Calabria

Diamante, la città dei murales

Diamante, la città dei Murales

Diamante è anche chiamata la “Città dei Murales” o il “paese dei nasi all’insù”. Il borgo calabrese nel cuore della Riviera dei Cedri festeggia il quarantennale dalla sua prima “Operazione Murales”, omaggiando la visionaria e lungimirante idea del pittore Nani Razetti che, nel 1981, chiamò più di 80 artisti provenienti da tutto il mondo ad affrescare l’intero paese di Diamante. 

Da giugno a dicembre 2021, quindi, il festival di arte urbana di Diamante, Murales 40, ridipingerà il borgo marinaro con l’aiuto di artisti internazionali. Oggi sono circa 335 i graffiti realizzati nel centro storico, a cui si aggiungono quattro nuove opere firmate dai big della street art, che fanno di Diamante uno dei borghi più dipinti d’Italia

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Diamante, la città dei murales

“Attraverso un percorso in itinere – si legge in una nota - strutturato su due fasi principali e con un programma ricco di ospiti d'eccezione e di iniziative speciali, Diamante Murales 40 animerà il piccolo borgo marinaro che, tra giugno e dicembre 2021, vedrà un susseguirsi di grandi artisti, in un exploit di opere d'arte ed un crescendo di spettacoli, mostre, incontri e inediti progetti. Una kermesse carica di eventi e novità che vede l'arte protagonista sempre, pur se in forme diverse”.

Con il patrocinio del Comune di Diamante, che promuove l'evento in collaborazione con l'Associazione culturale Haz Art, in qualità di OSA (Operazione street art), e l'Accademia italiana del peperoncino, Diamante Murales 40 vanta una direzione artistica coordinata da tre forti personalità. Tre artisti a loro volta direttori artistici di altrettanti festival d'arte urbana, tra i più noti a livello nazionale: Antonino Perrotta (Osa), Giacomo Marinaro (Gulìa Urbana) e Riccardo Buonafede (Manufactory Project).

Diamante Murales 40, inoltre, si muove su due binari distinti e paralleli.

Si pone come un festival che da un lato prosegue la valorizzazione del territorio attraverso la creazione di nuove opere d'arte urbana, coinvolgendo noti street artist e aggiungendo prestigio alle opere esistenti. Dall'altro dà importanza alla conservazione del patrimonio tramite gli interventi di restauro effettuati su alcune opere dipinte nell'81 quando nacque la “Città dei Murales”, il cosiddetto “paese dei nasi all'insù”.

Quattro nuove opere per il quarantennale 

Quest’anno Diamante Murales 40 accoglie quattro nuovi interventi urbani realizzati da quattro big della street art dall’8 al 16 agosto, che si aggiungono agli altri 330 murales di Diamante.

Potrete vedere quindi l’opera di Jorit che, con il suo rinomato iperrealismo dei volti in primo piano, ritrae Jean-Michel Basquiat nel trentatreesimo anniversario dalla sua morte. 

Tony Gallo, artista di Padova, invece, consegna a Diamante un’opera tenera, una dichiarazione d’amore alla città e al progetto, nel suo inconfondibile stile onirico e con un messaggio semplice ma diretto: il rispetto, l'amore e la salvaguardia della natura è evidente e non è più tollerato esserne indifferenti.

Il terzo ospite è Kraser, madrileno attualmente trapiantato a Chicago, culla del graffiti-writing, che porta a Diamante il suo murale site-specific: il ritratto di Mercurio, messaggero degli dei, in un contrasto tra forme neoclassiche e colori psichedelici che crea un parallelismo tra passato e presente. 

Infine, SteReal dipinge una donna che intreccia i peperoni, usanza tipica del luogo. L’artista, che a Diamante ha iniziato il suo percorso, ha offerto alla sua città d’origine un’opera che celebra le tradizioni calabresi.

Quando la street art arrivò a Diamante 

Tutto iniziò quando, nel 1981, il pittore genovese Nani Razetti ebbe l’idea di chiamare 85 artisti da tutto il mondo per dipingere il centro storico di Diamante, definita da Matilde Serao e Gabriele D’Annunzio “la perla del Tirreno”. Razetti comprese subito le grandi potenzialità di questo progetto artistico: “Dove non c’è interesse per il patrimonio artistico, storico e ambientale, l’intervento di pittura murale e di arte urbana può risvegliare la voglia per la conservazione del patrimonio che dal muro prende vita e diventa un’idea viva”.

Negli anni a seguire Diamante è stata tappezzata di murales di artisti, nazionali e internazionali, tra cui Pablo Atchugarry e Baruch Kadmon.

OSA – Operazione Street Art Festival 

Nel 2017 poi Diamante ha visto la luce di OSA – Operazione Street Art Festival, una manifestazione internazionale fondata dall’artista e direttore artistico Antonino Perrotta, in arte attorrep. Il festival ha presentato a Diamante nuove opere che si differenziavano dalle precedenti per dimensioni dei progetti, nuove tecniche e stili contemporanei. Intere facciate di edifici sono state dipinte come avviene nelle grandi città come Milano e Roma. Perché per Osa il muralismo è innanzitutto un’occasione di rigenerazione urbana. Con l’intento di creare un dialogo coerente con la tradizione, numerosi artisti internazionali quindi sono stati invitati a esprimersi, bombolette alla mano, su temi attuali come la difesa dei diritti umani, l’uguaglianza di genere, le migrazioni e la tutela dell’ambiente. 

Oggi, sulla scia delle precedenti iniziative, Diamante Murales 40 continua ad affrescare il borgo calabrese che si è trasformato in un vero e proprio museo a cielo aperto affacciato sul mar Tirreno. 

“L’arte – spiega la direzione artistica di Diamante Murales 40 –  nasce dalle idee, ma soprattutto dai cuori di donne e uomini che sentono il bisogno di esprimersi e comunicare le proprie verità. Le diverse provenienze e le peculiarità di ognuno dei progetti che collaborano a un evento unico qual è Diamante Murales 40 non possono che essere essenziali per quello che è il fine ultimo di queste realtà: educare e sensibilizzare alla bellezza, fornire nuovi spunti critici e di riflessione per le generazioni che vivono e che vivranno questi luoghi.”  

Foto: © DeAgostini/Getty Images

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