
San Valentino è alle porte e per l'occasione Campeggi.com ci suggerisce 6 mete romantiche caratterizzate da curiose leggende perfette per una gita fuori porta non troppo distante da casa.
Se siete alla ricerca di luoghi particolari, ecco la selezione dei borghi da raggiungere il 14 febbraio.
Valeggio sul Mincio, Veneto

Sul bellissimo borgo di Valeggio sul Mincio, in Veneto, aleggia una leggenda che risale al Trecento legata alla coppia di innamorati Malco e Silvia.
Si narra infatti che una notte il capitano Malco, facente parte delle truppe di Gian Galeazzo Visconti stabilitesi a Valeggio, fu svegliato dalle ninfe del fiume, figure leggendarie condannate da una maledizione ad assumere le sembianze di streghe.
Lui si alzò e le seguì, finché una di loro non perse il mantello rivelandosi una creatura bellissima: Silvia.
Tra i due sbocciò l’amore, scatenando la gelosia di Isabella, cugina del Duca. Osteggiati, Malco e Silvia si gettarono nel fiume per vivere insieme nel mondo delle ninfe e lasciarono sulla riva un fazzoletto annodato, simbolo del loro amore.
Proprio questo oggetto ha ispirato il “nodo” del famoso Tortellino di Valeggio: una pasta sottile come seta, ripiena di carne brasata, e uno dei piatti da non perdere.
Alassio, Liguria

La leggenda della fondazione di Alassio ruota intorno ad una leggenda romantica.
Si narra che il Marchese Aleramo, nato a Sezzadio e impegnato a combattere nell’esercito dell’imperatore Ottone I, si innamorò perdutamente della figlia del sovrano, Adelasia (o Alasia).
Il suo amore era ricambiato ma, temendo un rifiuto al matrimonio da parte di Ottone a causa della differenza sociale, i due decisero di fuggire verso il Piemonte.
Tuttavia, Aleramo continuò a restare fedele all’imperatore e a combattere per lui e fu per questo motivo che Ottone decise di perdonare i due amanti e di concedere ad Aleramo un territorio tra Liguria e Piemonte, purché fosse raggiungibile in 3 giorni a cavallo da Sezzadio.
I due innamorati si fermeranno nel punto più bello del dominio ottenuto da Aleramo: l’attuale Alassio, ribattezzata così in onore della ragazza.
Gradara, Marche

Il borgo di Gradara fa da sfondo alla storia di Paolo e Francesca, raccontata anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Nel bellissimo infatti Castello di Gradara è possibile visitare la ricostruzione della “Camera di Francesca”.
L’anno è il 1275 e i Polenta da Ravenna e i Malatesta da Rimini decidono di combinare un matrimonio tra i propri figli: Gianciotto e Francesca.
Il matrimonio avviene però con un inganno: alla ragazza viene inizialmente presentato come futuro sposo Paolo “il Bello”, fratello di Gianciotto e già sposato.
Svelato lo stratagemma, Francesca è comunque costretta a sposare Gianciotto, ma durante una delle frequenti visite al castello, Paolo e la giovane leggono insieme la storia di Lancillotto e Ginevra e si scambiano un bacio. Proprio in quel momento li sorprende Gianciotto che, accecato dalla gelosia, li uccide.
Il delitto, però, non basterà a spegnere l’amore dei due giovani, le cui anime perdute vagheranno insieme per l’eternità.
Pienza, Toscana

Non solo leggende ma anche percorsi e mete estremamente romantiche. Come Pienza, il gioiello della Val d'Orcia.
Qui infatti si trovano le quattro piccole “strade dell’amore”: Via dell’Amore, Via del Bacio, Via Buia e Via della Fortuna. Utilizzate anche come location da Franco Zeffirelli per il film Premio Oscar Romeo e Giulietta, queste strade intrecciate nel centro della città richiamano da sempre numerose coppie da tutto il mondo.
Vieste, Puglia

Vieste, nel Gargano, è celebre per la storia di Cristalda e del pescatore Pizzomunno.
Secondo la leggenda, risalente al Quindicesimo secolo, Pizzomunno era solito andare a pescare dopo il calar del sole e, ogni notte, le sirene, ammaliate dalla sua bellezza, tentavano di conquistarlo offrendogli l’immortalità.
Il ragazzo, però, era perdutamente innamorato di Cristalda, alla quale aveva giurato eterna fedeltà. Le sirene, accecate dall’ira, si vendicarono incatenando la giovane sul fondo del mare e Pizzomunno, distrutto dal dolore, si pietrificò diventando un faraglione.
Secondo la leggenda, ogni cento anni, a Ferragosto, Cristalda riemerge dagli abissi, Pizzomunno recupera la sua forma umana e i due tornano ad amarsi solo per una notte.
Erice, Sicilia

Erice, in Sicilia, deve il suo nome a Eryx, personaggio mitologico figlio di Bute e Afrodite, divinità con la quale la località ha un doppio legame: è proprio qui, infatti, che gli antichi Romani adoravano la “Venere Ericina”, dea della fertilità.
Erice sorge infatti su quello che fu il tempio a lei dedicato e oggi pare che visitare la città sia di buon auspicio per tutte le coppie di innamorati, che qui non solo potranno godere di un panorama unico sul Golfo di Trapani, ma anche gustare i deliziosi dolci della tradizione locale.