La nostra vacanza pianificata fin da Aprile doveva iniziare il 12 Agosto ma siccome il capo del mio amore ha deciso all'ultimo di chiudere una settimana prima ci siamo trovati l'ultima di Luglio a cercare un volo economico per raggiungere Creta in anticipo: chimera!
Nei primi giorni della settimana, il volo acquistato mesi prima sui 35 euro è lievitato a 350 euro, impensabile.. Decidiamo quindi di triangolare: da Oslo ad esempio si raggiunge Creta con 20 euro, non male, peccato che i voli Milano-Oslo non siano bassissimi, spulciando tutte le combinazioni possibili alla fine troviamo Breslavia: ci guardiamo in faccia e ci chiediamo ma donde esta sta Breslavia? Naturalmente in Polonia dice Google, scopriamo dal web che i collegamenti aeroporto-centro sono circa ogni mezz'ora e costano meno di un euro: perfetto!
Anche le foto della città ci stuzzicano la voglia di visitarla, acquistiamo quindi i biglietti e ci apprestiamo a trovare gli alloggi per questi 6 giorni aggiuntivi a Creta che abbiamo intenzione di viverci itineranti nella parte est dell'isola, la più selvaggia e meno turistica.
Due settimane a Creta: itinerario
Il nostro ambizioso itinerario prevede: Chania-Paleokastro per visitare la famosa spiaggia di Vai col palmeto naturale più grande d'Europa, poi Xerocambos e passando per l'interno Ierapetra per visitare l'isola di Chrissi, poi Rethymno e di nuovo Chania.
I posti, sulla carta meritavano tutti e le distanze in km sembravano abbordabili, ma considerando la velocità media a Creta, soprattutto nell'interno, e il caldo pauroso è stato, col senno di poi, un itinerario troppo ambizioso e massacrante.
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- SPIAGGIA DI VAI
Ci saremmo fermati un mese ma aimè abbiamo scelto di cogliere la mela (cedere alla tentazione di esplorare più isola possibile) e quindi il nostro paradiso terrestre é durato solo due giorni in cui abbiamo trascorso un'incantevole giornata a Vai: acqua caldissima, poco vento, gente non eccessiva, le palme belle si ma tutto sommato poco fruibili e visibili perche si estendono nell'interno in una zona recintata, peccato anche la spiaggia di minuscola ghiaietta invece che di fine sabbia e troppo inclinata per camminare.
- IERAPETRA
Di strada per Ierapetra ci inoltriamo su un altipiano fino ad un deserto di rocce, capre e sterminati cespugli fioriti e profumati di origano. Raggiungiamo un paesino di tre case, un cafenion e niente altro e incrociamo una vecchietta ultranovantenne che sembra l'unica abitante del luogo: rigorosamente vestita di nero, torna dalla spesa nel paese vicino carica di borse e scatoloni che ci fan pensare che l'aria deve essere proprio buona quassù, altro che badanti, ci saluta, Lori si offre a gesti di aiutarla, lei ringrazia ma fa segno che abita vicino.
Proseguiamo quindi tra il niente, l'aria fresca dell'altopiano e colorate arnie per le api disseminate qua e la, Il vento è fortissimo quassù e non si possono tenere le portiere aperte se non col rischio di prendere il volo tipo dumbo, ci chiediamo di cosa vivano in questi paesini con niente, nel niente..
probabilmente di pastorizia.
- XEROCAMBOS
Dopo mille tornanti a scendere, raggiungiamo le spiagge di Xerocambos nel momento più caldo della giornata, vegetazione non pervenuta, ombra inesistente, vento a palla, gli ombrelloni, pochi, tutti occupati, l'acqua e la sabbia bianca e fine sono una favola, ci fermiamo giusto il tempo per un tuffo e poi continuiamo il nostro tragitto e meno male perche i km non sono molti ma la strada obbliga a bassissime velicità, essendo tutta curve, tornanti, paesini da attraversare e quindi arriviamo a Ierapetra a pomeriggio inoltrato.
Ci concediamo un giro per il centro con pause a bere qualcosa e scopriamo che la città e colonizzata dal nostro caffe italiano preferito l'Illy, che ti fanno pagare uno sproposito (2.50 euro) ma almeno è bevibile. La spiaggia qui è grigia, la città caotica e afosa ma il centro pedonale e il lungomare carini e godibili.
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- CHRISSI
Partiamo col traghetto delle dieci che parte una quindicina di minuti dopo e arriva alle 11 sull'isola. Il capitano dice che per il ritorno possiamo scegliere fra 3 orari 16, 16.30 e 17.00.
L'isola purtroppo ci accoglie con un vento che solleva la sabbia, attraversiamo l'interno coi bellissimi cedri nani per scoprire che la famosa spiaggia di sabbia rosa è impossibile da vivere. A malincuore torniamo sulla costa dove siamo sbarcati, mare non eccezionale ma almeno riparata dal vento, certo se avessimo saputo del vento non avremmo certo fatto la traversata ma tant'è prendiamo un ombrellone e poi ci incamminiamo alla scoperta della costa. Dopo un pezzo roccioso, l'ultimo tratto della spiaggia diventa di sabbia bianca finissima e facciamo il bagno li.
- RETHYMNO
Serata a Rethymno dove cerchiamo la Catolic Churc, giusto sotto la fortezza per la messa prefestiva delle 19 e poi una taverna dove cenare che purtroppo non azzecchiamo.
- PLAKIAS
Plakias è un piccolo grazioso paesino turistico che affaccia sul mar Libico con una lunga spiaggia mista sassi e sabbia che sul finire diventa tutta di sabbia finissima e ci accoglie con la fresca ombra di un enorme pino, dietro solo le dune e la scogliera dove fanno free climbing.
A 7 km da Plakias andiamo a visitare il famoso monastero di Mona Preveli e relativo museo molto bello e poco più sotto inizia la ripida discesa di una 15ina di minuti verso la spiaggia particolarissima di Preveli, caratterizzata da un bel palmeto annerito da un recente incendio ed un torrente limpidissimo e gelato che si getta in mare creando correnti fredde e che si può risalire a nuoto, o a piedi lungo il sentiero in mezzo alle palme fino ad una piccola isoletta e alla cascatella con pozze più profonde.
É presente pure una tavernetta economica per un veloce pranzettino e alla sera auguri per la risalita. Pensavamo di visitare anche le spiagge di Frangocastello e la rossa Matala ma provati dalla prima settimana di tour abbiamo preferito goderci in tranquillità il mare di Plakias.
- ELAFONISSI
Elafonissi è un'oasi di perfezione: spiaggia bianca finissima con sfumature rosa corallo, acqua trasparente, meravigliosi pini sulla spiaggia, una laguna a perdita d'occhio e un' isola selvaggia di fronte raggiungubile a piedi nell'acqua bassa con due enormi ginepri secolari, scogliera da una parte e splendide calette dall'altra e per i più temerari che osano spingersi fino alla punta estrema, una cappellina e un faro che dominano la baia.
Il mare è cristallino e caldo, non vorrete uscirne più. Unica stonatura in tanta perfezione la massiccia presenza umana di cui anche noi facciamo parte.
Ci immaginiamo la bellezza concessa a pochi quando ancora il turismo di massa non sapeva della sua esistenza e, se come noi soggiornerete a pochi minuti d'auto, potrete godervela nel silenzio assoluto delle prima ore del mattino.
Avevamo sentito del forte vento che provoca frustate di sabbia e purtroppo uno dei tre giorni lo abbiamo passato nella tormenta, barricati in un punto protetto con picchetti protettivi intorno all'ombrellone e visto come sono attrezzati non deve essere insolito il vento fortissimo qui. Anche Plakias è rinomata per il suo forte vento che ti sposta ma noi abbiamo trovato 5 giorni di calma piatta.
Ci trasferiamo poi per gli ultimi 6 giorni a nord-ovest di Chania, Kissamos Kasteli (Galini Hotel, consigliato) e il vento forte inizialmente ci segue per placarsi poi gradualmente fino a scomparire nei giorni seguenti.
- FALASARNA
Ne approfittiano per trascorrere una giornata nella vicina spiaggia di Falasarna, una lunga spiaggia completamente sabbiosa, bella per camminare, mare perfetto ma freddissimo (forse a causa del forte vento nei giorni precedenti), solita taverna alle spalle e possibilità di esplorare la costa verso destra lungo un agile sentierino che ci porta in diverse calette e strani scogli colorati.
Il primo giorno di calma piatta andiamo alla scoperta della laguna di Balos, 45 minuti di sterrato scombussola-stomaco e poi una mezz'ora a piedi in ripida discesa all'andata con un colpo d'occhio bellissimo dall'alto sulla baia e con una scarpinata mozzafiato al ritorno in salita sotto un sole implacabile. Sicuramente unica, come molte delle spiagge visitate, ma senza l'ombra naturale e il verde di Elafonissi, e poi essendo più chiusa come laguna con un'acqua meno pulita a mio parere, senza contare l'invasione di migliaia di turisti che arrivano coi barconi di mezzogiorno.
- CHANIA
La vicina Chania, vista una serata, merita senz'altro una visitina se non altro per il porto scenografico al tramonto. Da menzionare perché davvero merita, la taverna Gramvousa a Kaliviani, sulla strada per Balos pochi metri prima che inizi lo sterrato, ottimo l'agnello al miele in crosta di pasta fillo e interessante il buffet di frutta e dolcetti tipici finale.
Trascorriamo le ultime giornate di questa lunga, ma brevissima vacanza nella tranquilla spiaggia sassosa ma con la sabbia in acqua, davanti all'hotel, l'acqua a Creta è perfetta ovunque.
Altri indirizzi utili
Ci imbattiamo proprio le prime due sere a Kissamos in una fiera di prodotti tipici con numerosi assaggini gratuiti di pecorini buonissimi, miele, dolcetti, raki di ogni tipo (ottima quella al miele), passiti, oli, castagne glassate, salsicciette e attratti dal profumo degli spiedini di agnello decidiamo la seconda sera di cenare li ottimamente con meno di cinque euro a testa.
Da ricordare a Plakias anche la taverna Cri Cri, tutto ottimo, la taverna Manoulas col propietario pescatore e la più antica sul porto di cui non ricordo il nome, panoramicissima e con ricettine ricercate tipo le seppie al nero e salsa di vino..
Sempre in tema di cibo, se siete in zona potete fermarvi ad assaggiare il famoso yogurt con miele frutta e noci nella bella località di Vrizas (tra Chania e Rethymno) o sempre in zona visitare come noi il Kourna Lake e fare un bagno in un'acqua limpidissima circondati dalle montagne, un canneto e dalle oche.
Dove dormire a Creta
La prima notte, arrivando dopo le 23 a Chania, abbiamo pernottato li, in un hotel appena fuori che sconsiglio vivamente per il rumore della strada e le camere modello forno crematorio con l'aria condizionata impossibile da usare perche puntata direttamente sul letto (Theofilos Hotel).
L'indomani, in perenne ricerca di bibite ed ombra come viandanti nel deserto, dopo 7 ore di auto con 40 gradi siamo arrivati appena fuori Paleokastro in un vero e proprio eden: moderne stanze in un giardino di ulivi, palme e vigne con enormi grappoli di uva matura a portata di braccio, fiori profumati, piscina e un silenzio rotto solo dal sonoro concerto delle cicale, tutto perfetto compresa la trapunta di stelle, unica illuminazione alle nostre serate sul terrazzo (Hotel Marina Village).
L'albergo prescelto per dormire a Ierapetra è in pieno centro, poco dopo il porto, sul lungo mare, ottimo direi se come noi chiedete una camera silenziosa che da sul dietro (Astron Hotel).
A Plakias, a sud dell'isola, nostra base per 5 giorni dormiamo ai Manolis apartament, consigliati.
Nella zona sud-ovest dell'isola, a pochi km dall'incantevole spiaggia di Elafonissi, dormiamo alla Glykeria Room and Tavern assolutamente consigliato, ottima colazione a scelta fra nove menù e ottime cene serali curate e ben cucinate.
Opinioni su Creta
Per concludere questo resoconto, mentre torniamo a casa dall'aeroporto, una domanda secca ai quattro partecipanti: cosa vi è piaciuto di più e cosa di meno di questa vacanza cretese?
Lori: di più il paesaggio, di meno il vento
Susi: di più gli alberi, di meno le ore in macchina
Giack: di più la fontana del 1500 di Kissamos, di meno lo stato di degrado e abbandono di case ed opere d'arte
Papi: di più il mio Ginepro nell'isola di Elafonissi, di meno la zuppa di pesce della taverna Cellar di Kissamos (dove in effetti abbiamo mangiato malissimo)
E per finire fatemi sfoggiare le 4 parole di greco imparate:
iassas = ciao
kalimera = buongiorno
kalispera = buonasera
kalinikta = buonanotte
to logarismo = il conto
paracalò = per favore
efharistò = grazie
Andateci, se potete magari non in agosto come noi e buona Creta a tutti!