Indonesia

Cosa vedere in Indonesia

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Cosa vedere in Indonesia? Guida del più grande Stato insulare del pianeta che conta oltre 17.000 isole.

L’Indonesia è il più grande Stato insulare del mondo, che si estende per quasi 5000 chilometri fra l’Australia e la penisola della Malacca e comprende oltre 17.000 isole, di cui oltre mille abitate da 300 gruppi etnici con culture distinte, che parlano 365 lingue e dialetti.

Malgrado il motto nazionale “unità nella diversità”, l’Indonesia ha un’incredibile varietà di culture. Le sue isole ricche di risorse naturali hanno attratto nei secoli mercanti cinesi e indiani, colonizzatori europei, missionari, avventurieri, compagnie minerarie e viaggiatori.

Perciò ogni isola oggi ha il suo carattere e la sua identità. Le maggiori si trovano nell’arcipelago delle Grandi Isole della Sonda, come Giava, Sumatra, Celebes e il Borneo.

Le minori, più frequentate dal turismo, si trovano nelle Piccole Isole della Sonda. Tra queste spicca Bali, ma anche Lombok, Flores, Timor, Komodo, Rinca.

Più a est sorgono le Molucche, famose per la produzione di spezie. Natura lussureggiante, spiagge paradisiache, templi, risaie e villaggi fanno dell’Indonesia una meta affascinante per ogni tipo di viaggiatore. Ecco cosa vedere in Indonesia.

Giava

Giava è la più piccola tra le isole della Sonda, ma è il cuore dell’Indonesia. Centro politico ed economico dell'arcipelago, a Giava sorge la capitale dell’Indonesia, Giacarta.

Una metropoli enorme che ospita oltre 10 milioni di persone e diversi gruppi etnici provenienti da tutta l’Indonesia.

A Giacarta perciò si concentrano i grandi contrasti tipici del continente asiatico: palazzi futuristici a fianco a quartieri popolari, vie in cui si alternano ristoranti stellati a bancarelle di street food. Più interessante è invece Yogyakarta, detta Jogja, il centro della cultura e dell’arte giavanese con i suoi batik, il teatro, la musica, la poesia e gli spettacoli di burattini.

Poco distanti da Yogyakarta, nella vicina città di Magelang, sorgono i meravigliosi templi: Borobudur è l’edificio buddista più grande dell’Indonesia, costruito nell’VIII secolo, mentre Prambanan è il tempio induista più grande al mondo. Entrambi fanno parte del patrimonio Unesco.

Giava inoltre è quasi interamente di origine vulcanica, e oggi conta ben 45 vulcani attivi a cui si deve la grande fertilità dell’isola.

Andate al Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru, dove si trova il Monte Bromo che oggi in questa zona è l’unico vulcano attivo. Gli amanti del trekking non dovrebbero perdere un’escursione al Kawah Ijen, un altopiano dove di notte vedrete le fiamme blu sprigionate dal gas sulfureo che esce dalle fessure del cratere.

Infine, rilassatevi sulle splendide spiagge esotiche di Giava, tra barriere coralline e mangrovie. Altrimenti da Giava potreste raggiungere le paradisiache isole dell’arcipelago di Karimunjawa e l’arcipelago di Thousand Islands a nord di Giacarta.

Bali

Bali

Bali è una delle isole più piccole dell'arcipelago indonesiano ma anche una delle più famose. "L'isola degli dei" emana un fascino e una bellezza magnetici.

È un paradiso per surfisti e viaggiatori in cerca di splendide spiagge, resort sul mare e siti di immersione. Tra le spiagge più belle e famose consigliamo Bingin, Balangan, Dreamland e Pandawa.

Ma Bali non è solo vita da spiaggia. Esplorate gli incantevoli paesaggi dell’isola, dai rilievi vulcanici coperti di foreste, alle colline tappezzate di risaie. Bali ospita inoltre uno dei luoghi religiosi più importanti di tutto l'arcipelago, il tempio di Uluwatu.

Ogni tempio in Indonesia, e a Bali ce ne sono più di 20.000, ha le sue festività e ricorrenze, e vengono tutte festeggiate dagli abitanti dell'isola.

Cercate di assistere quindi a una delle tante cerimonie religiose che si susseguono durante l'anno balinese, che dura 210 giorni. Inoltre, non perdete Ubud, il cuore culturale e artigianale di Bali. Qui il paesaggio è caratterizzato da foreste tropicali, come quella delle scimmie, e terrazzamenti di riso costellati da templi e santuari.

Lombok

Cosa fare a Lombok

A soli 35 km da Bali sorge l’isola di Lombok, meno turistica ma più autentica rispetto alla famosa Bali. Sono stati i surfisti americani a scoprire il fascino di Lombok.

Lungo la costa meridionale dell'isola, da Desert Point a ovest fino a Ekas a est, una serie di baie, scogliere e insenature rocciose offrono le onde più belle dell’isola. Oggi Lombok però è molto più di un semplice paradiso per surfisti.

L’isola attrae per le sue spiagge da sogno bagnate da un mare cristallino, tra cui le beach resort di Senggigi, sulla costa occidentale, e quelle di Kuta, sulla costa meridionale. Andate poi alla scoperta delle numerose e incontaminate isolette che circondano Lombok.

Gli appassionati di trekking non dovrebbero perdere un’escursione a uno dei luoghi più suggestivi dell'isola, il vulcano di Rinjani, alto ben 3.726 metri.

Potreste anche pernottare nei villaggi di Senaru, Sembulan Lawang, Tetebatu o Sapit, situati alle pendici del vulcano Rinjani. Anche a Lombok poi troverete le famose terrazze di risaie, realizzate nel 1700 dagli abitanti di Bali.

Borneo

Il Borneo è un’isola di 743.107 kmq suddivisa tra Malesia, Brunei e Indonesia, nella parte meridionale.

La porzione indonesiana dell’isola è chiamata Kalimantan, ed è la destinazione più avventurosa e meno conosciuta dell’arcipelago indonesiano. Il Borneo indonesiano è ricoperto da montagne e foreste dove vive l’orang utan.

Chi si avventura poi nelle paludi di mangrovie e nella foresta pluviale vedrà scimmie nasiche, macachi, gibboni e buceri.

Se vi piace immergervi nella natura visitate i due parchi nazionali: il Tanjung Puting e il Kutai National Park, dove avvistare leopardi nebulosi, orsi malesi, orang utan e navigare fiumi a bordo del klotk, l’imbarcazione tradizionale indonesiana.

Merita poi un giro nelle città. Balikpapan, centro cosmopolita e moderno, è una delle città più grandi del Kalimantan orientale. Banjarmasin invece è un’importante città portuale del Kalimantan dove vedere il mercato galleggiante. Infine, esplorate le 31 isole dell’arcipelago Derawan dove trovare spiagge paradisiache e fondali incontaminati.

Papua

Papua è l’isola più orientale dell’Indonesia. Detta anche Nuova Guinea occidentale, è la parte indonesiana della Nuova Guinea, la seconda isola più grande del mondo.

Il viaggio per Papua non è economico ma regala paesaggi idilliaci davvero fuori dai sentieri battuti. Il primo paradiso da scoprire è Raja Ampat, un arcipelago che comprende oltre 1.500 piccole isole situate al largo della punta nord-occidentale dell’isola di Nuova Guinea.

Raja Ampat in indonesiano significa “quattro re” e fa riferimento alle 4 isole principali dell’arcipelago: Misool, Salawati, Batanta e Waigeo.

Sono isolotti ricoperti di vegetazione verde smeraldo, circondati da acque trasparenti. Un sogno per i sub che qui troveranno il 75% delle specie di corallo del mondo e più di 1.400 varietà di pesci. Visitate poi il principale centro abitato di Papua chiamato Jayapura, che in sanscrito significa “città della vittoria”.

Potreste visitare anche Merauke, la città abitata dalla tribù chiamata Marind. O ancora Sorong, la seconda città di Papua, circondata da splendidi panorami. Infine andate al Wasur National Park dove, tra savana, mangrovie e paludi, vedrete gli uccelli migratori che arrivano dall’Australia e dalla Nuova Zelanda.

Sumatra

Sumatra, con una superficie di circa 470.000 km2 è la terza isola più grande dell’arcipelago indonesiano dopo Nuova Guinea e Borneo, e la sesta più grande del pianeta. Al centro si trova una straordinaria foresta tropicale, patrimonio Unesco, suddivisa in tre parchi nazionali, abitati da oranghi, tapiri e tigri di Sumatra.

La spina dorsale dell'isola è costituita dalla catena montuosa dei Monti Barisan, ideali per amanti di trekking e escursioni.

Un altro punto da non perdere è il lago Toba che, con una superficie di 1.145 chilometri quadrati e una profondità di oltre 450 metri, è la più grande caldera vulcanica del pianeta, originatasi da un’eruzione tanto importante da aver generato una glaciazione planetaria.

Le frequenti attività vulcaniche dell’isola rendono ancora fertili le terre di Sumatra e contribuiscono a creare scenari naturali spettacolari. Ma è anche ricca di storia l’isola un tempo chiamata Suvarna Dvipa, che significa Isola dell'Oro in sanscrito, merito delle cave d’oro presenti sull'isola.

Dopo esservi rilassati sulle idilliache spiagge deserte, merita poi una visita Medan, la terza città più grande dell’Indonesia nonché capitale della provincia Nord Sumatra, e Banda Aceh, capitale della provincia di Aceh, tristemente nota per il tragico tsunami del 2004.

Andate poi a Padang, luogo di nascita della più famosa cucina regionale dell’arcipelago. Variegata come la sua terra, la popolazione di Sumatra è composta da molte culture, dai devoti musulmani di Aceh agli edonisti cristiani Batak intorno a Danau Toba e ai Minangkabau matrilineari di Padang.

Isole Gili

Le Gili sono tre isole coralline per chi vuole vivere un’esperienza da sogno tropicale a due passi da Lombok. Immaginate spiagge di sabbia bianca lambite da acque turchesi e palme da cocco che ondeggiano al vento. Le isole Gili, che in lingua sasak significa “piccole isole”, sono un vero paradiso.

Dovete solo scegliere quale delle tre fa per voi. Se siete in cerca di divertimento Gili Trawangan è quella giusta. La più grande, la più sviluppata e la più vivace delle Gili è anche uno dei luoghi più economici e sicuri del mondo dove imparare a fare immersioni. Il nord dell’isola è la parte migliore per fare snorkeling e dove potrete scoprire la vita sottomarina più variegata.

La zona a sud-est dell’isola è il luogo di attracco delle barche e l’area più frequentata. La sera ogni bar propone la sua serata e la gente non vede l’ora di fare amicizia. Ricordate poi che il tramonto più bello si ammira dal capo sud-occidentale, mentre il mercato alimentare notturno sulla strada orientale propone deliziose cene a base di pesce.

Gili Meno, invece, è l’isola più piccola e tranquilla dell’arcipelago, ideale per una vacanza romantica. Appena sbarcherete sull’isola vi renderete conto dell’atmosfera da luna di miele. La maggior parte di alberghi e ristoranti si trova sulla costa orientale, ma non è tanto affollata quanto Trawangan.

Quindi è il posto ideale per chi cerca privacy. Infine Gili Air è la sintesi perfetta della altre due isole. È il mix ideale tra l’energia di Trawangan e l’atmosfera placida di Meno, rendendola un’isola adatta a tutti.

Nell’area in prossimità del molo si concentrano la maggior parte di attività, ristoranti e centri di immersione più frequentati. Lungo il versante ovest, i resort offrono aperitivi all’ora del tramonto e i ristoranti organizzano barbecue per la cena.

Komodo

L’isola di Komodo è famosa per la sua popolazione di varani, enormi lucertole che colpiscono per la loro grande somiglianza con i leggendari draghi. Sono appunto chiamati draghi, le lucertole più grandi del mondo che possono raggiungere i 3 metri di lunghezza e si possono vedere nel Parco Nazionale di Komodo, dichiarato infatti patrimonio della biosfera Unesco.

Qui inoltre potrete vedere oltre 200 specie di coralli, 70 specie di spugne e numerosi animali selvaggi. L’isola, inoltre, è stata classificata come una delle 7 meraviglie della natura, e offre ai turisti alcune delle migliori location del mondo per fare immersioni o escursioni in paesaggi spettacolari.

Esplorate i villaggi di pescatori come quello di Kampung Komodo, dove ammirare case su palafitte abitate dai bugi musulmani.

Da non perdere, infine, la famosa spiaggia rosa, che deve il suo colore a piccoli animali chiamati foraminiferi che producono un pigmento rosso sulla barriera corallina. Alcuni frammenti tingono la sabbia bianca della spiaggia creando così uno spettacolo unico.

Isole Molucche

Molucche

L’arcipelago delle Molucche conta ben 1027 isole tropicali dalle spiagge bianche e acque cristalline. Non è facile spostarsi da un’isola all’altra, ma a chi piace l’avventura questo rende il viaggio ancora più affascinante.

Le Molucche incantano per la loro vegetazione lussureggiante che comprende foreste tropicali, piante di riso, chiodi di garofano. Per questo furono chiamate "isole delle spezie", tanto da diventare uno snodo fondamentale del commercio di prodotti coloniali per arabi, cinesi, indiani ed europei.

Le isole Molucche del nord sono di origine vulcanica, il paesaggio è infatti dominato dal monte Dukono su Halmahera e il monte Gamalama, ancora attivo, su Ternate. Qui inoltre troverete foreste pluviali tra cui quelle di Halmahera, Morotai, Isole Obi, Isole Bacan. Le Molucche della zona centrale sono quelle più sviluppate per via del passato coloniale.

Vedrete infatti i segni della dominazione portoghese e olandese. Le Molucche meridionali sono, invece, le meno sviluppate dell’intero arcipelago per via del loro territorio arido. Scegliete l’isola anche in base al periodo in cui andate.

Flores

Terra di dragoni e fondali incontaminati, l’isola di Flores è l’ideale per chi vuole fare bagni nelle acque cristalline, scoprire antichi villaggi e fare trekking nella natura selvaggia. Flores fa parte delle Piccole Isoe della Sonda e si trova tra Sumbawa, Sumba e Timor.

Il suo nome deriva dal portoghese flores che significa “fiori”: una delle tante testimonianze degli esploratori portoghesi e dei missionari cristiani arrivati qui nel XVI secolo. L’isola inoltre occupa una posizione privilegiata tra le due distinte regioni faunistiche, quella asiatica e quella oceanica, separate dalla Linea di Wallace.

Perciò vanta uno degli habitat marini più dinamici al mondo, dove poter vedere quasi tutte le specie di coralli e pesci tropicali. L’isola inoltre è una meta sempre più scelta dal turismo sostenibile che consente ai turisti di fare birdwatching e trekking nella natura incontaminata di Flores, dove vivono anche i temuti draghi di Komodo.

Un’altra famosa attrazione di Flores è la caldera del vulcano Kelimutu, che ha tre laghi che cambiano colore in base all’attività gassosa dei crateri.

Cosa mangiare in Indonesia

I contatti con la Cina, l’Europa, l’India e il Medio Oriente hanno influenzato la cucina indonesiana che ruota attorno al riso, il piatto principale, e a un’infinità di erbe e spezie esotiche.

Ecco alcuni piatti indonesiani che bisogna assaggiare: nasi goreng (piatto indonesiano per eccellenza, riso fritto accompagnato da spezie, verdura, uova e carne o pesce), satay o sate (spiedino di carne o pesce marinato con un mix di salsa di soia e spezie, cotto alla griglia e accompagnato da salsa di arachidi o di soia e peperoncino), rawon (stufato di manzo con noci nere chiamate kluwak, curcuma, spezie e erbe aromatiche), gado-gado (piatto vegetariano a base di spinaci, germoglia di soia, fagiolini, patate, tofu e tempeh), pempek (tortino a base di filetti di pesce, tapioca e spezie), sayur asem (“zuppa acida” a base di verdure tra cui mais, fagiolini, chayote e arachidi), sop buntut (brodo di coda di bue), rendang (piatto a base di carne di manzo cotta in una salsa di spezie e cocco, accompagnato da riso, salse e verdure), siomay (dumpling, ovvero ravioli ripieni di pesce o gamberetti, spesso serviti con tofu, patate, cavolo e uova sode), bakso (polpette a base di manzo e tapioca), gudeg (piatto di riso bianco accompagnato da uno stufato di Jackfruit, conosciuto in Indonesia come Gori, cotto nel latte di cocco, con le uova sode), tempeh (panetto a base di soia fermentata, cotto in diversi modi).

Tra i dolci ci sono le klepon (palline di farina di riso arricchite di zucchero di canna), dadar gulung (pancake ripieni al cocco e cosparsi di caramello), lak lak, dei biscotti di farina di riso ricoperti di cocco grattugiato e zucchero liquido), kue nagasari (dolcetti di farina di riso ripieni di frutta), bubur sumsum (budino di riso, arricchito con latte o panna di cocco e zucchero di palma).

Da non perdere il pregiato caffè kopi luwak, tra i più costosi al mondo. Accompagnate queste specialità con l’arak (vino ricavato dal riso bianco fermentato), il brem (vino di riso rosso fermentato), la birra indonesiana Bintang, il tuak (una sorta di ponce ricavato dal latte di palma) o con le altre bevande a base di erbe.

Come arrivare e spostarsi in Indonesia

Sono molti i collegamenti aerei tra le principali città italiane e l’Indonesia: i voli internazionali atterrano a Jakarta, Giava, Denpasar e Bali.

Una volta arrivati, il modo più veloce per muoversi nell’arcipelago è in aereo. Tutte le isole hanno aeroporti che offrono un gran numero di collegamenti. Ma i principali hub dell’Indonesia sono Jakarta e Denpasar per muoversi nell’area occidentale dell’arcipelago, Makassar a Sulawesi invece per viaggiare nell’area orientale e visitare le Molucche, Papua e Raja Ampat.

In alternativa, ci si può spostare con i traghetti sapendo però che non sono puntuali e sono piuttosto lenti. Sulle isole poi ci si può muovere con i trasporti pubblici o con i taxi che hanno prezzi economici.

Quando andare in Indonesia

Non tutte le zone dell’Indonesia hanno una stagione secca e una piovosa, ma in linea di massima, dal punto di vista meteorologico il periodo migliore per andare in Indonesia è tra aprile e ottobre, con una preferenza per i mesi compresi tra giugno e settembre se volete evitare folle e umidità in aumento.

Mappa e Cartina

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