comprese, in un unico grande sentiero.
Quindi in qualsiasi regione d’Italia vi troviate questa estate, potrete camminare tra antichi tracciati, grandi vie e percorsi sconosciuti al turismo di massa, alla scoperta della grande bellezza italiana.
Particolarmente consigliato per chi vuole unire il mare e la montagna è il tratto del SICAI in Friuli Venezia Giulia, nell’estremo nord-est dello stivale.
Questo tratto prende avvio dal rifugio Pier Fortunato Calvi poi segue verso est la dorsale carnica, lambendo il confine con l’Austria.
Si insinua quindi tra le Alpi Giulie e ne tocca alcuni dei gruppi montuosi più noti. Scendendo verso sud, il sentiero punta verso le Valli del Natisone e i luoghi della battaglia di Caporetto, il Collio e l’Isonzo.
Spostandosi verso la Venezia Giulia il tracciato percorre l’altopiano calcareo del Carso per poi scendere verso il Golfo di Trieste e terminare nei pressi di Muggia, a ridosso del confine italo-sloveno.
Cammino di Oropa, Piemonte

Il Cammino di Oropa è un bellissimo percorso che si snoda tra cultura, bellezze naturali e storiche del Piemonte, dalla pianura agricola verso la Serra Morena, fino alle Alpi Biellesi.
Ideato nel 2012 da Alberto Conte, l’itinerario può essere percorso in quattro brevi tappe, che variano dai 15 ai 17 km, di difficoltà crescente.
È una formula facile per chi non ha mai affrontato un itinerario a tappe e vuole mettersi alla prova, oppure può essere considerato come un cammino di allenamento, per prepararsi ad affrontare i grandi cammini europei come la Via Francigena o il Cammino di Santiago. I viandanti più esperti e allenati possono affrontarlo anche in tre tappe, pernottando a Magnano e al Santuario di Graglia.
Lungo il percorso è d’obbligo una visita al Santuario di Oropa, il più importante santuario mariano delle Alpi, immerso nella natura a 1200 metri di altezza, ma a soli 20 minuti dal centro di Biella.