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Borghi sull’acqua in Umbria, i più belli da scoprire

Borghi sull'acqua in Umbria
29-08-2024
I borghi umbri sull’acqua hanno un fascino speciale: ecco quali visitare assolutamente
Nell'articolo:

Situata nel cuore dell’Italia, piccola ma preziosa, l'Umbria è considerata il “polmone verde” del nostro Paese e raccoglie turisti da ogni parte del mondo grazie alle sue meravigliose città d’arte, alla natura incontaminata e ai tanti borghi ricchi di storia ed arte.

Quali sono i borghi sull'acqua in Umbria? Scelta da molti come meta ideale per le proprie vacanze, vale la pena di conoscerla nelle parti più nascoste e suggestive, in un percorso che ha come filo conduttore l’acqua.

Andiamo, dunque, alla scoperta dei borghi d’acqua più belli e affascinanti di questa regione.

Rasiglia

Rasiglia cosa vedere
Rasiglia

Rasiglia, chiamata “La piccola Venezia dell’Umbria”, è un incantevole borgo che sembra uscito dalle fiabe.

Questa frazione montana di Foligno ha ancora oggi conservato l’impronta medievale tipica, con le sue viuzze strette e il mormorio dell’acqua che accompagna il visitatore alla scoperta del centro.

La caratteristica di questo piccolo gioiello sono le sei sorgenti che lo attraversano e che percorrono l’intero abitato rendendolo unico e affascinante.

Rasiglia è sorta nel XII secolo ad opera della famiglia dei Trinci, signori di Foligno, che ne fecero un Castrum racchiuso da alte mura per difendere i propri confini e le risorse economiche. Nel XII secolo, infatti, nacquero i primi mulini per la lavorazione dei cereali, affiancati poi dalla produzione di lana e tessuti, tanto da farne nel secondo dopoguerra un importante polo industriale.

Ancora oggi viene ricordata l’importanza della produzione dei tessuti ogni anno, a giugno,  con la manifestazione “Penelope a Rasiglia” dedicata proprio agli antichi mestieri.

Da visitare assolutamente l’antico Santuario di Santa Maria delle Grazie, le bellissime Cascate del Menotre e le Grotte dell’Abbadessa.

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Stifone

Stifone
Stifone

Stifone sorge sulla riva sinistra del fiume Nera ed è costituito da un piccolissimo centro abitato da sole 40 persone racchiuso in una fitta vegetazione che si specchia nelle acque di un turchese intenso del fiume Nera.

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Il paese, il cui sito risulta popolato già nel periodo Paleolitico, è sorto ad opera della famiglia Silori che tra il XIV e il XVI secolo ci costruì abitazioni per i contadini e gli artigiani alle loro dipendenze, proprio dove c’era in epoca romana il porto fluviale di Narnia.

Bellissimo ed affascinante da fare è il percorso ciclopedonale che parte dal paese e arriva all’antico ponte di Augusto a Narni.

Da visitare nel borgo ci sono, invece, le rovine dell’Eremo di Santa Betta, i resti dell’antico Cantiere navale, gli antichi lavatoi nel centro del borgo e il Castello di Taizzano che si trova proprio sulla roccia che sovrasta l’abitato.

Umbertide

Umbertide
Umbertide

Definito “il borgo che si specchia nel Tevere”, Umbertide è forse ancora oggi poco conosciuto ma tutto da scoprire.

Dalle origini antiche, il borgo ha raggiunto il suo splendore massimo nel Medioevo e ancora oggi il suo centro storico ne conserva intatto il fascino.

Simbolo iconico della cittadina è la Rocca (detta Rocca di Fratta), una maestosa fortezza con due bastioni e un’alta torre che oggi ospita il Centro di esposizione di Arte Contemporanea. Da vedere anche la Torre dell’orologio, il Palazzo Comunale e la Chiesa di Santa Maria della Reggia del 500. Umberteide è conosciuta anche per la sua produzione di ceramica.

Postignano

Postignano
Postignano

Postignano, il borgo rinato, è una frazione di Sellano arroccato sulle colline della Valnerina.

Il Paese le cui origini risalgono al IX secolo, fu abbandonato negli anni ’60, a causa di una forte emigrazione, ma nei primi anni del 2000, riportato a nuova vita dall’architetto Gennaro Matacena che visitandolo si innamorò di questo borgo.

Oggi è un albergo diffuso che porta il visitatore a perdersi tra viuzze e antichi palazzi ricostruiti fedelmente. Conta una ventina di botteghe, un ristorante, un albergo, l’antica Chiesa e Le stanze della Memoria, un museo storico multimediale che narra tradizioni e cultura del posto.

L’antico castello è diventato una delle strutture recettive più affascinanti del posto per una vacanza unica.

Incantevole la passeggiata dentro le mura che costeggia il fiume Argentina da percorrere a piedi o in bicicletta soprattutto la sera, godendo dei panorami mozzafiato. Fuori dalle mura del borgo, invece, possono farsi molte attività all’aperto: la pesca, gite in bicicletta, a cavallo, escursioni alle cascate delle Rote e al lago Vigi.

Campello sul Clitunno

Fonti del Clitunno
Fonti del Clitunno

Campello è un comune della provincia di Perugia che conta ben 13 frazioni sul territorio ed è famoso per le sue incantevoli Fonti del Clitunno.

Le Fonti, considerate un tempo sacre, erano dedicate al Dio Giove Clitunno che personificava il fiume omonimo. Le acque sorgono da fenditure sotterranee e formano in superficie un meraviglioso laghetto smeraldo, che riflette la rigogliosa vegetazione che lo circonda.

Nell’oasi si può ancora visitare il Tempietto del Clitunno, unico tempio rimasto ancora esistente.

Questa bellissima oasi ha ispirato artisti e poeti come Virgilio, Plinio, Bayron e Carducci che furono incantati da tanta bellezza.

La parte antica del borgo viene chiamata Clitunno Alto dove sorge un bellissimo Castello costruito nel 921 da Rovero di Chmpeaux, barone di Borgogna. Da visitare, oltre al castello, c’è anche la chiesa di San Donato e, nella Clitunno Bassa, la bellissima Chiesa della Madonna della Bianca.

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