Italia

I Calanchi più incredibili d’Italia

Calanchi in Italia

Tra i tanti fenomeni naturali di grande interesse paesaggistico in Italia, ci sono da scoprire i cosiddetti Calanchi, ovvero erosioni della roccia e del terreno che rendono lunari alcuni territori regionali italiani.

Questi particolari solchi del suolo caratterizzano colline e montagne in modo unico e pittoresco rendendoli facilmente riconoscibili, ambite mete di eco turismo di grande interesse geo morfologico.

Oltre agli aspetti più strettamente geologici i calanchi regalano suggestioni fortemente romantiche e paesaggistiche di cui fare esperienza attraverso escursioni a piedi o in bicicletta lungo strade che portano a luoghi incredibili e borghi remoti sullo sfondo di paesaggi lunari.

Dove si trovano i calanchi in Italia?

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio

Riserva di Montalbano Jonico Basilicata

  • Aliano, Basilicata
  • Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa in Emilia Romagna
  • la Val D’Orcia e Crete senesi, Toscana
  • Riserva naturale dei calanchi di Atri
  • Calanchi di Palizzi, Calabria
  • Civita di Bagnoregio- Lazio
Valle dei calanchi
Calanchi

In alcune regioni italiane si verificano le condizioni per la presenza di affascinanti calanchi, in modo particolare in quelle aree della catena appenninica dall’Emilia Romagna alla Toscana, in Basilicata, in Calabria e in Sicilia.

Nello specifico le zone più conosciute dove si possono trovare i calanchi sono la Riserva di Montalbano Jonico e quelli di Aliano in Basilicata, dove sono organizzati tour di trekking per ammirare il paesaggio; il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa in Emilia Romagna, la Val D’Orcia e la zona delle Crete senesi in Toscana, i rilievi collinari delle Marche e dell’Abruzzo e nei pressi di Atri con la Riserva naturale dei calanchi di Atri.

In Calabria, troviamo i Calanchi bianchi di Palizzi, considerati tra i paesaggi lunari più suggestivi della regione, mentre in Sicilia la zona dei calanchi sono intorno a Caltagirone e a Cannizzola, anche noti come deserto dei calanchi tra Enna e Catania.

Cosa sono i calanchi?

Calanchi
Calanchi

I calanchi sono montagne argillose create nel tempo dalla forza di erosione degli agenti atmosferici lungo i fianchi di un monte o di una collina che assumono forme particolari con pinnacoli e guglie.

Il risultato è una vera opera d’arte geomorfologica della natura che a volte si estende in fitte ramificazioni rugose e tridimensionali.

Il paesaggio dei calanchi aspro e suggestivo, con spettacolari forme a spina di pesce, a raggiera o a pettine, permette di osservare pregi naturalistici non comuni con creste sottili denominate a “Lama di coltello” che rappresentano uno stadio iniziale di erosione, e altre rotondeggiante chiamate “Biancane” o a “Dorso di elefante” che testimoniano forme erosive più avanzate.

I calanchi in Basilicata

Aliano
Aliano

Il territorio lucano è caratterizzato da una forte concentrazione di calanchi, considerati tra i più interessanti e scenografici d’Italia.

Tra le località più note a riguardo spiccano: Montalbano Ionico, Aliano, Tursi e Pisticci.

La Riserva di Montalbano jonico, ha una valenza unica a livello paesaggistico-geomorfologico ma anche archeologico e culturale.

Qui i calanchi creano un ambiente di grande impatto visivo con la natura circostante che tocca il suo massimo esempio nei pressi del geosito di Tempa Petrolla, uno sperone isolato di roccia che si innalza in una distesa di argilla.

Dalla riserva è inoltre facile raggiungere e visitare il borgo storico di Montalbano anche noto col nome di“terra vecchia” dove si trovano ancora mura medievali e seicentesche ben conservate, palazzi storici, chiese e punti panoramici sulla pianura metapontina.

Montalbano è anche l’ideale base per escursioni o passeggiate nei calanchi lungo gli antichi tratturi che collegavano il paese ai campi circostanti, con percorsi molto ripidi.

Molto interessante è anche l’area di Pisticci, meglio conosciuta come Teatro dei Calanchi, cosiddetta perché in alcuni periodi dell’anno si trasforma in un palcoscenico naturale che mette in risalto suggestive formazioni rocciose argillose e la natura selvaggia circostante.

Aliano, paese circondato da pareti di argilla bianca in conteso paesaggistico surreale. Qui negli anni '30 il regime fascista confinò lo scrittore Carlo Levi che durante il suo duro esilio scrisse uno dei libri più importanti della letteratura italiana del ‘900 “Cristo si è fermato a Eboli”. I

l libro, tra le altre cose, da uno spaccato esatto del meridione dell’epoca e descrive con grande efficacia il paesaggio insolito e quasi lunare dei Calanchi e le gole erose del luogo.

Oggi a Carlo Levi, che ha voluto essere seppellito ad Aliano, è dedicato un parco letterario che permette di conoscere i luoghi chiave che gli furono d’ispirazione.

Una tappa in questo comune mette quindi insieme la possibilità di esplorare una delle zone meno conosciute e più paesaggisticamente interessanti della Basilicata, con l’opportunità di toccare con mano un pezzo di storia letterario e non solo del nostro passato recente.

La strada provinciale Ferrandina-Stigliano, procedendo sfiora la collina con le rovine del castello di Uggiano, per poi perdersi tra campi seminati e calanchi per continuare verso Craco, il paese fantasma incastonato nel deserto lucano.

Oltre la valle dell’Agri si procede sulla provinciale che collega Tursi a Policoro, fino al mar Ionio lungo un tragitto costellato da spettacolari formazioni argillose per arrivare al santuario di Santa Maria d’Anglona, monumento nazionale e capolavoro di architettura medioevale sacra, da cui si apre una vista panoramica sulle valli circostanti.

Calanchi del Centro Italia – Lazio e Toscana

Il territorio della provincia viterbese presenta una serie di destinazioni interessanti per scoprire i calanchi, tra queste spiccano la Valle dei Calanchi, che include numerosi borghi tra i quali Civitella d'Agliano, Graffignano col suo bel Castello Baglioni Santacroce e Castiglione in Teverina che ospita la Collegiata di San Filippo del '600 e la Rocca dei Monaldeschi del XII secolo.

Celleno Antico è invece un borgo fantasma che ha preservato il suo aspetto medioevale, con i suoi edifici in basalto e case in tufo.

La meta più scenografica e rinomata della Valle dei Calanchi è sicuramente "la città che muore": Civita di Bagnoregio.

Il borgo da cartolina della Tuscia viterbese grazie alla sua posizione scenografica e panoramica in cima ad uno sperone di tufo.

Per arrivarci bisogna percorrere un lungo e vertiginoso ponte pedonale sospeso sul vuoto che conduce fino al minuto centro abitato da appena una dozzina di residenti che è considerato patrimonio mondiale dell’Unesco e ospita ancora casette, chiese, frantoi e scorci mozzafiato.

Abbandonato per anni, oggi lo spettacolare borgo di Civita di origine etrusca conosce una fase di rilancio e fama grazie alle rotte del turismo che qui fanno tappa.

Crete senesi
Crete Senesi

In Toscana facciamo tappa in provincia di Siena sul territorio delle Crete Senesi che si estende a cavallo dei comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, Trequanda e Montalcino tutti caratterizzati da un susseguirsi di strade biancane ovvero rilievi dalla tipica forma a cupolette che si creano sui fianchi delle colline e calanchi profondi solchi del terreno a lama di coltello, formatesi per l’erosione del suolo argilloso.

Lo stesso nome “Crete” deriva dall’argilla che affiora dal terreno donando al paesaggio uno speciale colore grigio-azzurro, una caratteristica morfologica risultato dei sedimenti del mare che tre milioni di anni fa ricopriva l’intera area e che nel Medioevo ha dato all’intera zona il nomignolo di “Deserto di Accona”.

Il paesaggio delle crete senesi presenta campi coltivati che si alternano a granai, casolari in pietra, uliveti, vigneti, filari di cipressi e punti panoramici come quelli che si trovano lungo la strada da Siena ad Asciano tra sali scendi e curve che aprono la vista su scorci mozzafiato caratteristici delle Crete.

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