Italia

I borghi da vedere a febbraio: i 10 più belli da scoprire

manarola
10 idee per un weekend romantico o divertente nel mese dell’amore e del Carnevale

Gradara, il borgo medievale che fece da cornice alla tragica storia d’amore di Paolo e Francesca, Vico del Gargano o il paese dell’amore, Satriano dove sfilano bizzarre maschere di un pittoresco Carnevale.

Sono tanti i borghi in Italia che meritano di essere visitati a febbraio sia dalle coppie di innamorati in cerca di un angolo di pace sia da chi vuol far baldoria tra costumi, musiche e balli.

Ecco 10 idee per un weekend fuori porta in uno dei tanti bei borghi d’Italia.

Todi, Umbria

Todi
Todi

Todi è un’elegante cittadina medievale sulla cima di una collina che sovrasta la bellissima valle del Tevere.

Circondata da tre cerchie di mura concentriche, che testimoniano l'estensione raggiunta dalla città rispettivamente in epoca umbro-romana, romana e medievale, Todi incanta con la sua atmosfera d’altri tempi.

Prima di entrare nel cuore del centro storico si incontra l'imponente chiesa di Santa Maria della Consolazione, capolavoro del Rinascimento in Umbria, iniziata nel 1508 su progetto attribuito al Bramante e conclusa nel 1617.

Poi Piazza del Popolo, antica sede del foro romano, ospita i principali monumenti di Todi: il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano ed il Palazzo del Popolo.

Da non perdere il tempio di San Fortunato, situato in cima a una grande scalinata, un eccellente esempio di stile gotico umbro.

All’interno la cripta conserva le spoglie del frate-poeta Jacopone da Todi e, in un sacello isolato, quelle dei santi protettori della città: Fortunato, Callisto, Cassiano, Degna e Romana.

Bagno Vignoni, Toscana

Bagno Vignoni
Bagno Vignoni

Bagno Vignoni ha una delle piazze più belle d’Italia. Non è solito vedere una piazza occupata da una grande vasca medievale dove sgorga acqua termale a 52 C°.

A circa 50 km da Siena si trova questo borgo speciale immerso in un’atmosfera fiabesca. Sulla piazza delle Sorgenti si affacciano edifici rinascimentali ed eleganti logge, che la sera vengono offuscati dal vapore dell’acqua termale.

Durante il Rinascimento i rampolli delle famiglie nobili toscane frequentavano le logge e i palazzi di fronte alla vasca di Bagno Vignoni, che era una rinomata meta di villeggiatura.

L’acqua termale che sgorga in piazza delle Sorgenti si dirige poi fino al Parco dei Mulini, dove è stata costruita un'incredibile opera di ingegneria idraulica del Medioevo.

Il Parco dei Mulini è visitabile tutto l'anno ed è segnato da sentieri che portano a quattro mulini, alcuni scavati nella roccia ed altri in parte sottoterra.

Vico del Gargano, Puglia

Vico del gargano
Vico del Gargano

Soprannominato il “paese dell’amore”, Vico del Gargano è uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

La sua origine è antichissima. Lo testimoniano i resti di insediamenti preistorici ritrovati nei dintorni della Foresta Umbra e di una necropoli dell’età del ferro su una collina, chiamata Tabor, da cui secondo la tradizione si sarebbe sviluppato il centro abitato.

Fu colonia di Slavi venuti dal mar Adriatico ma poi fu Federico II che favorì davvero la rinascita del villaggio. Il centro storico risente della sua lunga storia.

Camminerete in un labirinto di stradine e vicoli sui cui si affacciano pittoresche case e storici palazzi dai portali in pietra e i vecchi portoni di legno.

Non perdete il ritrovo delle coppie, cioè il “vicolo del bacio”, una stradina larga non più di 50 cm e lunga circa 30 m, per cui gli innamorati sono costretti a sfiorarsi per potervi passare. Il vicolo è uno degli angoli più romantici del borgo garganico che ha San Valentino come suo protettore.

Scoprite poi le tante chiese di Vico del Gargano, tra cui la Matrice con il suo portale in pietra e gli undici altari interni, quella di San Giuseppe nel quartiere Terra (o Borgo Vecchio) che custodisce la statua lignea del Cristo Morto portata in processione il Venerdì Santo dalle Confraternite; la chiesa di San Marco risalente al XIII secolo; e fuori le mura, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, con il Convento dei Cappuccini, ricca di opere d’arte; e infine l’antica chiesa di San Pietro sul Monte Tabor.

A Vico del Gargano, inoltre, fate caso a quel che resta delle mura originarie del 1292. Spicca sul borgo poi il castello con la sua forma quadrangolare che custodisce tracce dei vari passaggi di proprietà e di stile, dai Normanni agli Aragonesi.

Infine, il palazzo della Bella, è una reinterpretazione neogotica di inizio Novecento dell’architettura fiorentina di palazzo Vecchio.

Satriano, Basilicata

Satriano
Satriano

In Basilicata il borgo da visitare a febbraio è Satriano dove ogni anno si tiene un suggestivo Carnevale, conosciuto per i suoi tradizionali riti arborei.

Quest’anno il 18 e 19 febbraio ritorna l’atteso evento con una particolare sfilata per le strade del paese.

Le maschere tipiche sono tre.

La prima è quella dell’orso, un uomo-animale vestito di pelli di pecora o di capra, che simboleggia prosperità, buona sorte e successo. L’orso rappresenta il cittadino di Satriano emigrato in cerca di fortuna, muto e dal volto coperto.

La seconda maschera è quella dell’eremita (U’Rumit), uomo-vegetale simile a un albero vagante, cosparso di foglie, rampicanti e altre piante. È un’altra maschera silente che rappresenta il satrianese rimasto fedele alla sua terra.

L’ultima domenica prima del martedì grasso i rumita escono dal bosco e bussano alle porte delle case in segno di buon auspicio per la primavera in cambio di doni.

Infine la terza maschera è quella della Quaresima (A Quares’m), una donna anziana e malinconica, vestita di nero, che porta una culla con il figlio concepito nel periodo di Carnevale, il quale però non conosce il padre.

Normalmente il Carnevale di Satriano di Lucania prevede il corteo nunziale del matrimonio con lo scambio di ruoli tra uomini e donne, la sfilata delle maschere tradizionali, il giorno dei rumita e la Foresta che cammina, per concludersi con un falò e un concerto. Vale dunque la pena vedere Satriano in questo particolare momento dell’anno.

Il borgo inoltre è anche conosciuto come capitale dei murales del Mezzogiorno, per la presenza di oltre 500 murales disseminati sui muri del centro storico.

Fate un giro tra stradine e vicoli di Satriano sovrastato dal monte sul quale sorge tutt'oggi l'antica Torre normanna di Satrianum.

Manarola, Liguria

Manarola
Manarola

Manarola è uno dei borghi più affascinanti e romantici delle Cinque Terre, parco nazionale dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco che è un concentrato di bellezza naturalistica e paesaggistica. Il paese è incastonato su una roccia alta 70 metri che si tuffa in mare.

Tra stradine e stretti vicoli, salite e discese, vedrete case variopinte che guardano il blu.

Manarola, inoltre, è il punto di partenza o di arrivo della famosa Via dell’Amore: una strada lastricata a picco sul mare che collega in poco più di un chilometro Riomaggiore e Manarola.

Considerata l'attrazione più importante delle Cinque Terre, per i suoi suggestivi panorami, la Via dell'Amore fa parte del Sentiero Verde Azzurro che unisce i borghi delle Cinque Terre lungo la linea di costa.

Al momento chiusa dal 2012, a seguito di una frana, la Via dell’Amore dovrebbe riaprire nell'estate 2024.

Torneremo presto a camminare tra vigneti, uliveti, la lussureggiante vegetazione mediterranea e i terrazzamenti con muretti a secco lungo questa meravigliosa costa rocciosa lambita dal mare.

Gradara, Marche

Gradara
Gradara

Su un colle al confine tra Marche e Romagna si erge la roccaforte di Gradara, considerata, insieme al borgo, una delle strutture medievali meglio conservate d'Italia.

Inoltre, le due cinte murarie che proteggono la fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti della penisola.

Il castello risalente al XII secolo e il borgo medievale fecero da cornice alla tragica storia d’amore di Paolo e Francesca.

Gradara vide, inoltre, nel 1494, arrivare Lucrezia Borgia, quattordicenne, allora seconda moglie di Giovanni Sforza.

Storia e leggende si incontrano a Gradara, che può essere inoltre il punto di partenza per andare alla scoperta delle Marche o di altri incantevoli borghi.

Dichiarato uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Gradara possiede due cinte murarie: la più esterna, scandita da torrioni e torricini quadrati merlati dal grande impatto scenografico tutt’oggi percorribile e la cinta muraria intermedia, quella che separa il borgo dalla Rocca.

Vale la pena vedere la Rocca, risalente al XII secolo e modificata sotto il dominio dei Malatesta e degli Sforza.

Gli interni visitabili tutto l’anno sono arredati con mobili del '400 e '500 e decorati con pregevoli affreschi, in particolare il camerino di Lucrezia Borgia e la camera di Francesca. Intorno al castello si può percorrere la Passeggiata degli Innamorati o i sentieri del Bosco di Paolo e Francesca, da cui ammirare la campagna del pesarese fino al mare.

Inoltre a Gradara si possono visitare i Camminamenti di Ronda, il Museo Storico e la sua grotta, Palazzo Rubini Vesin, nuovo spazio espositivo per eventi mostre e matrimoni, il Teatro Comunale, il Teatro dell’Aria, parco ornitologico e centro di falconeria, infine il percorso di street art “Oltre le Mura”.

Scanno, Abruzzo

Borgo di Scanno
Scanno

Uno dei borghi più belli d’Italia, Scanno sorge nell’Alta Valle del fiume Sagittario, poco fuori i confini del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Arroccato a 1050 metri in montagna, Scanno assomiglia a un grazioso presepe protetto dai monti Marsicani in provincia de L’Aquila.

Una splendida strada dai numerosi tornanti sale al centro storico, un intrico di stradine, vecchie case, palazzi signorili, portali eleganti e decorati in armonica fusione tra architetture tipiche del Medioevo e dell'età comunale dal tocco barocco.

Addentratevi quindi nella “ciambella”, il percorso ideale ad anello così chiamato dai locali, che partendo dalla chiesa parrocchiale vi tornerà per chiudersi.

L’antico borgo con le botteghe dove si tramanda la tradizione dell’arte orafa e del merletto a tombolo, l’originale costume muliebre, i paesaggi incantevoli e le antiche storie avvolte nel mistero hanno appassionato perfino grandi fotografi come Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.

Scanno è una nota meta di soggiorno estivo ma soprattutto una rinomata stazione invernale per lo sci con gli impianti di Passo Godi e del monte Rotondo. Non perdete, infine, un’escursione al lago omonimo, il più grande bacino naturale dell’Abruzzo a forma di cuore.

Canale di Tenno, Trentino

Canale di tenno
Canale di Tenno

Sul versante trentino del lago di Garda, immerso nel verde delle colline, sorge Canale di Tenno, un antico borgo medievale giunto quasi intatto fino a noi.

Tra antiche mura perfettamente conservate si nascondono case in pietra, antiche locande, ballatoi affacciati su viuzze silenziose, vicoli misteriosi, volte a botte e gerani alle finestre.

Canale di Tenno è uno dei “Borghi più Belli d’Italia” che fin dal secondo dopoguerra ha attratto artisti da tutta Europa, ispirati dai suoi scorci e dal meraviglioso panorama sul lago di Garda.

Tra tutti il pittore torinese Giacomo Vittone, che scelse Canale come soggetto per molte delle sue opere. È a lui che oggi è intitolata la Casa degli Artisti, luogo di dimora e ritrovo per gli artisti che visitano il borgo. Se d’estate le rievocazioni storiche di “Rustico Medioevo” riportano indietro nel tempo, i mercatini di Natale d’inverno regalano al borgo un’atmosfera fiabesca.

Non andate via senza aver visto il lago di Tenno, un diamante turchese incastonato nel verde dei boschi, dove rimarrete incantati davanti alla cascata del Varone. Nel parco Grotta Cascata Varone, appunto, potrete seguire un percorso tra ponti, scale, sentieri e tunnel scavati nella montagna.

Poffabro, Friuli-Venezia Giulia

Poffabro
Poffabro

Poffabro è un incantevole borgo in provincia di Pordenone, nell’area delle Prealpi Carniche del Friuli-Venezia Giulia.

“Presepio tra i presepi”, così è definito il borgo quando a Natale vengono allestiti presepi tra cortili, finestre e porticati.

Annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, Poffabro affascina con le casette di pietre tagliate a vivo, i balconi di legno, le intime corti e le abitazioni di pianta cinque-seicentesca. Ma soprattutto camminare tra vicoli, scalette, archi e ballatoi in perfetta armonia con la natura circostante, vi farà sentire in un borgo incantato.

La Val Colvera, dove sorge Poffabro, fu piuttosto frequentata fin dall’epoca romana quando era attraversata, proprio ai piedi del monte Ràut, dalla strada che dalla colonia militare di Julia Concordia apriva la via verso il nord, attraverso le Alpi.

Ma poi isolata fino a fine Ottocento, la Val Colvera è diventata un luogo silenzioso e solitario, testimone di antiche tradizioni e leggende.

Sirmione, Lombardia

Sirmione
Sirmione

Catullo la definì “la perla delle isole e delle penisole”, Sirmione oggi continua a esercitare il suo fascino sui visitatori contemporanei.

Posta sulla sponda meridionale del lago di Garda, in corrispondenza di una lunga e sottile penisola che divide i golfi di Desenzano e Peschiera, Sirmione gode di ampia fama grazie a scrittori come Catullo, Stendhal, Lawrence e Goethe che ne hanno celebrato le bellezze artistiche e naturalistiche.

Sirmione custodisce un ricco patrimonio storico e artistico che testimonia il suo glorioso passato. All’estremità della penisola di Sirmione, in una meravigliosa posizione panoramica, potrete vedere i resti della villa romana della prima età imperiale, nota con il nome di Grotte di Catullo.

La Rocca Scaligera poi è un castello del XIII secolo che fu base strategica per il controllo del lago. Il castello di epoca scaligera, completamente circondato dalle acque, rappresenta un raro caso di fortificazione destinata ad uso portuale.

Da non perdere poi la chiesa di San Pietro in Mavinas che risale all'VIII secolo, e per la sua posizione isolata, era abitata da un eremita. Il centro storico poi si articola in strette viuzze in pietra che offrono suggestivi scorci.

Infine, per chi ama camminare consigliamo un bellissimo sentiero panoramico chiamato la passeggiata delle Muse, che parte nei pressi del Castello Scaligero e arriva al Lido delle Bionde. Sirmione, infine, è rinomata fin dal Rinascimento per le proprietà curative delle sue acque termali. Qui infatti troverete storiche terme, ideali per un rilassante weekend di coppia.

Riproduzione riservata