Grecia

Cosa fare e vedere a Corfù

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Terra bella e ricca”, così Omero aveva definito Corfù, la seconda isola più grande dell’arcipelago delle isole Ionie. Si dice che qui Shakespeare abbia ambientato La tempesta, ma sicuramente l’isola è stata celebrata da scrittori come Lawrence e Gerald Durrell. 

Corfù è anche l’isola più a nord dell’arcipelago e la più vicina alle coste della Puglia. È la Grecia a due passi dall’Italia, per la vicinanza geografica ma anche culturale, in parte dovuta alla dominazione veneziana di cui rimangono tracce evidenti nell’architettura. Il suo capoluogo è uno dei più affascinanti della Grecia. Corfù, inoltre, è la più verde delle isole Ionie, dove tra coste scoscese e calette nascoste si estende un mare di ulivi e cipressi. Corfù perciò è l’isola ideale per una vacanza di mare, cultura e natura dove concedersi un po’ di sano ozio sulle spiagge dorate del mar Ionio che unisce l’Italia alla Grecia. 

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Cosa vedere a Corfù

  • Kerkyra 
  • Agios Spyridon
  • Mon Repos Estate
  • Monastero di Vlachérna
  • Isolotto di Pontikonissi
  • Gastoúri
  • Benítses
  • Moráitika
  • Messonghí
  • Boukarí 
  • Lefkímmi
  • Gouviá, Dasiá 
  • Monte Pantokrátor
  • Spartylas e Strínylas
  • Ágni
  • Ágios Stefanos
  • Paleokastrítsa
  • Lakónes
  • Doukádes

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Corfù città 

Kerkyra è il nome greco dell’affascinante capoluogo di Corfù. La città vecchia, il Campiello, incanta con i palazzi veneziani dai toni pastello. La Spianada è la maestosa passeggiata lungo il mare, che collega la città alla Fortezza Vecchia.

Sulla parte settentrionale della Spianada si affaccia il Liston, la promenade con portici costruita dai francesi durante il periodo della dominazione napoleonica sul modello della via parigina Rue de Rivoli. 

All’estremità settentrionale della Spianada sorge il Palazzo di San Michele e San Giorgio, un maestoso edificio neoclassico costruito come residenza degli alti commissari britannici che si alternarono sull’isola. Il palazzo, inoltre, ospita l’interessante Corfù Museum of Asian Art. Il Palaio Frourio è la fortezza vecchia costruita nel VI secolo e ampliata dai veneziani, che comprende numerosi edifici, tra cui la chiesa di San Giorgio dell’Ottocento, la prigione veneziana e l’archivio storico. Il Neo Frourio, invece, è la fortezza nuova, meno affascinante ma comunque un bel punto panoramico da cui ammirare la città. Tra gli oltre 30 edifici religiosi di Corfù spicca poi la chiesa di Agios Spyridon, una piccola basilica cinquecentesca dedicata al santo patrono di Corfù, emblema della città vecchia. Da vedere, inoltre, in città anche il Museo Archeologico dove si trova la statua della Gorgone, una delle sculture arcaiche meglio conservate di tutta la Grecia. 

A sud di Corfù città

Alle porte di Corfù città, nella penisola di Kanóni, si trova il Mon Repos Estate, un’elegante villa neoclassica circondata da un grande parco. Fatta costruire intorno al 1830 dal secondo commissario britannico delle Ionie, Sir Frederick Adam, per la moglie originaria di Corfù, la villa di Mon Repos oggi è sede del Museo di Palaeopolis dedicato alla storia della città.

A soli 4 km dalla città si trova il monastero di Vlachérna. È una caratteristica chiesetta bianca del XVIII secolo situata su un isolotto collegato alla terraferma da un piccolo ponte pedonale.

Per questo vi sembrerà una chiesa sospesa sul mare, dall’atmosfera magica soprattutto al tramonto. Lo scenografico monastero di Vlachérna è una delle attrazioni più visitate di Corfù. Proseguendo si può raggiungere il selvaggio isolotto di Pontikonissi, con una delle barche che partono dal molo di Vlachérna. 

Proseguendo verso sud, nei pressi del villaggio di Gastoúri, sorge il Palazzo Ahillion, costruito intorno al 1890 dall’imperatrice d’Austria Elisabetta, più nota come Sissi, che volle dedicarlo al suo eroe, Achille. In questo palazzo in stile neoclassico l’imperatrice inoltre veniva a rifugiarsi quando voleva allontanarsi dal mondo. A sud del palazzo sorge Benítses, una piacevole località di villeggiatura ai piedi di una collina boscosa. Continuando a scendere si incontrano altre località balneari come Moráitika e Messonghí, fino alla tranquilla Boukarí con il suo piccolo porto e le taverne in riva al mare. 

A circa 10 km da Boukarí sorge Lefkímmi, un’autentica cittadina attraversata da un pittoresco canale nella sua parte vecchia. 

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A nord di Corfù città

La costa a nord di Corfù città conta numerose località balneari come Gouviá, Dasiá e i resort di Ípsos e Pyrgí. Ma oltre le affollate spiagge si trova il Monte Pantokrátor (906 m), la cima più alta dell’isola. La strada che sale al monte, percorrendo numerosi tornanti, attraversa gli interessanti villaggi di Spartylas e Strínylas, fino ad arrivare sulla vetta del monte dove spicca una torre delle telecomunicazioni che si innalza dal cortile del monastero. Se non c’è foschia, dall’alto del monte si può ammirare un panorama mozzafiato che spazia dalle montagne dell’Albania alla Grecia continentale. 

Risalendo la costa in direzione nord si incontra Barbáti, dove fare una sosta sulla sua spiaggia di ciottoli, Ágni, dove fermarsi per un pranzo nelle sue taverne, e quindi Kalámi, rinomato per la sua Casa Bianca in riva al mare.

Questa pittoresca casa fu la residenza dello scrittore Lawrence Durrell, la cui famiglia visse sull’isola per molti anni prima della Seconda guerra mondiale. In seguito lungo la costa si trova Ágios Stefanos, un grazioso villaggio di pescatori davanti a una spiaggia di ciottoli. Proseguendo si incontra Kassiópi, una piacevole cittadina situata su un promontorio che nei tempi antichi fu un avamposto di Corinto e poi ospitò insediamenti romani e veneziani. Pare che Kassiópi ospitasse Nerone per le sue sfrenate vacanze, mentre i politici inglesi di oggi si ritrovano a Villa Rothschild. Nel centro di Kassiópi una scalinata porta alle rovine del castello veneziano. Proseguendo in direzione ovest, lungo la costa settentrionale, raggiungete il Canal d’Amour, una meraviglia paesaggistica da non perdere. È una sorta di piccolo fiordo creato da rocce chiare lambite da acque turchesi nei pressi di Sidari. All’estremità del fiordo si trova una piccola spiaggia sabbiosa dove fare un bagno specialmente se siete in coppia. Secondo una leggenda locale gli innamorati che nuotano in queste acque rimangono legati a vita. Infine, si arriva a un’altra Ágios Stéfanos, da cui partono escursioni per le poco conosciute isole Diapóndia. 

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Costa occidentale

Sulla costa occidentale dell’isola, a 26 km dalla città, si trova Paleokastrítsa, che secondo la gente del posto è la zona più bella di Corfù. Si estende per 3 km lungo una valle fino a una serie di calette nascoste tra alte scogliere rivestite di cipressi e ulivi. Potreste rilassarvi sulle spiagge della zona come quella di Paleokastrítsa, ma anche di Chomi e Paradise Beach, oppure prendere una barca per scoprire le calette meno affollate e le grotte. In cima al promontorio roccioso si trova il Moní Theotókou, un monastero ricco di icone che risale al XIII secolo.

Da Paleokastrítsa un sentiero porta a Lakónes, un villaggio incontaminato dove visitare l’archivio fotografico del signor Vassilis Michalas. 

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A pochi chilometri si trova anche il grazioso villaggio di Doukádes, dove fermarsi in una delle sue taverne. Da Paleokastrítsa, andando verso nord, si raggiungono invece i villaggi di Kríni e Mákrades che offrono viste spettacolari sull’isola e sul mar Ionio. Scendendo verso la costa poi si può raggiungere Angelókastro, le rovine di un castello bizantino. Proseguendo ancora verso nord si arriva al villaggio di Pagí e al piccolo Afiónas. A sud di Paleokastrítsa, invece, si trova Érmones, una baia oggi dominata da strutture turistiche, che sarebbe secondo l’Odissea, il luogo in cui Nausicaa, figlia del re Alcinoo, raccolse Odisseo dopo il naufragio. A km più a sud si trova Pélekas, un villaggio sorto su una scogliera boscosa che si affaccia su alcune spiagge un tempo frequentate da hippy. A Pélekas, inoltre, si trova il Trono dell’Imperatore, anche chiamato Osservatorio del Kaiser, un belvedere da cui Guglielmo II, imperatore d’Austria, ammirava i tramonti di Corfù. Venendo da Corfù città, sulla strada per Pélekas, si trova il Triklino Vineyard, dove poter fare una visita guidata a un frantoio e a un’azienda vinicola, degustazioni di vino e mezedes tipici. Scendendo ancora più a sud si incontra il castello di Gardíki, un edificio bizantino completamente vuoto all’interno. A pochi chilometri dal castello si estende infine il lago di Korissíon, separato dal mare da una lingua di sabbia. 

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Le spiagge di Corfù

Di sabbia dorata o ciottoli bianchi, isolate e selvagge o comode e attrezzate, le spiagge di Corfù accontentano tutti i gusti. Tra le più belle lungo la costa occidentale ci sono sicuramente le spiagge di Paleokastrítsa, dove la più grande è attrezzata mentre le calette rocciose sono ideali per lo snorkeling.

A Paleokastrítsa si trovano anche le belle spiagge di Chomi e Paradise Beach. Più a sud vedrete l’incantevole spiaggia di Myrtiotissa, incontaminata e mai affollata, dove non ci sono bar né servizi. Glyfada poi è considerata la spiaggia più bella di Corfù insieme a Paleokastrítsa. È caratterizzata da belle piscine naturali e amata per i suoi beach bar. Agios Giorgios Pagi invece è un’ampia baia a ferro di cavallo dove si trova una spiaggia sabbiosa lunga 5 km. Halikounas è la stretta lingua di sabbia dorata che divide il mar Ionio dal lago di Korission, ed è molto frequentata da amanti del windsurf e kitesurfing. 

Sulla costa settentrionale la spiaggia da non perdere è quella di Sidari, anche conosciuta come Canal d’Amour. Avlaki è invece una tranquilla e poco frequentata spiaggia di ciottoli tra i villaggi di Kassiopi e Agios Stephanos. Sulla costa orientale, quella di Barbati è considerata la più bella: una lunga distesa di ciottoli bianchi bagnata da acque cristalline, circondata da verdeggianti colline e dominata dal monte Pantokrator, che i più sportivi raggiungono dalla spiaggia. Kerasia è un’altra spiaggia di ciottoli bianchi davanti alle coste dell’Albania. Infine, Benitses, premiata con il titolo di Bandiera Blu ma spesso molto affollata. 

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Cosa mangiare a Corfù

La cucina corfiota ha risentito molto dell’influenza italiana, in particolare veneziana. Quindi oltre ai classici piatti greci come la moussaka, la pita gyros o l’insalata greca, assaggiate le specialità di Corfù. Tra queste: la pastizada (una pasta con pomodoro e carne, di solito il galletto), il sofrito (carne di vitello cotto in casseruola con vino, pepe bianco e aglio, accompagnato da riso), il numbulo (un affettato tipico della regione di Oros, preparato con controfiletto di maiale affumicato), il bourdeto (zuppa di pesce con scorfano, baccalà, merluzzo o seppie accompagnati da una salsa piccante e cipolle, eccellenze di Venezia), il polpo brasato con patate, cipolle e vino, le portes (polpette al sugo), il merluzzo agiada (merluzzo con aglio, mandorle pelate e aceto), lo stufato corfiota (manzo marinato nel vino, cipolla, aglio, carota, rosmarino e altre erbe, servito con la polenta), il bordello (piatto a base di pesce con cipolla fritta e salsa al peperoncino), il pastitsio (pasticcio di pasta corta tipo ziti, carne macinata e besciamella).

Tra i dolci assaggiate la bougatsa (torta dolce di pasta fillo, ripiena di crema pasticcera e decorata con glassa di zucchero e cannella). Da bere, ordinate il classico vino bianco Retsina e l’ouzo, il distillato ottenuto dal mosto d’uva e anice, bevanda nazionale greca.

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Come arrivare e spostarsi a Corfù

L’aereo è il mezzo più veloce e comodo per raggiungere Corfù dall’Italia. Ma Corfù è anche una delle isole greche più vicine più vicine alle nostre coste, quindi chi preferisce portare la propria auto può prendere il traghetto. Una volta a Corfù, conviene noleggiare uno scooter o una macchina, se non si ha la propria, per poter girare liberamente l’isola. 

Quando andare a Corfù

Corfù gode di un clima mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate. Il periodo migliore per una vacanza di mare è chiaramente l’estate, magari evitando i periodi di alta stagione se non amate la folla. Inoltre, prima di prenotare, ricordate che San Spiridone, il santo patrono di Corfù che avrebbe liberato l’isola dalla peste, dalla carestia e dall’invasione turca, viene festeggiato ben quattro volte all’anno: in occasione della Domenica delle Palme, il Sabato Santo prima di Pasqua, la prima domenica di novembre e l’11 agosto. 

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