Il Sentiero dello Spirito è uno dei importanti trekking del Parco Nazionale della Majella. Il percorso, tra i più belli da fare in Abruzzo, è lungo 73 km ed è suddiviso in 4 tappe, o anche di più, se se ne ha il tempo.
Preparatevi ad entrare in un mondo selvaggio, in cui gli unici suoni udibili sono quelli degli animali del bosco, delle foglie di faggio mosse dal vento e dello scorrere del fiume Orfento.
Il sentiero dello Spirito collega una ventina di eremi incastonati nella pietra, costruiti in luoghi remoti che sono rimasti tali. Ecco le informazioni per percorrere uno dei cammini più belli in Italia.
Sentiero dello Spirito
Intorno al '200 uomini in cerca di Dio, scelsero queste zone inaccessibili per condurre una vita da eremiti e dedicarsi a preghiera e meditazione. Gli eremi della Majella sono detti anche eremi celestiniani perché Pietro Da Morrone, futuro Celestino V, ne fondò la maggior parte.
Il sentiero abruzzese parte da Badia di Sulmona ed arriva fino all’Abbazia di San Liberatore a Majella, a Serramonacesca.
Gli eremi sono costruiti sfruttando le inclinazioni delle pareti di roccia che ne formano mura e tetti. Alcuni sembrano tutt'uno con la roccia, altri, impongono con essa un contatto molto stretto: all'Eremo di San Giovanni, a 1200 metri di altezza, si entra strisciando per qualche metro nella roccia.
Tappe del Sentiero dello Spirito
- Dalla Badia di Sulmona a Caramanico Terme
Il percorso parte dalla frazione Badia di Sulmona (segnavia bianco-rosso e sigla S) e sale sulla cima del Monte Morrone passando per l’eremo di S. Pietro. Inizia con una dolce salita per poi diventare ripido dopo una svolta. E' consigliata la deviazione all'Eremo di Sant'Onofrio al Morrone.
Dalla vetta della montagna scende in una lunga discesa al borgo termale di Caramanico Terme, porta della Riserva Naturale Valle dell'Orfento. Prima di attraversare Vittorino e Caramanico si passa per il rifugio Iaccio della Madonna che potrebbe essere una buona alternativa per dormire (se portate con voi abbastanza acqua e provviste).
- Da Caramanico Terme al rifugio Di Marco
Il sentiero sfrutta la gola scavata dal fiume Orfento e lo costeggia. Si passa su antichi ponti di pietra e di legno lambendo acque cristalline e gelate strette tra alte pareti calcaree.
Il sentiero tocca ruderi dell’eremo di S. Onofrio, di cui è rimasto poco o niente, e risale in una salita costante lungo la Rava dell’Avellana. Arrivati a Pianagrande si può scegliere se dormire al Rifugio “Di Marco” (deviando a destra - B1), oppure scendere al bellissimo eremo di San Giovanni (a sinistra - S).
L'alternativa più breve è quella di risalire il sentiero P da Caramanico fino a Decontra dividendo la tappa in due parte, per poi prosesuire lungo il B1 per Pianagrande e l’Eremo di S.Giovanni il giorno successivo. A Decontra trovate agriturismo e ristorante.
- Dal rifugio Di Marco a Roccamorice
Il terzo giorno, tra fitti boschi di faggio e capanne in pietra a secco, si prosegue verso gli eremi di S. Spirito e San Bartolomeo.
La discesa da Pianagrande a Roccamorice è il cuore del Sentiero dello Spirito. Dopo l'eremo di San Giovanni si prosegue per il vallone di S. Spirito scendendo nel fitto della faggeta. Dopo avere visitato l’eremo di Santo Spirito si torna indietro fino all’incrocio sul fondo del vallone e si prosegue a destra. Usciti dal bosco, dopo un tratto su strada sterrata, si devia a destra per un ripido sentiero tra le felci che scende nel vallone di S. Bartolomeo. Poi si risale a Macchie di Coco per poi proseguire per Collarso di Roccamorice.
(Eremo di Santo Spirito)
- Da Roccamorice a Serramonacesca
L'ultimo giorno il sentiero inizia su strada asfaltata che diventa sterrata scendendo nel Vallone Sant’Angelo di Lettomanoppello. Arrivati sul fondo del fossato, all’ombra di imponenti pareti di roccia verticali, c'è la Grotta Sant’Angelo.
Il sentiero prosegue su sterrate e sentieri fino all’Abbazia di San Liberatore a Majella.
Sul sito ufficiale del Parco Nazionale della Majella trovate tutte le informazioni utili e le tracce gps del percorso.