Grecia

Isole Greche insolite, le 10 a cui non avevi pensato

Isole greche

Ogni volta è lo stesso rompicapo, quale isola scegliamo per questa estate?

E se pensate di aver già visto le principali e più conosciute isole della Grecia, abbiamo scovato per voi alcune delle più insolite e meno battute dal turismo di massa.

Sono facili da raggiungere, altrettanto affascinanti e sicuramente più autentiche. Ecco 10 isole greche insolite. 

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Sifnos, Cicladi

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Passa inosservata ai viaggiatori diretti a Milos e Paros ma, una volta scoperta, Sifnos incanta con il suo fascino segreto. La quarta isola delle Cicladi occidentali per grandezza vanta molti motivi per andarci.

L’isola sorprende per la natura rigogliosa che esplode tra ulivi e mandorli, valli coperte di oleandri e colline ammantate di ginepri ed erbe aromatiche.

Il principale centro abitato di Apollonia e il pittoresco villaggio di Kastro sono i tipici paesini cicladici con case imbiancate a calce e cupole azzurre.

Kamares è invece il porto principale e la località più accogliente di Sifnos, ma andate alla scoperta di piccole chicche come il pittoresco porto di Vathi.

Una rete di antichi sentieri collega tra loro i villaggi dell’isola, costellata da monasteri sulle alte scogliere. Sifnos è, infatti, l’isola ideale per chi ama camminare. Ma è anche considerata l’isola gourmet, non a caso è la patria di grandi chef come Nikos Tselementes.

Durante il periodo arcaico Sifnos prosperò grazie alle sue miniere d’oro e d’argento, oggi è conosciuta invece per la lunga tradizione della ceramica. Infine, le spiagge di sabbia dorata e le acque cristalline vi ricorderanno il principale motivo per cui andare a Sifnos.

Tinos, Cicladi

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A nord della modaiola Mykonos si trova la spirituale Tinos.

Ogni 15 agosto arrivano i pellegrini per venerare la Vergine Maria nella splendida chiesa di Panagía Evangelístria di Hóra. Qui è custodita l’icona della Santa Vergine, una delle più famose della Grecia.

Un’isola dal grande fervore religioso, Tinos dunque è un po’ la Lourdes dell’ortodossia greca. L’isola inoltre vanta grandi bellezze naturali.

Nel suo entroterra tra montagne brulle si nascondono oltre 40 villaggi e monasteri.

Tra questi nel pittoresco villaggio di Pyrgos si possono visitare due bei musei: quello dedicato allo scultore Yannoulis-Halépas e quello dei mestieri del marmo, sorprendentemente moderno e multimediale. Ma sono caratteristici anche i villaggi di Pánormos e Vólax.

Nelle pacifiche campagne dell’isola poi si scorgono innumerevoli colombaie decorate, retaggio degli influssi veneziani.

Tra le spiagge non perdete quella di Pórto da cui vedrete Mykonos, la deliziosa Pahiá Ámmos, poi la baia di Kolymvythra a nord. Cercate, infine, nei dintorni di Hóra i resti del santuario di Poseidone e Anfitrite.

Syros, Cicladi

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Nel cuore delle isole Cicladi si trova un’altra insolita isola, Syros, poco distante da Mykonos, Delos e Tinos.

Syros incanta per la varietà dei suoi paesaggi e per l’architettura veneziana della città museo di Ermoupoli, chiamata anche Manchester della Grecia.

La città fu fondata nel corso della guerra di indipendenza del 1821, quando giunsero a Syros, che era un protettorato francese, profughi provenienti da altre isole che erano sotto il dominio turco.

La cittadina si sviluppò con molta rapidità, fino a diventare nell’Ottocento un importante nodo commerciale e nautico dell'Egeo. Distesa lungo la costa come un anfiteatro naturale, Ermoupoli è la capitale e il porto principale di Syros.

Passeggiando tra palazzi neoclassici e case bianche vedrete l’impressionante municipio, disegnato nel 1889 dall’architetto tedesco Franz Ziller, e il Teatro Comunale di Apollo (1864), che è una copia in miniatura della Scala di Milano.

Scoprite il quartiere medievale della comunità cattolica romana, la cattedrale-fortezza di San Giorgio e il quartiere di Vaporia dove campeggiano grandi chiese ed edifici neoclassici. Il museo archeologico conserva numerosi reperti che testimoniano che Syros era già abitata nel Neolitico.

Ma vale la pena scoprire anche i 17 villaggi dell’isola. La parte settentrionale di Syros è montuosa, mentre nell’entroterra si alternano basse colline e zone agricole. Il litorale è lungo 87 chilometri, lungo i quali si trovano belle spiagge.

Syros è raggiungibile in 3 ore e mezzo dal porto del Pireo, oppure dalle altre isole come Rafina, Tinos, Mykonos, Paros, Naxos, Ios, Santorini.

Límnos, Egeo settentrionale

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La remota e solitaria Límnos è un’isola che non ha ancora conosciuto il turismo moderno. Myrina, il suo capoluogo, ha conservato l’atmosfera tipica dei porti pescherecci.

Dominata da un imponente castello genovese circondato da spiagge, e incorniciata da massicce rocce vulcaniche sullo sfondo, il paesino si anima durante l’alta stagione con pochi turisti greci e anziani pescatori che sorseggiano caffè mentre dispiegano le loro reti. Sebbene l’isola non sia molto estesa, vanta una sorprendente varietà di paesaggi.

A est si trova la zona dei laghi popolata da stormi di fenicotteri, al centro si estende una pianura che in primavera si ricopre di fiori selvatici e incantevoli spiagge costellano l’intera isola.

Le spiagge di Límnos sono l’ampia e sabbiosa Reá Máditos, Romeíkos Gialós al di là del porto, Ríha Néra dal fondale basso e la spiaggia dii Platy con bar e ristoranti.

Tra i greci, inoltre, Límnos è più conosciuta per essere la sede del comando centrale dell’Aeronautica Greca, che da questa posizione strategica può controllare lo stretto dei Dardanelli che la separa dalla Turchia.

Elafonisos, Peloponneso

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Elafonisos è l’isola dei cervi, così almeno dice il suo nome. È una micro isola di soli 19 kmq, posta a 570 metri dalla costa del Peloponneso.

Nell'antichità, infatti, l'isola era unita alla terraferma da una lingua di terra che formava una penisola.

Fu il sisma del 375 che fece diventare Elafonisos un’isola. Spiagge di sabbia chiara, acque cristalline e casette bianche, Elafonisos ha la bellezza delle Cicladi senza il turismo di massa.

L’unico centro abitato dell’isola conta 750 abitanti e ha una piccola chiesa ortodossa, Agios Spyridon, collegata alla terraferma da un ponte. Ma il motivo per cui si viene a Elafonisos sono le sue spiagge da sogno. Una delle più belle è sicuramente la spiaggia di Simos, la regina indiscussa dell’isola.

Poi meritano anche la selvaggia Panagia Beach, Kalogeras Beach, e Lefki, una caletta di sabbia bianca e fine come borotalco, lambita da acque turchesi.

Tra Elafonisos e la terraferma inoltre si trova la città sommersa di Pavlopetri, una delle più antiche atlantidi del Mediterraneo, risalente al 3000 a.C. Il paradiso per gli amanti delle immersioni.

Chalki, Dodecaneso

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A qualche miglio da Rodi si trova Chalki, un isolotto di appena 29 kmq e 300 abitanti. Se volete trascorrere una vacanza da sogno lontano dallo stress della vita moderna, Chalki è l’isola ideale.

Non esistono macchine, qui ci si sposta a piedi o in barca. Il porto e l'unico borgo dell'isola si chiama Nimporio.

Passeggiate tra le sue casette colorate a due o tre piani affacciate sul mare tra odore di pane appena sfornato e profumo di bucato. Visitate la chiesa di Agios Nikolaos, il santo patrono dell'isola, con il suo maestoso campanile e l'iconostasi di legno scolpito.

Fermatevi un momento al municipio, un antico palazzo, con la sua splendida torre dell'orologio. Arroccata su una collina a 2,5 km dal porto si trova Chorio, l'antica capitale dell'isola.

Qui raggiungete il Castello dei Cavalieri per godervi una magnifica vista sul mare e Karpathos. Se poi siete pronti a mettervi in cammino per circa un'ora e mezza lungo strade sterrate, tra muretti a secco e fichi d’india, potreste andare a visitare il monastero di Agios Ioannis Alargas.

Il 29 agosto, il monastero si riempie di pellegrini in occasione della festa più nota dell'isola. Sotto gli alti cipressi si mangia, si canta e si balla la "sousta" fino al mattino. Infine godetevi le spiagge di Chalki. Pontamos è la spiaggia più popolare dell'isola, abbagliante con la sua sabbia bianca. Kania è una pittoresca spiaggia di ghiaia, così come Giali, Ftenagia e Areta, note per le loro acque azzurre.

Trachia, invece, è una spiaggia molto stretta tra due sporgenze d'acqua e accessibile solo in caicco.  Chalki è un piccolo paradiso inesplorato del Dodecaneso. 

Alónissos, Sporadi

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Alónissos fa parte dell’arcipelago delle Sporadi ed è un’isola tranquilla per chi ama la natura. È sorprendentemente ricoperta da lussureggianti boschi di querce, cespugli di lentisco, corbezzoli, alberi da frutto, uliveti e mandorleti.

La costa occidentale è costituita da alte scogliere sul mare, mentre quella orientale incanta con piccole baie e spiagge di ciottoli. Qui si trova, inoltre, il relitto di una nave del V secolo a.C. Una delle spiagge più belle è Leftos Gialós.

Ovunque andiate, comunque, le acque che circondano l’isola sono le più pulite dell’Egeo e sono state dichiarate parco nazionale marino, istituito soprattutto per proteggere la foca monaca del Mediterraneo, una specie a rischio di estinzione.

Patitíri è la cittadina dall’atmosfera rilassata, costruita dopo il devastante terremoto del 1965 che rase al suolo il vecchio capoluogo sulla collina.

Da Patitíri si può camminare lungo una mulattiera di 2 km tra boschi e alberi da frutta per raggiungere Alónissos vecchia, un borgo pittoresco. Ma meritano una visita anche i villaggi di pescatori come Stení Vála e Kalamákia. Con una barca poi si possono esplorare gli otto isolotti disabitati e altrettanto ricchi di verde che circondano Alónissos.

Sikinos, Cicladi

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Un’isola tranquilla, meditativa e autentica. Sikinos è una delle perle delle Cicladi ancora sconosciuta al turismo di massa.

Sikinos sorge tra Folegandros e Ios e non è lontana da Santorini. È una piccola isola che non ha saputo approfittare della fama delle sue vicine più famose, perciò è rimasta poco popolata e incontaminata, quindi perfetta per chi cerca un lembo di terra dove trascorrere giorni di solitudine, pace e relax.

Sono due i villaggi dell’isola, Alopronia, il porto e la località turistica più sviluppata, e il capoluogo dell’isola, la Chora, tra i più bei borghi delle Cicladi.

La Chora affascina con i vicoli tortuosi, le belle case antiche, la chiesa di Pantanassa al centro. Su una collina che domina il borgo si trova il monastero fortificato di Moni Zoodohou Pigis, costruito nel 1400 e abbandonato dal 1834.

Sull’isola poi troverete numerosi siti archeologici e punti d’interesse come i resti del monastero di Episkopi, un mausoleo romano del III secolo d.C. trasformato nel XVII secolo in una chiesa cristiana dalla forma di un castello.

Da qui potrete ammirare stupendi panorami. Sikinos inoltre ha poche spiagge ma piccole e appartate: quella del porto, quelle di St. George e Dialiskari, per un bagno nelle acque cristalline, o Maltezi, ideale per naturisti.

Kastellorizo, Dodecaneso

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Kastellorizo era solo una piccola isola del Dodecaneso sconosciuta al turismo finché Gabriele Salvatores non l’ha scelta come ambientazione del suo film Mediterraneo, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1992.

Il film riporta al giugno 1941, al termine della campagna italiana di Grecia, quando otto militari italiani sbarcano sull’isola per stabilirvi un presidio. Celebre al cinema, oggi Kastellorizo rimane un’isola insolita da visitare.

Kastellorizo, così chiamata per il Castello Rosso eretto dai Cavalieri di San Giovanni nel 1300, o Megisti, altro nome dell’isola e del suo insediamento sulla costa nord-orientale, è il luogo ideale per viaggiatori in cerca di pace. È un lembo di terra di 9 chilometri quadrati a 2 km dalle coste turche, che vanta spiagge incontaminate tra cui Mandraki, Faros e Plakes.

Abitata fin dalla preistoria, il suo solo insediamento è Megisti, sulla costa nordorientale, dove case e palazzi eleganti in stile neoclassico si sviluppano a forma di ferro di cavallo dal porto e fino ai piedi della montagna dove sorge il castello.

Da non perdere un giro in barca per scoprire le grotte di Parasta e gli isolotti di Ro e Strongli, dove godersi le spiagge paradisiache.

Samotracia, Egeo nord-orientale

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Nel mare Egeo nord-orientale si trova Samotracia (Samothraki), l’ultima isola greca che si incontra prima della Turchia.

Per anni meta di turismo indipendente ed alternativo, Samotracia oggi offre più comfort ma rimane ancora un’isola sconosciuta al turismo di massa.

Samotracia potrebbe interessare gli appassionati di storia e arte antica perché fu teatro di misteriosi riti d’iniziazione a cui parteciparono grandi personalità dell’antichità e per secoli fu la casa della statua di Nike, emblema della classicità.

L’isola inoltre colpisce i visitatori già prima di arrivare per il suo aspetto particolare: Samotracia assomiglia a una montagna in mezzo al mare. L’intera isola infatti è quasi interamente occupata dal monte Fengari, alto ben 1611 metri. Kamariótissa è la città principale e il fulcro di Samotracia.

A 14 km da Kamariótissa si trova Loutrá, un villaggio tranquillo e verdeggiante, che si anima la sera, quando gente di tutte le età si ritrova a sorseggiare ouzo ascoltando musica tradizionale nei caffè.

Non perdete poi alcuni paesaggi spettacolari come le cascate Parádeisos (la più alta fa un salto di 30 metri) e la Gola di Ghriá Váthra dove vedrete salti d’acqua e piscine naturali fra le rocce. Quindi Samotracia è l’isola ideale per chi vuole combinare mare e montagna, natura e cultura in un’unica vacanza.

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