Pasqua in Abruzzo è una cosa seria, quasi quanto il Natale.
In una terra di antiche tradizioni e grande spirito religioso, la Settimana Santa diventa un fitto programma che ogni giorno invita a scoprire i più bei borghi d’Abruzzo in occasione di celebrazioni e riti tra il sacro e il profano.
Pasqua coincide anche con il ritorno della primavera, la stagione ideale per andare a zonzo tra borghi medievali, antichi castelli, parchi naturalistici e spiagge riscaldate dal primo sole. Ecco alcune idee per trascorrere la Pasqua in Abruzzo.
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Pasqua in Abruzzo 2024
In Abruzzo le festività religiose della Santa Pasqua si intrecciano a tradizioni medievali e riti profani in occasione di suggestive ricorrenze che tornano ogni anno a rendere paesini e borghi davvero magici.
Ecco il programma delle più importanti manifestazioni della Settimana Santa:
- Passione Vivente, Gessopalena – Mercoledì Santo
La prima celebrazione della Settimana Santa si svolge il mercoledì a Gessopalena, un piccolo comune in provincia di Chieti.
La manifestazione ha inizio al calar del sole e rievoca i momenti della Passione di Cristo per gli stretti vicoli e ruderi del borgo. Alla rappresentazione partecipano persone del luogo offrendo così una commovente esperienza di teatro popolare.
- Processione degli incappucciati, Lanciano – Giovedì Santo
Il giovedì santo si tiene a Lanciano la Processione degli Incappucciati, uno dei riti più solenni della Settimana Santa che l'Arciconfraternita di San Filippo Neri celebra fin dal XVI secolo.
Per i cristiani è la sera dell'ultima cena, la sera del tradimento, e per questo motivo i Confratelli di San Filippo Neri sfilano per la città con il volto incappucciato, vestiti di lunghe tonache nere con medaglioni dai simboli di morte. Il corteo è un atto di penitenza per il tradimento di Cristo nella sera dell'ultima cena. Al centro della processione, c’è il "Cireneo", che in incognito, cammina, scalzo e incappucciato, portando sulle spalle la pesante Croce del Calvario. Le vie del centro sono illuminate solo da lanterne e una banda suona musiche sacre dei maestri lancianesi come Masciangelo, Bellini e Ravazzoni.
- Processione del Cristo morto, Sulmona – Venerdì Santo
La sera del Venerdì Santo, i confratelli dell’Arciconfraternita della SS. Trinità, la più antica di Sulmona, sfilano tra le vie del centro vestiti di un saio rosso porpora con pettorina bianca e cingolo rosso, simbolo di costrizione e umiltà. Il corteo comprende anche un coro composto da oltre 110 cantori che intonano diverse versioni del Miserere e altri canti sacri.
La processione ha origini medievali ma oggi viene presentata secondo la solenne messa in scena del 1500.
Anche a Chieti si svolge un corteo simile in cui gli abitanti incappucciati e vestiti di bianco attraversano le vie del centro. Altrettanto suggestiva è la processione di Ortona, dove però sono le donne a sfilare, con il capo coperto da un velo nero, intonando le litanie religiose.
A Teramo, infine, si tiene la processione della Desolata, un antico rito che vede la statua della Madonna percorrere le vie del centro in cerca del figlio Gesù.
- La Passione Vivente, Barrea – Sabato Santo
Il Sabato Santo vengono rievocate le ultime ore della vita di Cristo.
L’associazione culturale Antologia di Barrea mette in scena una rappresentazione a cui prendono parte circa 200 tra attori e figuranti del luogo. La manifestazione che fa rivivere i momenti della passione di Cristo, dall’ingresso in Gerusalemme alla crocifissione, è uno spettacolo commovente che ogni anno richiama oltre 3000 spettatori.
- La Madonna che véle, Introdacqua – Domenica di Pasqua
Ogni anno, la Domenica di Pasqua, nello splendido borgo di Introdacqua, in provincia dell’Aquila, si svolge il rito de "La Madonna che véle".
Nella piazza affollata appare lentamente, dalla salita di San Rocco, la statua della Madonna vestita a lutto, portata a spalla da quattro giovani, privilegio che si acquisisce mediante asta pubblica in presenza dei deputati organizzatori della festa.
La Madonna si incammina così verso la parte opposta della piazza dove l’attende il Cristo risorto, dando così inizio alla frenetica “volata” tra spari di mortaretti, suono di campane e banda locale. Il mantello nero della Madonna cade e appare nella consueta veste celeste.
Nell’emozione generale parte la processione per le vie del paese, guidata dalla Madonna che per gli abitanti di Introdacqua non scappa, ma vola. Visto da lontano, sembra davvero un volo quello della Madonna che passa sopra le teste delle persone.
Sembra che la manifestazione si ripeta dalla seconda metà dell‘800.
Feste medievali tra combattimenti, caccia e falconeria
Se volete rivivere l’atmosfera delle feste medievali andate il giorno di Pasquetta al Castello di Roccascalegna che organizza spettacoli di falconeria, combattimenti medievali con gli armigeri e i balestrieri e diverse rappresentazioni teatrali.
È tra l’altro un’ottima scusa per visitare il meraviglioso Castello di Roccascalegna che è stato anche set del film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.
Le case dell’antico borgo, invece, apriranno le loro porte a mercatini con prodotti tipici pasquali di enogastronomia e artigianato.
Se siete particolarmente affascinati dall’antica arte della falconeria visitate il suggestivo borgo di Stiffe dove i falconieri dell’Aquila spiegano trucchi e segreti del mestiere, attraverso interessanti dimostrazioni. Non perdete le splendide Grotte di Stiffe, uno dei fenomeni carsici più conosciuti in Italia.
Pasquetta e arrosticini
Per onorare il lunedì di Pasquetta 2024 in perfetto stile abruzzese torna per il quarto anno Arrostiland, “la più grande arrostanna di tutti i tempi”, che quest’anno si terrà il 10 aprile a Vacri, in provincia di Chieti, uno splendido borgo immerso nei vigneti tra la Majella e il Mar Adriatico.
Arrostiland è una grande festa dedicata all’arrosticino, re della cucina abruzzese, da accompagnare chiaramente a un buon bicchiere, o più di qualcuno, di Montepulciano d’Abruzzo. La manifestazione è aperta a tutti, ci si iscrive per greggi, gruppi di amici di almeno 10 persone di cui metà uomini e metà donne, a cui viene garantito un tavolo, due panche e tutto l’occorrente per poter cuocere i propri arrosticini.
Inoltre le greggi hanno un canale preferenziale per le estrazioni di premi, lotterie ed altre iniziative della festa. Se siete senza gregge, siete benvenuti lo stesso, potrete unirvi a una delle tante greggi oppure mangiare ai tanti stand delle associazioni locali. In ogni caso basta inviare una mail a info@arrostiland.it per avere tutte le informazioni necessarie.
Borghi e castelli d’Abruzzo
Partecipare alle diverse celebrazioni della Settimana Santa vuol dire anche girare tra i borghi e i castelli più belli dell’Abruzzo in un’atmosfera di festa che rende anche i più piccoli paesini animati e pieni di gente.
Oltre al meraviglioso Castello di Roccascalegna sopra citato, potreste visitare il Castello Aragonese di Ortona nel Sagro Aventino, un bellissimo castello costruito nel XV secolo a strapiombo sul mare. Ortona è l’ideale se volete iniziare a sentire aria di mare, è qui infatti che inizia la suggestiva Costa dei Trabocchi, che si estende fino a Vasto.
Altrimenti potreste andare ad Abbateggio, il borgo con le casette di pietra, in provincia di Pescara, nel Parco Nazionale della Maiella, dove visitare anche il castello. O ancora visitate i bei castelli di Casoli e Pizzoferrato. Esplorate poi la zona di Fucino, Valle Peligna e Valle dell’Aterno per scovare antichi borghi e fortezze. Bominaco è invece il castello medievale a guardia del Gran Sasso e Rocca Calascio, chiamato “tetto d’Abruzzo”, uno dei castelli più elevati d’Italia. Un altro splendido borgo, infine, è Guardiagrele, definita da Gabriele D’Annunzio la terrazza d’Abruzzo.
Quando ne avrete abbastanza di borghi medievali dirigetevi verso le città come L’Aquila, Teramo e Pescara.
A Pasquetta mare o montagna?
È l’eterno dilemma del giorno di Pasquetta che tiene in ostaggio gruppi di amici fino all’ultimo minuto nell’incertezza del meteo variabile di primavera.
Per un primo assaggio di mare esplorate la Costa dei Trabocchi, che prende il nome dalle antiche macchine da pesca su palafitta.
Se invece preferite la montagna, avventuratevi nel Parco Nazionale della Majella dove fare passeggiate, trekking, escursioni in mountain bike o a cavallo nella natura selvaggia. Uno scenario bucolico dove imbastire un bel picnic di Pasqua.
A tavola per il pranzo di Pasqua
Se invece siete tra quelli che non possono rinunciare al pranzo di Pasqua serviti a tavola, prenotate in uno dei tanti ristoranti dove assaggiare le specialità abruzzesi.
Nel menu di Pasqua non mancheranno gli arrosticini (spiedini di carne di pecora), le mazzarelle (involtini di coratella d’agnello), il timballo, l’agnello, le pipindune e ove (peperoni fritti e uova), le scrippelle ‘mbusse (crespelle in brodo), le uova sia sode che di cioccolato e la pizza di Pasqua (dolce tipico).
Il tutto da accompagnare a un buon Montepulciano d’Abruzzo. Il resto lo fa la compagnia.