"C'erano gli orsi sul Gran Sasso, ma era lontano. L'Aquila era una bella città. D'estate la notte faceva fresco e la primavera degli Abruzzi era la più bella d'Italia”.
Col suo stile netto e incisivo Hernest Hemingway nel suo romanzo “Addio alle armi” descriveva così l’Abruzzo, o meglio gli Abruzzi un territorio variegato, sia di montagna che di mare dove una natura selvaggia e incontaminata tocca il suo apice nei mesi di primavera.
Proprio per questo visitare l’Abruzzo in primavera significa avere la possibilità di cogliere tutte le sue sfumature al massimo della loro espressione dalla costa all’entroterra, passando per campagne e borghi antichi, scalando montagne verdi che si vanno liberando dalla neve invernale o passeggiando senza fretta su una delle sue spiagge sabbiose o guardando il tramonto da una roccia a picco sul mare, sorseggiando un buon bicchiere di Montepulciano o riscoprendo i segreti della sua antica tradizione culinaria in un ristorante sulla costa dei Trabocchi.
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Primavera in Abruzzo
Scoprire l’Abruzzo in Primavera può voler dire anche imbattersi in paesaggi naturali senza tempo come le sorgenti della Gole del Sagittario o la spettacolare cascata tra i canyon nelle Gole del Salinello, ammirare il panorama dalla riserva naturale dei calanchi o andare alla ricerca di fortezze antiche come a Civitella del Tronto, di eremi arroccati tra le rocce della Maiella o di abbazie come quelle delle Terre dei Vestini (S. Clemente a Castiglione a Casauria) e quelle della Maiella (San Liberatore a Serramonacesca).
E poi ci sono i suoi tanti borghi caratteristici come Penne, Roccascalegna, Palena, Lama dei Peligni e Fara S. Martino, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, Tagliacozzo, Capestrano e quelli disseminati sulle colline teramane dove degustare olio extravergine d’oliva e vini di eccellenza.
Per riuscire a cogliere il più possibile di tanta offerta abbiamo preparato una lista di suggerimenti sulle attività e destinazioni da raggiungere in Abruzzo a primavera.
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Cosa fare e vedere in Abruzzo a primavera
- Assaggiare un bicchere di Montepulciano
- Visitare Penne
- Infiorate di: Roccascalegna, Perano, Carunchio, Pescasseroli, Torricella Sicura
- Cammino di Celestino o Sentiero dello Spirito - Parco Nazionale della Majella
- Costa dei Trabocchi
- Ciclovia: Bike to Coast
- Transiberiana d’Italia (o Ferrovia dei Parchi)
- Ortona
- Scanno
Borghi e Infiorate
A inizio giugno, negli ultimi giorni di primavera, in Abruzzo per celebrare il rito religioso del Corpus Domini molti dei borghi si adornano di fiori, decorazioni e composizioni di petali colorati che rendono unica la loro atmosfera.
Alcune delle infiorate più note e colorate della regione sono quelle allestite nei comuni di Roccascalegna, Perano e Carunchio in provincia di Chieti, Pescasseroli (L’Aquila) e Torricella Sicura (Teramo). Le vie, le piazze e le chiese di questi suggestivi borghi si ricoprono di lunghi tappeti composti da fiori di campo e petali di ogni tipo formando delle vere opere d’arte.
Tutte le comunità locali lavorano per giorni interi per dare vita ad una spettacolare scenografia che fonde insieme arte, fede, tradizione e folklore.
A piedi, in bicicletta, a cavallo…
La natura avvolgente che caratterizza la terra d’Abruzzo si presta a molteplici modalità di esplorazione, in particolar modo quando le temperature miti di primavera rendono piacevole passare del tempo all’aria aperta e praticare sport di movimento.
Lungo la Costa dei Trabocchi e fino alla Majella Orientale si snoda una delle piste ciclabili più suggestive d’Italia: la Bike to Coast, un percorso che attraversa e costeggia paesaggi naturali, riserve protette, spiagge, trabocchi e punti panoramici tra i comuni di Francavilla e Vasto - San Salvo per un’esperienza di primavera che ossigena i polmoni, tonifica il fisico e rinfranca la vista.
Questa regione offre a tutti gli escursionisti numerose e memorabili possibilità di avventurarsi lungo sentieri e cammini immersi nella sua natura incontaminata.
Uno dei trekking più affascinanti da fare è il cammino di Celestino o Sentiero dello Spirito all’interno del Parco della Majella. Si tratta di circa sette km divisi in quattro tappe, dalla frazione Badia di Sulmona (Aq), dove è possibile ammirare la grande Abbazia Celestiniana e l’eremo di S. Onofrio fino a Serramonacesca (Pe) all’Abbazia di San Liberatore a Majella lungo un itinerario tra paesaggi naturali e antichi luoghi di culto.
Per chi ama gli animali e i cavalli in particolare, niente di meglio che vivere un’avventura equestre nel cuore del Parco Nazionale della Majella con una passeggiata al piccolo trotto in una delle zone più incantevoli dell’Appennino.
Si parte parte da Sant’Eufemia a Maiella e si toccano località montane, fattorie e caseifici, eremi e boschi popolati da animali selvatici e testimonianze di un passato storico che rendono unica questo tipo di esperienza.
…O in treno: La Transiberiana d’Italia
Per avere una visione d’insieme delle meraviglie che l’Abruzzo regala in primavera e vivere allo stesso tempo un’avventura indimenticabile saliamo a bordo delle carrozze della cosiddetta Transiberiana d’Italia (o Ferrovia dei Parchi), uno storico treno che corre ancora sopra i binari di una delle ferrovie più antiche d’Italia.
La vecchia linea di collegamento che parte da Sulmona tocca il cuore della regione, attraversa Parchi Nazionali e Riserve Naturali come il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, passa dentro gole rocciose, fa tappa in piccoli borghi caratteristici come Castel di Sangro e sale in quota fino ai 1268 metri s.l.m. della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo.
Un tragitto panoramico di 130 km percorsi a bassa velocità a bordo di un treno d’epoca tra vallate e montagne che offre uno sguardo unico e senza tempo sulle bellezze di un territorio reso ancora più affascinante dai colori della primavera.
Mare o Lago?
La doppia anima abruzzese perennemente divisa tra mare e montagna ben si riassume in uno dei suoi centri più affascinanti: Ortona.
La città affacciata sull’Adriatico in provincia di Chieti è considerata il punto d’inizio della Costa dei Trabocchi è sede di numerose spiagge turistiche con bandiera blu ma dista solo pochi chilometri dai paesaggi montani del Parco Nazionale della Majella.
Il suo centro storico è ricco di monumenti, edifici antichi, la cattedrale di San Tommaso e la camminata detta 'Passeggiata Orientale' che conduce al castello Aragonese lungo un percorso panoramico sul mare perfetta per una bella passeggiata di primavera.
Scanno invece conserva un’identità più spiccatamente montana e parte del suo territorio rientra nei confini del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Appollaiata in posizione panoramica sulle colline ricoperte di foreste degli Appennini nei pressi della rigogliosa e suggestiva valle del Sagittario, Scanno presenta un borgo storico ricco di vicoli, strade acciottolate, antiche case in pietra e numerose chiesette che rendono molto caratteristica l’atmosfera del paese. In primavera la sua grande attrazione diventa l’incantevole Lago di Scanno incastonato tra il verde delle montagne con il suo specchio d’acqua color smeraldo completamente balneabile.
Qui si può godere di una giornata sulla spiaggia attrezzata anche per bambini in pieno relax, solcare le sue acque a bordo di pedalò o canoa, passeggiare nel bosco circostante o noleggiare una bici per pedalare su una percorso nella natura di primavera.