Italia

Cammini brevi per pochi giorni, i 15 migliori da nord a sud

Cammini Brevi pochi giorni

Tra mare, monti, colline e fiumi, l’importante è camminare nella natura. Se durante la pandemia abbiamo riscoperto il piacere della camminata, ora non possiamo farne più a meno. 

Perciò vogliamo farvi scoprire antiche strade romane, vie medievali, tratturi e sentieri che attraversano tutta l’Italia.

Sono cammini brevi da percorrere in pochi giorni ognuno al proprio ritmo o semplicemente scegliendo solo alcune tappe. Sono percorsi che vi faranno camminare tra natura, arte e storia nel museo a cielo aperto che è il nostro Paese.

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Cammino di San Jacopo, Toscana

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In Toscana esiste un piccolo cammino di Santiago, è il Cammino di San Jacopo, che porta da Firenze a Lucca tra arte, natura e storia.

Si cammina per quattro giorni sulla direttrice della Via Cassa-Clodia, un vero tratto del Cammino diretto a Santiago di Compostela. 

Si parte quindi da Firenze, la culla del Rinascimento, ma basta uscire dalla città per sentirsi viandanti in cammino tra giardini e necropoli etrusche, nobili ville ed antiche pievi. La prima tappa poi è Prato, una piccola Firenze dove ammirare il suo Castello Svevo e la sua cattedrale dal marmo multicolore. 

Si prosegue per Pistoia, che custodisce nel suo Duomo la reliquia di San Jacopo, giunta direttamente da Compostela.

Riprendendo il cammino si arriva al borgo medievale di Pescia e alla vicina Collodi, la città di Pinocchio, fino a giungere a Lucca, città di forni e botteghe, mura antiche e giardini pensili che decorano le alte torri medievali.

Lungo il Cammino di San Jacopo, inoltre, attraverserete riserve naturali protette, borghi fortificati, gioielli di archeologia industriale e strade romane ancora segnate dal passaggio dei carri antichi.  

Grande Traversata Elbana, isola d’Elba

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La Grande Traversata Elbana (GTE) è il cammino che attraversa tutta l’isola d’Elba, dall'estremità nord-orientale alla costa occidentale, attraversando i rilievi dell'isola.

È un itinerario difficile per persone esperte ma che offre dei panorami spettacolari. Il percorso è lungo circa 50 km e ripercorre i sentieri che per secoli sono stati le vie sicure degli elbani per andare da Cavo, agli estremi settentrionali delle terre del ferro, alle lontane delle terre del granito. 

Quindi la GTE parte dal centro abitato di Cavo e seguendo il crinale, si dirige ad ovest, a monte del paese di Porto Azzurro. Si prosegue poi nell’entroterra fino ad inerpicarsi sul Monte Perone. Successivamente si arriva ai piedi della cima del Monte Capanne, precisamente a Passo delle Filicaie o Malpasso, dove si biforca in due rami.

Di questi: un cammino abbraccia il Monte Capanne tagliando in costa il versante settentrionale e termina sulla strada provinciale, a Patresi, in località Mortaio; l'altro si dirige a sud e raggiunge il paese di Pomonte seguendo il crinale montuoso che divide la valle omonima da Vallebuia.

Si cammina quindi tra mare, montagne e colline con vista sulle altre isole toscane, la penisola italiana e la Corsica.

Sentiero di Punta Campanella, Penisola Sorrentina

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Il sentiero di Punta Campanella permette di fare un salto nel passato, portandovi alla scoperta della parte estrema della Penisola Sorrentina, una zona storicamente importante e rimasta selvaggia.

È un percorso ad anello di 8 km lungo via Minerva, una mulattiera greco-romana costruita nel IV sec. a.C., ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano.

Il cammino inizia dal paesino di Termini, da cui si imbocca via Campanella per poi salire al Monte San Costanzo, dove visitare la cappella di San Costanzo. 

Dalla sommità del monte vedrete tutto il paesaggio che comprende il golfo di Napoli e di Salerno, gli isolotti dei Galli e la zona di protezione integrale dell’isolotto di Vetara. Riprendendo il cammino, dopo aver attraverso la pineta, vedrete anche la Baia di Jeranto, e poi sulla destra l’isola di Capri.

Dopo circa 40 minuti di cammino attraverso la zona chiamata Pezzalonga, inizierà a fare capolino il Promontorium Minervae. Si raggiunge quindi l’altura che ospita la torre di Punta Campanella (XIV sec.), luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie.

Oggi, però, non resta quasi nulla di queste opere. Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata che conduce fino alla grotta delle Sirene. Lungo questa discesa a mare fate caso a un’epigrafe rupestre in lingua osca del II secolo a.C. scolpita sulla parete rocciosa. Ritornando verso il paesino di Termini contemplate lo scenario che fu il regno delle mitiche sirene.

Cammino di Santa Barbara, Sardegna 

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Il Cammino di Santa Barbara è un itinerario storico, culturale e religioso nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che ripercorre gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese. 

È un percorso ad anello lungo circa 500 km che si può suddividere in 30 tappe da circa 16 km ciascuna, in modo che ognuno può esplorarlo come vuole, anche scegliendo solo alcune tappe.

L’itinerario inizia e si conclude a Iglesias e si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto. 

L’altitudine invece va dal livello del mare alla quota di 900 metri nel sistema montuoso del Marganai, ma in generale i dislivelli non sono impegnativi.

Si cammina quindi tra mare, monti e miniere attraverso 8.000 anni di storia. Consigliamo in particolare il tratto da Sant’Antioco ad Iglesias, dove si cammina lungo coste vulcaniche e antichi tracciati ferroviari.

Attraverserete miniere dismesse e vecchie ferrovie, necropoli nuragiche, puniche e fenicie, torri d’avvistamento, antiche tombe nascoste nella vegetazione e l’isola vulcanica di San Pietro. Un museo a cielo aperto tra archeologia antica ed industriale con vista sul mare. 

La Via Spluga, dalla Svizzera all’Italia

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Chiavenna

La Via Spluga era una strada consolare romana che da secoli unisce le due località di Thusis, in Svizzera, e Chiavenna, in Lombardia.

Un sentiero escursionistico-culturale nelle Alpi centrali che ha sempre messo in comunicazione i popoli grigionese, reto-romancio, walser e lombardo.

La Via Spluga è lunga 65 km e si snoda principalmente lungo mulattiere, dove è in gran parte mantenuta o è stata ripristinata la struttura originaria. Si parte da Thusis, si attraversa la famosa gola della Viamala fino a Splügen (1457 m). 

Dal paese il cammino volge verso sud, risalendo ai 2115 metri del Passo dello Spluga, che costituisce il punto più alto del tragitto.

Da qui, ha poi inizio la discesa, attraversando l’intera Valle Spluga fino ai 333 m di Chiavenna. È un percorso emozionante che favorisce l’incontro con la storia e regala panorami spettacolari di paesaggi alpini, tra cui la Gola del Cardinello, un canyon ricavato in passato con tanta fatica che sprofonda fino alle acque del torrente. Un cammino per scoprire e riscoprire popolazioni locali e antiche tradizioni.

Cave di Caolino, Terme di San Calogero e Punta Palmareto - Lipari, isole Eolie

Isole Eolie: quali sono? Cosa vedere e Come Arrivare
Eolie

Se vi trovate alle isole Eolie, questo è uno dei trekking più suggestivi di Lipari. Sulla costa occidentale dell’isola si trova l’antica cava di Caolino con i suoi colori cangianti, le fumarole ancora attive e la natura incontaminata. Da qui inizia la passeggiata che prosegue in un vallone selvaggio fino a un pianoro. 

Così attraverso un sentiero che si snoda tra canyon, falesie e antiche coltivazioni si raggiungono le antiche terme San Calogero. Costruite nel 1867 su un sito sulfureo di 3500 anni fa, le terme furono costruite su blocchi sovrapposti di lava.

L’attività termale si è fermata negli anni ‘70 ed ora le terme sono in vendita per una ristrutturazione che le riporti all’età d’oro.    

Da San Vincenzo ai crateri sommitali del vulcano – Stromboli, isole Eolie

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Stromboli offre emozionanti percorsi di trekking alla scoperta di “Iddu”, come gli stromboliani chiamano il vulcano.

Si può raggiungere l’area dei crateri sommitali, a quota 926 m, in compagnia di una guida. Al paesino di San Vincenzo ci sono diverse associazioni che organizzano escursioni diurne e notturne sul vulcano, fornendo tutto il necessario per vivere l’esperienza in sicurezza. Risalire i fianchi del vulcano e sentirlo brontolare, arrivando fino in cima, magari mentre il sole tramonta, è un’esperienza indimenticabile. 

Ma non è possibile prevedere l’intensità delle esplosioni e la loro frequenza, che scandiscono l’ascesa fino al Pizzo, un anfiteatro mozzafiato da cui ammirare le bocche di fuoco.

Calcolate 5/6 ore per un percorso dalla difficoltà medio-alta lungo il quale le guide vi daranno informazioni sulla storia e la geologia del luogo. Nelle giornate terse, il panorama è davvero spettacolare, e si vede addirittura l’Etna. Pur affondando nella cenere lavica, la discesa è molto più semplice. Se invece preferite un’escursioni più semplice, da San Vincenzo parte un sentiero in direzione di Ficogrande e Piscità.

Dopo circa 40 minuti di passeggiata nella macchia mediterranea con scorci sul mare si arriva all’Osservatorio, un grande spiazzo, dove si mangia e si beve in attesa del tramonto. Comodamente seduti a tavola, dopo aver camminato, potrete godervi lo spettacolo dello Stromboli che vi saluta con le sue bocche di fuoco.

Sentiero del Mediterraneo in Italia, dalla Basilicata alla Liguria 

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Il Sentiero del Mediterraneo è un antico percorso attraversato nel tempo da pellegrini e mercanti che ricalca le vie di comunicazione medievali.

È un incredibile sentiero che parte dall’Italia, precisamente dalla Basilicata, a Maratea, attraversa poi la Francia e si conclude in Spagna, collegando così tre diversi Paesi europei lungo la costa settentrionale del Mediterraneo. 

Sviluppato dalla European Rumblers Association e dalla Federazione Italiana Escursionismo, il Sentiero del Mediterraneo, identificato come E12, è un percorso lungo 1460,32 km che, disegna quasi un anello nel mar Mediterraneo.

Chiaramente ognuno può scegliere di percorrerne solo un tratto. Il punto di partenza si trova sul versante lucano della spiaggia di Castrocucco, al confine tra la Basilicata e la Calabria. Il sentiero poi attraversa tutto il litorale tirrenico della Basilicata, lungo circa 32 km. Si percorre così il costone dolomitico che porta all’insenatura di Capo La Secca, dove al tempo dei Romani si praticava l’itticoltura. Proseguendo lungo il sentiero sovrastato dal castello di Castrocucco si passa per la spiaggia dell’Orto, la scenografica Punta Caina, dominata da una torre medievale, per giungere infine a Marina di Maratea.

Superata la Basilicata, il Sentiero del Mediterraneo prosegue per la Campania, il Lazio, la Toscana e infine la Liguria, terminando a Ventimiglia, dove l’ultimo tratto della parte italiana del percorso si congiunge con il tratto francese per poi raggiungere quello spagnolo. Dalle terre più brulle alle più rigogliose, il percorso stupisce per la grande varietà paesaggistica e la biodiversità degli ambienti attraversati. 

Sentiero L’Infinito e Sentiero Azzurro, Liguria, Cinque Terre

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Quale miglior modo di esplorare le Cinque Terre se non a piedi? Tra i tanti percorsi che attraversano la Liguria ne consigliamo due vista mare, ideali per la primavera.

Il sentiero L’Infinito è uno scenografico percorso che collega Portovenere con Riomaggiore. È l’antico sentiero lungo 14 km che richiede dalle 3 alle 4 ore a seconda della propria andatura.

La partenza è a Portovenere, in piazza Bastreri, quindi si inizia il primo tratto del percorso che, attraverso una scalinata in pietra, costeggia il castello Doria, offrendo panorami spettacolari sulle tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto. Si imbocca poi il sentiero segnato in bianco e rosso dal Cai per arrivare alla prima tappa, Campiglia.

Da Campiglia si prosegue verso Riomaggiore, ma prima si sale verso il Colle Telegrafo da cui ammirare il panorama. Tra terrazze coltivate, profumi e strade segnate dai tipici muretti a secco, le ciàn, si arriva così al Santuario di Nostra Madonna di Montenero, a poco più di 300 metri di altitudine, e infine al colorato borgo di Riomaggiore. 

Il Sentiero Azzurro, invece, è un percorso più facile e uno dei più spettacolari delle Cinque Terre. È il sentiero n. 2, segnalato da una striscia bianca e una azzurra, che si snoda lungo il mare collegando i cinque borghi tra loro.

L'itinerario da Riomaggiore a Monterosso è lungo circa 12 km e la quota massima (200 mt.) si tocca a Prevo, piccola frazione di Vernazza.

Il percorso è composto per lo più da sentieri, mulattiere acciottolate e gradinate, dal lungomare della Via dell'Amore e da strade interne dei paesi. Insieme alla Via dell’Amore, che risale agli anni Trenta, il Sentiero Azzurro è un tragitto antico, molto conosciuto ai tempi della Repubblica di Genova, quando Vernazza era lo scalo e il punto commerciale principale della zona. 

Sentiero degli Dei, Campania 

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È il cammino dei cammini. Il Sentiero degli Dei è il percorso panoramico con vista mare più bello della Costiera amalfitana e uno dei più belli d’Italia, ideale per la primavera.

Il Sentiero degli Dei parte dalla chiesa di San Matteo a Bomerano, una frazione di Agerola a 650 metri sul livello del mare, poi attraversa Nocelle e prosegue lungo l’antico tracciato dei coloni ellenici una volta dominato da templi. Infine, attraverso 1500 scalini scende a Positano. 

Il sentiero, che consigliamo di affrontare dall’alto verso il basso, è indicato con segnaletica bianca e rossa numerata 02.

È un sentiero turistico di 8 km e di lieve difficoltà, ma è sconsigliato a chi soffre di vertigini. Il tempo di percorrenza è di circa 4 ore e mezzo.

Durante il tragitto immerso nella macchia mediterranea potrete godere degli splendidi panorami che abbracciano la costiera e il mare a perdita d’occhio. Il sentiero conserva ancora tutto il suo fascino che ha ispirato numerosi scrittori e poeti nel tempo. Tra questi Italo Calvino ha descritto il Sentiero degli Dei come “quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.

Il Cammino dei Briganti, tra Lazio e Abruzzo 

cammino dei Briganti
cammino dei Briganti

Il Cammino dei Briganti è un percorso ad anello di 100 chilometri al confine tra Lazio e Abruzzo che, a metà Ottocento, costituiva il limite tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie.

È un cammino che si sviluppa a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota) sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino.

Si calcolano di solito sette giorni per compiere il cammino che parte e ritorna al borgo di Sante Marie, in provincia de L’Aquila.

Il percorso è diviso in sette tappe e attraversa la Marsica in Abruzzo e il Cicolano del Lazio, quelle montagne dell’Appennino dove si rifugiavano i briganti un secolo e mezzo fa.

Ritornare sui luoghi dove i briganti hanno lottato contro l’invasione dei Sabaudi vuol dire rivivere una pagina importante della storia italiana. Tra boschi, monti e borghi, il Cammino dei Briganti, inoltre, è il percorso ideale per chi vuole scoprire il volto più selvaggio dell'Appennino. 

Il Cammino di San Vili, Trentino

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Il Cammino di San Vili prende il nome da San Vigilio, il vescovo e patrono di Trento che, secondo la leggenda, lo percorse nella sua opera di evangelizzazione nel IV secolo d. C.

Il Cammino costeggia lo spettacolo mozzafiato delle Dolomiti di Brenta, incontra paesaggi naturali meravigliosi dove l’acqua dialoga con la roccia, attraversa affascinanti paesi con antiche tradizioni e gustosi prodotti tipici. Si trova in Trentino questo sentiero da percorrere in sei giorni a piedi alla scoperta di valli e montagne, laghi trasparenti, santuari di montagna ed alpeggi.

Il Cammino di San Vili unisce Trento a Madonna di Campiglio in un percorso di oltre 100 chilometri che dalla Valle dell’Adige arriva alle Dolomiti del Brenta. 

Il cammino passa su sentieri sterrati percorribili solo a piedi sulle tracce di San Vigilio, detto San Vili in dialetto trentino. Per comodità il percorso è stato suddiviso in sei tappe che toccano sei diversi paesi dove fermarsi a dormire.

Percorribile in entrambi i sensi di marcia, il sentiero vi porterà ad esplorare i Laghi di Lamar, le gole del fiume Sarca che forma un canyon spettacolare, Irone (Airone), il paese fantasma, Passo Daone, il punto più alto dell'itinerario e la pieve di S. Vigilio, costruita sul luogo dove, secondo la tradizione, è avvenuto il martirio del santo. Un sentiero escursionistico che concilia spiritualità e storia. 

Alta Via del Sale, dalle Alpi al mar Ligure

L’Alta Via del Sale è una spettacolare strada bianca che collega le Alpi piemontesi e francesi al mare Ligure.

È un percorso ex-militare che si snoda tra i 1800 e i 2100 metri di quota lungo lo spartiacque alpino principale presso il confine italo-francese, attraversando a mezzacosta, valichi alpini, tornanti e passaggi arditi.

Il tracciato, interamente sterrato, collega in quota Limone Piemonte, in Provincia di Cuneo, e Monesi di Triora nella Liguria montana per una lunghezza totale di circa 30 km. Il transito è aperto nei mesi estivi, dopo lo scioglimento delle nevi, ed in autunno a pedoni, ciclisti e mezzi a motore. Alcuni giorni della settimana la Via del Sale è riservata a soli pedoni e ciclisti.

Si cammina, dunque, in luoghi incantevoli come l’area delle Carsene, con i suoi paesaggi lunari, nei paesaggi incontaminati delle Alpi, nel Parco del Marguareis e nel Parco delle Alpi Liguri, caratterizzati da una ricca biodiversità. Qui tra fortificazioni militari di fine Ottocento scoprirete le innumerevoli specie botaniche locali.

Cammino di Oropa, Piemonte

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Il Cammino di Oropa è un bellissimo percorso che si snoda tra cultura, bellezze naturali e storiche del Piemonte, dalla pianura agricola verso la Serra Morena, fino alle Alpi Biellesi. Ideato nel 2012 da Alberto Conte, l’itinerario può essere percorso in quattro brevi tappe, che variano dai 15 ai 17 km, di difficoltà crescente. 

È una formula facile per chi non ha mai affrontato un itinerario a tappe e vuole mettersi alla prova, oppure può essere considerato come un cammino di allenamento, per prepararsi ad affrontare i grandi cammini europei come la Via Francigena o il Cammino di Santiago.

I viandanti più esperti e allenati possono affrontarlo anche in tre tappe, pernottando a Magnano e al Santuario di Graglia.

Lungo il percorso è d’obbligo una visita al Santuario di Oropa, il più importante santuario mariano delle Alpi, immerso nella natura a 1200 metri di altezza, ma a soli 20 minuti dal centro di Biella.

Cammino materano dalla Puglia alla Basilicata 

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Sei cammini alla scoperta del Mezzogiorno più autentico tra storia, mito e leggenda. Il Cammino Materano collega Bari a Matera attraverso antiche strade romane, vie medievali, tratturi e sentieri.

Sono sei le vie per Matera tra cui scegliere, sei modi molto diversi di attraversare una terra ancestrale e vivere un'esperienza unica a passo lento sulle tracce degli antichi viandanti. 

I diversi itinerari si snodano tra ulivi, gravine, aspri monti, spiagge sabbiose, castelli di Federico II di Svevia e antiche basiliche.

Attraversando queste sconosciute aree interne del Meridione scoprirete il cuore di un territorio che per millenni è stato crocevia di popoli e culture del Mediterraneo. Si può completare il Cammino Materano in sette giorni, altrimenti si può percorrere anche un solo tratto. Basta scegliere la via che più vi ispira. 

Cosa portare in cammino: le cose indispensabili 

Quali sono le cose indispensabili per un cammino? Ecco la selezione degli indispensabili 

  • Zaino impermeabile
  • Bastoncini per escursioni 
  • Impermeabile
  • Kit pronto soccorso 

Migliori scarpe da trekking per un cammino 

Le scarpe giuste per fare un cammino devono essere robuste ma comode, ergonomiche, antiscivolo, protettive e anti-pioggia. Alte per proteggere le caviglie o basse per le passeggiate meno impegnative. Ecco qualche scarpa da acquistare:

  • CMP Rigel Mid Wmn Trekking
  • Merrel Moab 2 
  • Garmont Dragotrail 
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