
Raggiungere le più belle isole della Grecia via mare senza dover compiere un’Odissea, perché è pur sempre vacanza. È il pensiero che spesso ci orienta nella scelta dell’isola greca da visitare.
Quindi abbiamo scelto per voi dieci isole che possono essere raggiunte facilmente in traghetto dall’Italia o dalla stessa Grecia. D’altronde la magia di arrivare su un’isola dal mare e vedere le casette bianche sulla costa avvicinarsi lentamente, l’ebbrezza di sbarcare in porto e l’euforia di avere un piccolo nuovo lembo di terra da scoprire sono emozioni che nessun atterraggio in aeroporto riesce ad offrire.
Ecco 10 isole greche da raggiungere facilmente in traghetto.
Isole Greche da raggiungere facilmente in traghetto, quali sono?
- Corfù
- Zante
- Paxos
- Hydra
- Spétses
- Égina
- Cefalonia
- Límnos
- Milos
- Mykonos
Corfù
“Terra bella e ricca”, così Omero aveva definito Corfù, la seconda isola più grande dell’arcipelago delle isole Ionie. Si dice che qui Shakespeare abbia ambientato La tempesta, ma sicuramente l’isola è stata celebrata da scrittori come Lawrence e Gerald Durrell. Corfù è anche l’isola più a nord dell’arcipelago e la più vicina alle coste della Puglia.
È la Grecia a due passi dall’Italia, per la vicinanza geografica ma anche culturale, in parte dovuta alla dominazione veneziana di cui rimangono tracce evidenti nell’architettura. Il suo capoluogo è uno dei più affascinanti della Grecia.
Corfù, inoltre, è la più verde delle isole Ionie, dove tra coste scoscese e calette nascoste si estende un mare di ulivi e cipressi. Corfù perciò è l’isola ideale per una vacanza di mare, cultura e natura dove concedersi un po’ di sano ozio sulle spiagge dorate del mar Ionio che unisce l’Italia alla Grecia. Numerosi traghetti partono dai porti italiani per Corfù, considerate una traversata di circa 6 ore da Brindisi.
Zante
Zante è l’isola celebrata da Ugo Foscolo in uno dei suoi più celebri sonetti, A Zacinto, dedicati alla sua isola natìa. Ma Zante è anche l’isola dove secondo la mitologia greca nacque la dea Venere.
Oggi sembra aver sviluppato una doppia personalità: quella mondana e chiassosa della costa orientale e meridionale, invase dal turismo di massa, e quella silenziosa e pacata dei promontori nord e sud e delle regioni occidentali e centrali, meno frequentate e perfette dunque per chi cerca una vacanza dai ritmi lenti.
Nonostante lo sviluppo del turismo, Zante però è rimasta un’isola autentica dove riscoprire un contatto profondo con la natura. Impervia e montuosa, Zante vi farà perdere tra stradine scavate in un mare di ulivi ma incanta con lo spettacolo della schiusa delle uova delle tartarughe. Da non perdere, l’iconica spiaggia del relitto, una delle più famose (e affollata) di tutta la Grecia, che è diventata il simbolo dell’isola. Ma soprattutto le grotte blu che si nascondono lungo la costa nord-ovest di Zante, a partire dalla fine di Agios Nikolaos fino a Capo Skinari. Il nome deriva proprio dal colore dell’acqua che all’interno di queste particolari formazioni geologiche diventa di un blu intenso.
Si può raggiungere Zante dal porto di Bari con i traghetti di Ventouris Ferries che offre una traversata a settimana di circa 9 ore e 30 minuti di navigazione.
Paxos
Secondo la mitologia greca l’isola di Paxos (detta anche Passo o Paxi) fu creata da Poseidone, il dio del mare, che con un fulmine ritagliò un pezzo di Corfù per crearsi un angolo privato dove rifugiarsi con la donna amata.
Oggi Paxos non è più riservata agli dei ma è rimasta un’isola esclusiva e amata da viaggiatori in cerca di intimità. Gaios è il capoluogo di Paxos, una graziosa cittadina con eleganti palazzi color pastello, una vivace piazzetta e un viale lungomare pedonale. Sull’estremità settentrionale dell’isola si trova la cittadina di Lakka, incastonata tra il blu dello Ionio e il verde delle distese di uliveti. Il piccolo centro storico ha un’atmosfera molto romantica, con edifici che rivelano chiare influenze veneziane.
A Paxos poi troverete numerose calette e insenature rocciose lambite da acque cristalline. Ricordate poi che dal porto partono i taxi-boat per l’isola di Anti-Paxos, un piccolo scrigno circondato da acque caraibiche.
Paxos è raggiungibile in un’ora e mezzo di traghetto da Corfù o in 4 ore dal porto italiano di Otranto.
Hydra
Hydra è la regina del Golfo Saronico, piccola, chic e glamour. Spesso paragonata a Capri e Portofino, Hydra è un’isola cara, ma accessibile e ben collegata da numerosi traghetti che partono da Atene e impiegano circa un’ora e mezza.
Soprattutto è un paradiso di tranquillità dove muoversi a piedi, in bici o a dorso d’asino, perché le auto non possono circolare. Hydra è lunga 20 km e larga 6, l’isola ideale dove dimenticarsi della vita reale.
Nel tempo Hydra ha risentito poco del dominio ottomano, ed è così prosperata grazie allo spirito imprenditoriale dei greci che si erano stabiliti qui dal Peloponneso per sfuggire alle repressioni del regime turco. L’isola inadatta all’agricoltura si è subito data al commercio diventando nel XIX secolo una grande potenza marittima, soprannominata perciò “piccola Inghilterra”. L’isola viene inoltre ricordata per il grande contributo che diede nella lotta d’indipendenza dai turchi. Se una volta attraeva i ricchi mercanti, nel tempo Hydra è diventata la dimora estiva di aristocratici e ricchi borghesi ateniesi, poi set cinematografico e luogo di villeggiatura di vip come Onassis, Sofia Loren, Mike Jagger e Leonard Cohen. Hydra oggi è l’isola ideale per rallentare il ritmo e godersi i piaceri della vita.
Spétses
La più meridionale delle isole Saroniche, Spétses vi farà davvero sentire in mezzo al mare pur essendo a pochi chilometri dal Peloponneso. Abitata fin dalla prima età del Bronzo, Spétses si arricchì poi grazie all’attività dei suoi cantieri navali come Hydra. La città signorile di Spétses vi farà rivivere i fasti della Belle Époque.
La città di Spétses è una delle città più eleganti delle isole Saroniche, sviluppata in lunghezza sul litorale, con le case che digradano fino al porto di Dápia. Le sue case neoclassiche e i vecchi palazzi residenziali rievocano lo splendore di inizio Novecento. La storica piazza di Dápia con i cannoni invece è una testimonianza delle battaglie contro i turchi ottomani. In città potreste visitare il Museo di Spétses nell’antica residenza di Hatzigiannis Mexis, l’armatore che divenne primo governatore dell’isola, oppure il Museo Bouboulina, la dimora dell’eroica protagonista della resistenza greca. Andate poi a vedere il grazioso Porto Vecchio (Palio Limani) dove sono state trovate le rovine di un antico insediamento elladico. Poco più avanti troverete il porto Báltiza, una piccola baia dove ormeggiano barche di ogni tipo, dai pescherecci agli yacht. A Spétses non mancano poi locali per il divertimento notturno. Non perdete le rappresentazioni teatrali che si tengono d’estate nell’antico teatro di Epidauro. Spétses è collegata con le isole di Hydra e Póros e con i porti sulla terraferma del Pireo, Ermióni e Pórto Héli.
D’estate, oltre ai traghetti, un servizio di caicchi fa la spola con Kósta, sulla terraferma.
Égina
Chiesette e case colorate caratterizzano Égina, un’isola dalla lunga storia ma oggi poco battuta dal turismo straniero. Nel VII secolo a.C. Égina era la potenza marittima dominante del Golfo Saronico, un fiorente centro mercantile che Atene, nel 459 a.C., invase per sfruttarne la ricchezza. Da allora Égina non visse più l’antico splendore, tranne un breve momento di celebrità quando svolse un ruolo cruciale nella sconfitta dei turchi e fu dal 1827 al 1829 la capitale temporanea della Grecia parzialmente liberata.
Da sempre amata dagli ateniesi, oggi Égina è considerata una propaggine della capitale greca ed è famosa come principale produttrice di pistacchi.
L’isola è conosciuta anche per la sua nightlife.
Égina è raggiungibile dal Pireo, il principale porto di Atene, in soli 30 minuti di aliscafo, ed è collegata da traghetti continui con Angístri, Póros e Méthana, nel Pelopponeso.
Cefalonia
Cefalonia è conosciuta per essere stata l’ambientazione dello struggente film Il mandolino del capitano Corelli, diretto da John Madden, con brillanti interpreti come Nicolas Cage e Penélope Cruz.
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La storia si svolge durante la Seconda guerra mondiale, quando l’8 settembre 1943, a seguito dell’armistizio i soldati italiani consegnarono le armi e furono poi trucidati dai nazisti. Il film racconta che l’unico a salvarsi fu Corelli, il capitano e abile suonatore di mandolino, che si era innamorato della bella isolana, già promessa a un pescatore, diventato poi partigiano. Tra fitti boschi di abete del Monte Enos, paesaggi desertici della zona di Lixouri e dolci colline ammantate di ulivi e cipressi del nord, sentirete l’eco del mandolino del capitano Corelli. Cefalonia ha saputo rinascere dalle devastazioni della guerra e del terremoto. Oggi la più grande delle isole Ionie attrae visitatori diretti a Myrtos Beach, una delle spiagge più belle e famose della Grecia, nonché set del film.
Scoprite infine i villaggi tradizionali e le escursioni nella natura della più affascinante delle isole Ionie. Da Brindisi e Bari partono traghetti diretti a Cefalonia.
Límnos
La remota e solitaria Límnos è un’isola che non ha ancora conosciuto il turismo moderno. Myrina, il suo capoluogo, ha conservato l’atmosfera tipica dei porti pescherecci.
Dominata da un imponente castello genovese circondato da spiagge e incorniciata da massicce rocce vulcaniche sullo sfondo, il paesino si anima durante l’alta stagione con pochi turisti greci e anziani pescatori che sorseggiano caffè mentre dispiegano le loro reti. Sebbene l’isola non sia molto estesa, vanta una sorprendente varietà di paesaggi.
A est si trova la zona dei laghi popolata da stormi di fenicotteri, al centro si estende una pianura che in primavera si ricopre di fiori selvatici e incantevoli spiagge costellano l’intera isola. Tra le spiagge di Límnos troverete l’ampia e sabbiosa Reá Máditos, Romeíkos Gialós al di là del porto, Ríha Néra dal fondale basso e la spiaggia dii Platy con bar e ristoranti. Tra i greci, inoltre, Límnos è più conosciuta per essere la sede del comando centrale dell’Aeronautica Greca, che da questa posizione strategica può controllare lo stretto dei Dardanelli che la separa dalla Turchia.
Límnos è raggiungibile in circa 4 ore di traghetto da Salonicco o Kavala.
Milos
Milos rievoca la celebre scultura della Venere di Milo che sull’isola venne ritrovata nel 1820. Oggi non potrete ammirare la scultura custodita al Louvre di Parigi, ma la bellezza di questa affascinante e autentica isola delle Cicladi.
Il centro è la Plaka che si trova dove un tempo sorgeva l’antica città di Milo, distrutta dagli Ateniesi e ricostruita dai Romani. È un villaggio da cartolina con il classico labirinto di viuzze e case bianche arroccate sulle pendici di una collina, con un mare blu sullo sfondo e la bouganville a far da soffitto tra i vicoli. Diversi poi sono i villaggi di pescatori da visitare, tra cui Pollonia, sulla costa settentrionale, che d’estate si trasforma in una elegante località turistica. Nei dintorni di Pollonia si trovano i resti dell’antica città minoica di Phylakopi: non è rimasto molto da vedere, ma le rovine sono inserite in uno splendido scenario naturale per cui val la pena visitare questo sito storico.
A Milos inoltre si trovano le uniche catacombe cristiane presenti in Grecia, da visitare con un tour guidato. Per una straordinaria vista panoramica sull’isola salite in cima alla Fortezza di Kastro, costruita sull’antica acropoli di Plaka, dove sorge anche una chiesetta del Duecento.
Infine, avrete la scelta tra oltre 70 spiagge di diverso tipo, forma e colore. Quest’isola vulcanica dalla curiosa forma a ferro di cavallo viene anche chiamata l’isola dei colori per le sue formazioni rocciose dai colori e dalle forme surreali, lambite da un mare sui toni del blu, azzurro o verde smeraldo.
Milos è facilmente raggiungibile con in traghetto o aliscafo dal porto del Pireo ad Atene. La durata della traversata varia da 3 a 7 ore a seconda dell’imbarcazione che scegliete.
Mykonos
La più festaiola delle Cicladi è raggiungibile in due ore e mezza di aliscafo dal Pireo. Mykonos offre spiagge favolose, pittoreschi centri di case bianche e cupole azzurre, notti effervescenti. Da enclave hippy negli anni Settanta, Mykonos è stata completamente trasformata dal turismo ed è diventata una meta chic, con hotel di design, esclusive ville con piscina e lidi con ristoranti gourmet da prenotare in anticipo. Oggi è considerata l’Ibiza greca per le sue notti folli e trasgressive tra locali esclusivi, feste in piscina e in spiaggia dal pomeriggio al mattino successivo, che richiamano party people da tutta Europa. Nonostante la sua patina chic e glamour, Mykonos ha saputo conservare in qualche modo la sua autenticità. La bellezza dei suoi paesaggi vi rimarrà nel cuore, il tramonto è un momento da non perdere, le viuzze bianche della capitale possono ancora incantare soprattutto quando sono deserte alle prime luci dell’alba. Fermatevi a contemplare il via vai della barche che entrano ed escono dal porto o socializzate con il pellicano che si aggira sul lungomare facendo gli onori di casa.
Mykonos, inoltre, ha 81 chilometri di coste e spiagge meravigliose per cui vale la pena svegliarsi presto la mattina anche se avete fatto le ore piccole. Le spiagge simbolo di Mykonos sono Paradise Beach e Super Paradise Beach che, seppur immerse in un notevole scenario naturale, sono famose per i locali e i party 24/7.
Se cercate meno folla e caos non perdete: Psarou, un’elegante spiaggia di sabbia bianca, amatissima dai vip; Agios Ioannis (Shirley Valentine), la spiaggia più famosa della costa ovest, divisa in una zona sabbiosa e una rocciosa; Ornos, perfetta per chi vuole comodità e servizi; Agios Sostis, remota e selvaggia; Houlakia, molto ventosa e quindi generalmente poco affollata ma consigliata a chi ama la natura.