Per gli impavidi che, oltre ad amare il contatto con la natura, non sono infastiditi dalle altezze e cercano un po’ di adrenalina, lo sport perfetto è l’arrampicata.
Pareti naturali a picco sul mare, circondate da boschi o immerse in paesaggi di montagna: ecco le 10 migliori mete per l’arrampicata in Italia.
Arrampicata in Italia, dove? 10 posti per il climbing
- Pennadomo (Abruzzo)
- Monte Bianco (Valle d'Aosta)
- Cala Goloritzè (Sardegna)
- Capo D’Uomo (Toscana)
- Rocca Sbarua (Piemonte)
- Lettere (Campania)
- Avostanis (Friuli-Venezia Giulia)
- Ceredo (Veneto)
- Nago (Trentino-Alto Adige)
- Santa Maria di Leuca (Puglia)
Pennadomo (Abruzzo)
Questo piccolo centro dell’Abruzzo è diventato uno dei luoghi principali e più conosciuti per il climbing in tutta Italia. Non si tratta di un percorso semplice, che si svolge anche su placca, e anzi è adatto soprattutto agli arrampicatori esperti.
Monte Bianco (Valle d'Aosta)
Chi parla di arrampicata sportiva in Italia non può certo evitare di pensare al Monte Bianco. Lungo le cime del granito più bello d’Europa sono infatti diversi i siti predisposti per questo sport. I percorsi sono molti e differenti e si incontrano anche diversi livelli di difficoltà.
Cala Goloritzè (Sardegna)
In Sardegna, sul territorio comunale di Baunei si trova Cala Goloritzè, una baia circondata da pareti calcaree perfette per l’arrampicata sportiva. Proprio qui si trova la torre Aguglia che è uno dei luoghi più suggestivi per gli appassionati di questo sport. Abbassare lo sguardo e vedere il mare rende, inoltre, questo luogo particolarmente affascinante.
Capo D’Uomo (Toscana)
Anche la falesia di Capo d’Uomo, in Toscana e più precisamente a Monte Argentario. È costituita da rocce calcaree bianche e grigie e cade a picco sul mare, ai piedi dell’omonima torre di avvistamento.
Da qui è possibile ammirare uno dei panorami più belli d’Italia.
Rocca Sbarua (Piemonte)
Nei pressi di Pinerolo, in Piemonte, si trova Rocca Sbarua che è definita la patria degli alpinisti. Dedicandosi all’arrampicata sportiva in questa località si può ammirare la pianura tirolese da un punto di vista privilegiato. I percorsi, inoltre, sono molteplici e adatti a ogni tipo di difficoltà.
Lettere (Campania)
Anche il Vesuvio, il vulcano che sovrasta il Golfo di Napoli, può essere scalato in alcuni punti. La falesia di Lettere, nello specifico, offre diverse possibilità e metodologie di percorso: dalle placche, allo strapiombo, ai buchi. Anche la difficoltà varia in base alla via che si segue.
Avostanis (Friuli-Venezia Giulia)
La falesia di Avostanis in Friuli-Venezia Giulia si trova a circa 2.000 metri di altezza, lo stile di arrampicata qui è soprattutto tecnico e – vi sta l’altitudine – è preferibile affrontare la salita nel periodo che va dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno. I percorsi di arrampicata sono ben 80.
Ceredo (Veneto)
In provincia di Verona, sul territorio comunale di Ceredo si trova una grande parete rocciosa che è diventata negli ultimi anni un luogo molto frequentato dagli appassionati di arrampicata. I percorsi possibili qui sono addirittura 180 e variano a seconda del grado di difficoltà.
Nago (Trentino-Alto Adige)
A Nago, in Trentino-Alto Adige, le pareti rocciose su cui arrampicarsi prendono il nome di falesia Belvedere. Si intuisce già dal nome, quindi, che si tratta di un luogo capace di offrire un panorama mozzafiato e, nello specifico, permette di ammirare il Lago di Garda.
Santa Maria di Leuca (Puglia)
È solitamente una delle località più rinomate della Puglia marittima, ma a Santa Maria di Leuca si trova anche una parete rocciosa (le Mannute) che parte da 50 metri di altezza per arrivare a punti decisamente più alti ed è perfetta per gli amanti del climbing. A regalare ulteriore fascino a questo luogo ci pensa l’azzurro del mare.