Grecia

Isole del Mar Egeo: quale scegliere? Lista e mappa delle più belle

Isole Mar Egeo

Il mar Egeo è il bacino del Mediterraneo che si insinua tra le coste della Grecia e della Turchia ed è delimitato a sud dalle isole di Creta e Rodi.

Il suo nome deriva dalla mitologia greca secondo cui Teseo, figlio del re di Atene, Egeo, di ritorno dall’isola di Creta dove aveva ucciso il Minotauro, dimentica di sostituire le vele nere con quelle bianche, come d’accordo con il padre per indicare il successo dell'impresa.

Egeo, ritenendo il figlio morto, dalla disperazione si getta in mare, in quel mare che da lui prese il nome.

Il mar Egeo è costellato da innumerevoli isole, ecco le più belle secondo noi.

Santorini, Cicladi

Santorini
Santorini

Santorini è una favola mediterranea. A Santorini non andiamo per il mare, che è molto più bello in tante altre isole della Grecia, ma per ammirare i panorami spettacolari dalle sue alte scogliere nere a picco sul mare.

Impressiona infatti la caldera, il cratere vulcanico la cui sommità crollò in seguito a una gigantesca esplosione, avvenuta circa 3500 anni fa.

I paesini di case imbiancate e le cupole azzurre si affacciano sull’orlo dell’alta scogliera dalle tinte rosso-brune.

Panorami mozzafiato, tramonti struggenti e spiagge di sabbia vulcanica rendono l’isola greca davvero magica. La più elegante delle Cicladi è, inoltre, un’isola che sa preservare la sua autenticità. Passeggiando per Fira vi capiterà ancora di veder passare gli asini.

Creta

Creta Balos Beach
Creta Laguna di Balos

La più grande delle isole greche è un luogo magico dove la mitologia si confonde con la storia sullo sfondo di incantevoli scenari naturalistici.

Creta è, infatti, il mitico luogo di nascita di Zeus e della leggendaria civiltà minoica. Il palazzo di Cnosso ne è la testimonianza più stupefacente. Creta custodisce, dunque, le rovine di una cultura millenaria che risale alla preistoria.

Se l’architettura, la cucina e le tradizioni poi svelano le influenze veneziane e turche, l’isola tuttavia rappresenta la civiltà greca per eccellenza. La parte settentrionale dell’isola è la più turistica e sviluppata, dove si concentrano hotel, resort di lusso e vita mondana.

Se invece volete evitare la folla esplorate il selvaggio entroterra e spostatevi a sud, dove troverete spiagge deserte e natura incontaminata. Un manto di ulivi riveste l’isola, che produce uno degli oli d’oliva migliori della Grecia.

Le catene montuose, tra cui si nascondono villaggi tradizionali e isolati monasteri, si aprono verso il mare tramite innumerevoli grotte e scenografiche gole rocciose.

Creta, quindi, custodisce un patrimonio storico, archeologico e architettonico unico al mondo oltre a bellezze naturali mozzafiato.

Dalle Gole di Samaria alle favolose spiagge passando per i famosi siti archeologici di Cnosso, Festo e Malia, l’isola di Creta è la meta ideale per una vacanza all’insegna di relax, cultura e natura.

Hydra, isole Saroniche

Hydra
Hydra

Hydra è la regina del Golfo Saronico, piccola, chic e glamour.

Spesso paragonata a Capri e Portofino, Hydra è un’isola cara, ma accessibile e ben collegata da numerosi traghetti che partono da Atene e impiegano circa un’ora e mezza.

Soprattutto è un paradiso di tranquillità dove muoversi a piedi, in bici o a dorso d’asino, perché le auto non possono circolare.

Hydra è lunga 20 km e larga 6, l’isola ideale dove dimenticarsi della vita reale. Nel tempo Hydra ha risentito poco del dominio ottomano, ed è così prosperata grazie allo spirito imprenditoriale dei greci che si erano stabiliti qui dal Peloponneso per sfuggire alle repressioni del regime turco.

L’isola inadatta all’agricoltura si è subito data al commercio diventando nel XIX secolo una grande potenza marittima, soprannominata perciò “piccola Inghilterra”.

L’isola viene inoltre ricordata per il grande contributo che diede nella lotta d’indipendenza dai turchi. Se una volta attraeva i ricchi mercanti, nel tempo Hydra è diventata la dimora estiva di aristocratici e ricchi borghesi ateniesi, poi set cinematografico e luogo di villeggiatura di vip come Onassis, Sophia Loren, Mick Jagger e Leonard Cohen.

Hydra oggi è l’isola ideale per rallentare il ritmo e godersi i piaceri della vita. Arrivando al porto vedrete un incantevole presepe di case color pastello con i tetti rossi, disposte ad anfiteatro.

Il lungomare è un continuo andirivieni di turisti che scendono da traghetti ed eleganti yacht, e asini e muli ancora adibiti al trasporto di carichi pesanti in assenza delle auto.

Alle spalle del lungomare, scalette e vicoli portano alla vecchia Hydra. Il mare è cristallino ovunque, ma le spiagge sono piccole baie di ciottoli di solito molto affollate.

Milos, Cicladi

Milos
Milos

Milos rievoca la celebre scultura della Venere di Milo che sull’isola venne ritrovata nel 1820.

Oggi non potrete ammirare la scultura custodita al Louvre di Parigi, ma la bellezza di questa affascinante e autentica isola delle Cicladi.

Il centro è la Plaka che si trova dove un tempo sorgeva l’antica città di Milo, distrutta dagli Ateniesi e ricostruita dai Romani.

È un villaggio da cartolina con il classico labirinto di viuzze e case bianche arroccate sulle pendici di una collina, con un mare blu sullo sfondo e la bouganville a far da soffitto tra i vicoli.

Diversi poi sono i villaggi di pescatori da visitare, tra cui Pollonia, sulla costa settentrionale, che d’estate si trasforma in una elegante località turistica. Nei dintorni di Pollonia si trovano i resti dell’antica città minoica di Phylakopi: non è rimasto molto da vedere, ma le rovine sono inserite in uno splendido scenario naturale per cui val la pena visitare questo sito storico.

A Milos inoltre si trovano le uniche catacombe cristiane presenti in Grecia, da visitare con un tour guidato.

Per una straordinaria vista panoramica sull’isola salite in cima alla Fortezza di Kastro, costruita sull’antica acropoli di Plaka, dove sorge anche una chiesetta del Duecento. Infine, avrete la scelta tra oltre 70 spiagge di diverso tipo, forma e colore.

Quest’isola vulcanica dalla curiosa forma a ferro di cavallo viene anche chiamata l’isola dei colori per le sue formazioni rocciose dai colori e dalle forme surreali, lambite da un mare sui toni del blu, azzurro o verde smeraldo.

Mykonos, Cicladi

Mulini di Mykonos
Mykonos

La più festaiola delle Cicladi offre spiagge favolose, pittoreschi centri di case bianche e cupole azzurre, notti effervescenti.

Da enclave hippy negli anni Settanta, Mykonos è stata completamente trasformata dal turismo ed è diventata una meta chic, con hotel di design, esclusive ville con piscina e lidi con ristoranti gourmet da prenotare in anticipo.

Oggi è considerata l’Ibiza greca per le sue notti folli e trasgressive tra locali esclusivi, feste in piscina e in spiaggia dal pomeriggio al mattino successivo, che richiamano party people da tutta Europa.

Nonostante la sua patina chic e glamour, Mykonos sa conquistare per la bellezza dei suoi paesaggi che vi rimarranno nel cuore, gli imperdibili tramonti e le viuzze bianche della capitale, soprattutto quando sono deserte alle prime luci dell’alba.

Fermatevi a contemplare il via vai della barche che entrano ed escono dal porto o socializzate con il pellicano che si aggira sul lungomare facendo gli onori di casa. Mykonos, inoltre, ha 81 chilometri di coste e  spiagge meravigliose per cui vale la pena svegliarsi presto la mattina anche se avete fatto le ore piccole.

Le spiagge simbolo di Mykonos sono Paradise Beach e Super Paradise Beach che, seppur immerse in un notevole scenario naturale, sono famose per i locali e i party 24/7.

Se cercate meno folla e caos non perdete: Psarou, un’elegante spiaggia di sabbia bianca, amatissima dai vip; Agios Ioannis (Shirley Valentine), la spiaggia più famosa della costa ovest, divisa in una zona sabbiosa e una rocciosa; Ornos, perfetta per chi vuole comodità e servizi; Agios Sostis, remota e selvaggia; Houlakia, molto ventosa e quindi generalmente poco affollata ma consigliata a chi ama la natura.

Kastellorizo, Dodecaneso

Kastellorizo
Kastellorizo

Kastellorizo era solo una piccola isola del Dodecaneso sconosciuta al turismo finché Gabriele Salvatores non l’ha scelta come ambientazione del suo film Mediterraneo, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1992.

Il film riporta al giugno 1941, al termine della campagna italiana di Grecia, quando otto militari italiani sbarcano sull’isola per stabilirvi un presidio. 

Celebre al cinema, oggi Kastellorizo rimane un’isola insolita da visitare. Kastellorizo, così chiamata per il Castello Rosso eretto dai Cavalieri di San Giovanni nel 1300, o Megisti, altro nome dell’isola e del suo insediamento sulla costa nord-orientale, è il luogo ideale per viaggiatori in cerca di pace. È un lembo di terra di 9 chilometri quadrati a 2 km dalle coste turche, che vanta spiagge incontaminate tra cui Mandraki, Faros e Plakes.

Abitata fin dalla preistoria, il suo solo insediamento è Megisti, sulla costa nordorientale, dove case e palazzi eleganti in stile neoclassico si sviluppano a forma di ferro di cavallo dal porto e fino ai piedi della montagna dove sorge il castello.

Da non perdere un giro in barca per scoprire le grotte di Parasta e gli isolotti di Ro e Strongli, dove godersi le spiagge paradisiache.

Amorgos, Cicladi

Amorgos
Amorgos

Amorgos emerge dal mare come una lunga cresta dentellata di aspre montagne, lunga ben 30 km e alta 822 metri nel suo punto più alto.

L’alta costa sud-orientale custodisce uno straordinario monastero imbiancato, incastonato nella maestosa scogliera.

La metà settentrionale del versante opposto è ugualmente spettacolare ma si addolcisce per poi aprirsi nell’insenatura in cui sorge Katápola, il principale porto e centro dell’isola.

L’altro porto è Egiáli che ha una bella spiaggia circondata da montagne. Il villaggio di Hóra invece è incastonato sulle cime che sovrastano Katápola.

Amorgos, conosciuta per essere stata uno dei set del film Le Grand Bleu di Luc Besson, vanta bellissime spiagge. Ma l’isola è più che altro invitante per chi ama le escursioni e le esplorazioni archeologiche. Per la sua conformazione l’isola, infatti, si presta a trekking, arrampicate o immersioni.

Ikaría, Egeo nord-orientale

Ikaría: cosa fare e vedere tra mare e spiagge
Ikaria

L’isola è così chiamata in onore di Icaro, figlio di Dedalo, il mitico architetto del labirinto di Creta fatto costruire dal re Minosse.

Secondo la mitologia, inoltre, Ikaría fu il luogo di nascita di Dioniso, dio del vino. Ad ogni modo oggi gli isolani vantano il loro famoso vino rosso da accompagnare ai piatti tradizionali. L’isola fu anche un temuto covo di pirati e, in tempi più recenti, il luogo di raccolta dei simpatizzanti comunisti mandati in esilio durante la guerra civile del 1944-49.

Ikaría è una delle isole più affascinanti dell’Egeo nord-orientale e si estende per 254 kmq. Il paesaggio sorprende con gole profonde ricoperte di boschi, distese rocciose e spiagge solitarie lambite da acque cristalline, mentre all’orizzonte si scorgono le isole Foúrni.

Il capoluogo di Ikaría è Ágios Kírykos, un porto circondato da un labirinto di antiche vie da esplorare, tra ristoranti e alberghi. A nord di Ágios Kírykos si trovano le sorgenti termali di Lefkáda.

Sulla punta orientale dell’isola, invece, c’è la spiaggia di Fáro, una bella distesa sabbiosa di 2 km, e la fortezza di Drákanos risalente al III secolo.

Da una piccola cappella nei pressi parte un sentiero che conduce alla spiaggia di Ágios Geórgios, mentre sulla costa nord-occidentale si trovano le spiagge più conosciute. Ikaría, infine, è anche conosciuta come l’isola dell'eterna giovinezza poiché vanta un’eccezionale longevità dei suoi abitanti. Vale la pena venire a scoprire il segreto.

Sifnos, Cicladi

Sifnos
Sifnos

Passa inosservata ai viaggiatori diretti a Milos e Paros ma, una volta scoperta, Sifnos incanta con il suo fascino segreto.

La quarta isola delle Cicladi occidentali per grandezza vanta molti motivi per andarci. L’isola sorprende per la natura rigogliosa che esplode tra ulivi e mandorli, valli coperte di oleandri e colline ammantate di ginepri ed erbe aromatiche.

Il principale centro abitato di Apollonia e il pittoresco villaggio di Kastro sono i tipici paesini cicladici con case imbiancate a calce e cupole azzurre.

Kamares è invece il porto principale e la località più accogliente di Sifnos, ma andate alla scoperta di piccole chicche come il pittoresco porto di Vathi.

Una rete di antichi sentieri collega tra loro i villaggi dell’isola, costellata da monasteri sulle alte scogliere. Sifnos è, infatti, l’isola ideale per chi ama camminare. Ma è anche considerata l’isola gourmet, non a caso è la patria di grandi chef come Nikos Tselementes.

Durante il periodo arcaico Sifnos prosperò grazie alle sue miniere d’oro e d’argento, oggi è conosciuta invece per la lunga tradizione della ceramica. Infine, le spiagge di sabbia dorata e le acque cristalline vi ricorderanno il principale motivo per cui andare a Sifnos.

Folegandros, Cicladi

Folegandros
Folegandros

Folegandros non è glamour come Mykonos o Santorini, è un’isola aspra battuta dal meltemi, eppure conquista i visitatori.

Incanta, in effetti, la sua chora costruita a ridosso di una falesia, sospesa tra cielo e mare. È una delle cittadine più belle delle Cicladi, dove strette viuzze bianche si stringono intorno a una fortezza, testimonianza del dominio veneziano sull’isola.

La bellissima chiesetta della Panaghìa, dedicata all’Assunzione della Madonna, offre un momento di spiritualità prima di dedicarsi ai piaceri della tavola nelle taverne delle piazzette.

Ma vale la pena visitare anche l’affascinante villaggio di Ano Meria nell’entroterra, situato su un’ampia area coltivata, delimitata da tipici muretti in pietra.

Le scogliere a picco sul mare azzurrissimo nascondono poi spiagge selvagge, molte delle quali non attrezzate e raggiungibili solo a piedi. La più suggestiva è Katergó, una spiaggia di sabbia nera nell’estremità meridionale dell’isola.

Le spiagge più facilmente accessibili, invece, sono quelle nella zona di Karavostasi, a poca distanza si trova poi la bellissima e poco frequentata Vardia. Girando per l’isola incontrerete numerosi asini, che sono ancora un valido mezzo di trasporto.

Patmos, Dodecaneso

patmos
Patmos

Otto parrocchie, diversi monasteri e, si dice, 365 cappelle disseminate in tutta l’isola, per celebrare la messa ogni giorno dell’anno in una chiesa diversa.

Patmos si è aggiudicata il titolo di “Gerusalemme del Mediterraneo”.

Skala è il capoluogo e principale località turistica dell’isola. La Chora è un grazioso borgo medievale arroccato su una collina, uno dei villaggi meglio conservati dell’Egeo.

Non bisogna perdere poi il Monastero dell’Apocalisse, meta di pellegrinaggi, costruito attorno alla caverna dove San Giovanni scrisse l’ultimo libro della Sacra Bibbia ascoltando la voce di Dio uscire da una spaccatura nella roccia.

L’esterno del monastero, immerso in un bosco di pini tra Skala e Chora, saprà affascinare anche i viaggiatori meno religiosi. Interessante anche il Monastero di San Giovanni Teologo, un’immensa costruzione medievale che domina dall’alto la cittadina di Chora. Scoprite infine le belle spiagge e le baie isolate dell’isola, bagnate da acque cristalline.

Syros, Cicladi

Syros
Syros

Nel cuore delle Cicladi si trova un’altra insolita isola, Syros, poco distante da Mykonos, Delos e Tinos. Syros incanta per la varietà dei suoi paesaggi e per l’architettura veneziana della città museo di Ermoupoli, chiamata anche Manchester della Grecia.

La città fu fondata nel corso della guerra di indipendenza del 1821, quando giunsero a Syros, che era un protettorato francese, profughi provenienti da altre isole che erano sotto il dominio turco.

La cittadina si sviluppò con molta rapidità, fino a diventare nell’Ottocento un importante nodo commerciale e nautico dell'Egeo. Distesa lungo la costa come un anfiteatro naturale, Ermoupoli è la capitale e il porto principale di Syros.

Passeggiando tra palazzi neoclassici e case bianche vedrete l’impressionante municipio, disegnato nel 1889 dall’architetto tedesco Franz Ziller, e il Teatro Comunale di Apollo (1864), che è una copia in miniatura della Scala di Milano.

Scoprite il quartiere medievale della comunità cattolica romana, la cattedrale-fortezza di San Giorgio e il quartiere di Vaporia dove campeggiano grandi chiese ed edifici neoclassici. Il museo archeologico conserva numerosi reperti che testimoniano che Syros era già abitata nel Neolitico. Ma vale la pena scoprire anche i 17 villaggi dell’isola.

La parte settentrionale di Syros è montuosa, mentre nell’entroterra si alternano basse colline e zone agricole. Il litorale è lungo 87 chilometri, lungo i quali si trovano belle spiagge.

Samotracia, Egeo nord-orientale

Samotracia
Samotracia

Nel mare Egeo nord-orientale si trova Samotracia (Samothraki), l’ultima isola greca che si incontra prima della Turchia.

Per anni meta di turismo indipendente ed alternativo, Samotracia oggi offre più comfort ma rimane ancora un’isola sconosciuta al turismo di massa.

Samotracia potrebbe interessare gli appassionati di storia e arte antica perché fu teatro di misteriosi riti d’iniziazione a cui parteciparono grandi personalità dell’antichità e per secoli fu la casa della statua di Nike, emblema della classicità.

L’isola inoltre colpisce i visitatori già prima di arrivare per il suo aspetto particolare: Samotracia assomiglia a una montagna in mezzo al mare.

L’intera isola infatti è quasi interamente occupata dal monte Fengari, alto ben 1611 metri. Kamariótissa è la città principale e il fulcro di Samotracia.

A 14 km da Kamariótissa si trova Loutrá, un villaggio tranquillo e verdeggiante, che si anima la sera, quando gente di tutte le età si ritrova a sorseggiare ouzo ascoltando musica tradizionale nei caffè. Non perdete poi alcuni paesaggi spettacolari come le cascate Parádeisos (la più alta fa un salto di 30 metri) e la Gola di Ghriá Váthradove vedrete salti d’acqua e piscine naturali fra le rocce. 

Quindi Samotracia è l’isola ideale per chi vuole combinare mare e montagna, natura e cultura in un’unica vacanza.

Koufonísia, Cicladi

Koufonísia
Koufonisia

Koufonísia è composta da due meravigliose isole, Áno Koufonísia e Káto Koufonísia, una di fronte all’altra, divise dalle acque cristalline del mar Egeo.

Solo che la prima è abitata da circa 300 persone, la seconda è abitata solo da un pastore e dal suo gregge di pecore.

Ritenute, fino agli anni ‘90 uno degli ultimi paradisi turistici, le due isolette sono state scoperte e frequentate da turisti prevalentemente svedesi, poi la modernizzazione non ha tardato ad arrivare. Áno Koufonísia è chiaramente la più visitata.

Il suo unico centro abitato si chiama Chora, un tipico paesino cicladico bianco e azzurro, affacciata su una piccola baia riparata dal meltemi.

A est di Chora si trovano le spiagge più frequentate, tra cui Fínikas, Harakópou e Fáno. Oltre Fáno un sentiero conduce a diversi punti dove poter nuotare tra gli scogli.

La strada poi prosegue fino alla splendida baia di Póri, la spiaggia da cartolina delle isole greche con sabbia chiara e acque trasparenti. Káto Koufonísia, invece, è raggiungibile in barca e vanta splendide spiagge come Detos e Lachi. Per pranzo troverete solo una taverna di pesce.

Se ancora non vi basta, salpate per Keros per un tuffo nel passato al centro archeologico. Dal 1968 Keros non è abitata da nessuno, non ci sono strutture turistiche e quindi non si può rimanere per la notte. Ci si arriva solo in barca in giornata per godersi questa piccola gemma inesplorata.

Paros, Cicladi

Paros
Paros

Paros, la terza isola più grande delle Cicladi, è conosciuta per le bellissime spiagge di sabbia chiara, le colline verdeggianti, i villaggi tradizionali e il suo famoso marmo bianco, che viene estratto qui da secoli.

È stato usato infatti per dar vita a capolavori come la Venere di Milo, la Nike di Samotracia e perfino la tomba di Napoleone a Parigi. Patria del poeta classico Archiloco e location del film Immaturi – il viaggio con Raoul Bova, oggi Paros è una delle più amate per chi cerca un’isola meno chiassosa ma allo stesso tempo giovanile.

La principale cittadina dell’isola, la più vicina all’aeroporto e quella in cui si trova anche il porto di Paros è Parikiá.

Qui troverete negozi, caffè, ristoranti e il lungomare. Poco distante si trova una delle spiagge più frequentate di Paros, Livádia. 

Merita una visita la Panagia Ekatontapyliani (Nostra Signora delle Cento Porte), la chiesa costruita nel 326 d.C. Il Museo Archeologico di Parikiá conserva importanti reperti storici, tra cui un frammento del Marmor Parium (Cronaca di Paro).

A Parikiá vedrete inoltre quel che rimane del kastro franco, un’antica fortezza fatta costruire da Marco Sanudo, duca veneziano di Náxos, nel 1260. Ma il centro più suggestivo è Náoussa, tranquillo villaggio di pescatori trasformato in un’elegante località con boutique, hotel di lusso, ristoranti e bar sul lungomare.

Náoussa inoltre è vicina ad alcune delle spiagge più belle dell’isola: Kolimbýthres, riconoscibile per le curiose formazioni di granito, e Monastíri, particolarmente consigliata per fare snorkeling. Meritano altre spiagge come Hrysí Aktí, il cui nome significa Golden Beach, lungo la costa sud-orientale di Paros, e la spiaggia di Poúnta,frequentata da giovani attratti dai beach party.

Vale la pena esplorare le altre spiagge di sabbia chiara e acque trasparenti. Da non perdere poi un’escursione in giornata ad Antíparos, un’isola tranquilla dove rilassarsi in riva al mare sulle sue meravigliose spiagge comequelle di Psaralykí, Glýfa e Sorós. 

Mappa e cartina

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