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Borghi della lavanda, i più belli da visitare in Italia

Borghi della Lavanda

Interminabili distese di fiori lilla, viola e blu tappezzano l’Italia dal nord al sud.

Non c’è bisogno di andare in Provenza per inebriarsi dei colori e dei profumi della lavanda.

L’Italia ha infatti numerosi borghi circondati da coltivazioni di lavanda, a cui sono dedicati musei, giardini e feste.

Tra i filari di lavanda poi si possono fare visite guidate, pic-nic in viola e degustazioni di pietanze che incoronano la regina delle erbe aromatiche. Scoprite quindi i più bei borghi della lavanda in Italia.

Demonte, Piemonte

Demonte
Demonte

La Valensole italiana. Demonte è un piccolo comune piemontese di 2.000 abitanti nella provincia di Cuneo, nella Valle Stura, dove fioriscono da sempre tanti campi di “isòp”, come è chiamata la lavanda in occitano.

Fino alla prima metà del Novecento i campi di lavanda nella valle erano tantissimi e i fiori blu costituivano un’importante risorsa commerciale per gli abitanti del posto.

Ancora oggi, a Demonte si trova l’antica distilleria Rocchia, dove l’ingegnoso Giuseppe nell’Ottocento aveva messo a punto un innovativo processo di distillazione, che sfruttava l’iniezione diretta del vapore per ricavare l’olio essenziale dalla lavanda.

Oggi i campi di fiori blu sono diminuiti ma rimangono alcuni scorci meravigliosi. Il punto migliore per vedere una meravigliosa distesa di lavanda è al chilometro 16 sulla statale 21 tra Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena.

Andonno, Piemonte

Andonno
Andonno

Rimanendo in provincia di Cuneo, tra le Alpi Marittime e la Val di Gesso, si trova Andonno, un altro borgo piemontese dove la lavanda cresce ancora spontaneamente.

Qui nei primi giorni di agosto si tiene la Festa della Lavanda con suggestive rappresentazioni della raccolta e del processo di distillazione, oltre a incantevoli passeggiate enogastronomiche sui sentieri della lavanda.

Corinaldo, Marche

Corinaldo Lavanda
Corinaldo

Nelle Marche, alle pendici di Corinaldo, uno dei “borghi più belli d’Italia”, si estende un vasto campo di lavanda.

Sono quasi cinque ettari di filari che colorano la valle di delicate sfumature che vanno dal lilla al violetto.

Qui si può ammirare il meraviglioso lavandeto dell’azienda biologica Verde Naturale che si può visitare gratuitamente previo accreditamento dal 16 giugno al 16 luglio circa. Solo ai fotografi professionisti è richiesto il pagamento di un contributo per l'utilizzo della location.

Verde Naturale inoltre propone aperitivi, laboratori per bambini, musica live, corsi di pittura, workshop di fotografia, yoga e molte altre attività da fare immersi tra i filari di lavanda.

Carpasio, Liguria

Carpasio
Carpasio

Nell’entroterra del Ponente ligure, a Carpasio, si trova il Museo della Lavanda, primo in Italia, promosso dall’associazione di volontari “l’Officina delle Erbe”.

Aperto da maggio a ottobre, il museo, organizzato su tre piani di un vecchio asilo, è dedicato alla regina delle erbe aromatiche ed alla sua lavorazione dai mille impieghi.

L’associazione “Felice Lavanda” di Sophie Lucet ha raccolto ed esposto un centinaio di oggetti di uso comune e familiare, utensili agricoli e artigianali, alambicchi per la distillazione, libri, dipinti, fotografie in bianco e nero che ricostruiscono gli ambienti domestici di una volta e la vita contadina del passato.

La coltivazione e la distillazione di lavanda erano infatti un’attività importante e remunerativa per tante famiglie, poiché la lavanda di Carpasio era molto apprezzata in Francia, nelle aziende profumiere di Grasse.

Non perdete poi il Giardino del Profumi, dove lasciarsi inebriare dalle essenze insolite di 70 piante aromatiche e, nella corte del museo, il Giardino delle Lavande, dove ammirare 30 sfumature di viola.

Casola Valsenio, Emilia-Romagna

Casola Valsenio
Casola Valsenio

Casola Valsenio nell’area collinare e montana in provincia di Ravenna può definirsi una piccola Provenza italiana per lo stretto legame con le piante officinali e con la lavanda.

Qui si trova il Giardino delle Erbe, inaugurato nel 1975 e oggi intitolato al suo fondatore Augusto Rinaldi Ceroni, che ha l’obiettivo di conservare e coltivare piante di interesse officinale ed aromatico. Tra i filari dalle mille sfumature qui vedrete circa 20 varietà di lavanda che variano dal bianco al viola scuro.

Il Giardino delle Erbe ha ribattezzato giugno “il mese della lavanda” proponendo un calendario ricco di laboratori ed eventi a tema:mille sfumature di lavanda”, ossia visita guidata al Giardino delle Erbe con particolare attenzione alle diverse tipologie di lavanda per ammirarne le sfumature e conoscere storia, caratteristiche e proprietà del suo olio essenziale; “merenda in viola”, ovvero visita guidata, passeggiata nel lavandeto e a seguire merenda tra i filari di piante del giardino;“pic-nic in viola”, cioè visita guidata nel giardino, passeggiata tra il lavandeto e a seguire pic-nic di degustazione di prodotti tipici con erbe aromatiche, in collaborazione con i ristoratori locali; “erbe in tavola”, menù degustazione di piatti a base di erbe a cura della chef Katia Fava, in collaborazione con Pro Loco di Casola Valsenio.

Santa Luce, Toscana

Santa Luce

Santa Luce è un comune situato tra le colline pisane che conserva i resti della rocca medievale e la planimetria dell’antico borgo feudale.

Santa Luce fa parte del progetto La Valle dei Profumi, che vede coinvolte numerose aziende agricole, dove da giugno ad agosto è possibile ammirare la fioritura della lavanda.

Oggi tra Santa Luce, Orciano Pisano, Castellina Marittima e Lorenzana la lavanda viene coltivata su 18 ettari e trasformata in oli essenziali destinati a molti settori, dalla cosmetica all’alimentazione.

 La particolarità sta nel processo di produzione che avviene per corrente di vapore, ottenendo così oli essenziali puri al 100%. Nelle diverse aziende agricole della zona quindi si può scoprire l’intero ciclo di raccolta e distillazione della lavanda.

Morano Calabro, Calabria

Morano Calabro
Morano Calabro

Un angolo di Provenza nel cuore del Pollino calabrese.

Il parco della lavanda di Morano Calabro custodisce 40 specie diverse di questi splendidi fiori violetti. Nel parco si può ammirare la fioritura della Loricanda, la lavanda autoctona del Pollino che raggiunge il suo periodo di massimo splendore tra il 20 giugno ed il 20 agosto.

Il parco è facilmente raggiungibile e dista circa 2 km dall’uscita autostradale Campotenese. Una volta arrivati rimarrete estasiati dai campi viola soprattutto al tramonto.

Tuscania, Lazio

Nel Lazio è Tuscania il borgo della lavanda.

Questo paesino di origine etrusca, nel cuore della Tuscia, è circondato da campi di lavanda che, da metà giugno fino alla fine di luglio, si tingono di viola.

La diffusione della lavanda in questa zona risale a tempi antichi. Nel 1146 infatti un gruppo di monaci cistercensi provenienti dall’abbazia di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), venne inviato nei pressi di Tuscania per ripopolare l’Abbazia di San Giusto, sorta in questo luogo probabilmente intorno al X secolo d.C. come abbazia benedettina.

Furono proprio questi monaci che, una volta stabilitisi in questa nuova abbazia, iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis nei territori circostanti.

Tuttavia, nel XV secolo l’abbazia venne definitivamente soppressa e i suoi edifici, abbandonati, caddero in rovina, trasformati in rustici e stalle. Così, probabilmente, anche la coltivazione della lavanda venne abbandonata.

Ma nei primi anni Duemila l’abbazia e i campi di lavanda sono rinati a nuova vita grazie all’opera dell’ingegnere bolognese Mauro Checcoli e della sua famiglia.

Quindi non perdete il meraviglioso spettacolo dei campi in fiore dall'alto dell’abbazia di San Giusto. Poi dal 30 giugno al 2 luglio si tiene la Festa della Lavanda, giunta quest’anno alla sua XII edizione.

Casa Albero Lavanda
La Piantata

E per un’esperienza completa, potreste soggiornare al vicino agriturismo La Piantata, che offre un romantico nido in legno su una quercia secolare con letto a baldacchino e vista sui campi di lavanda.

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