
Nel nord-ovest dell’Inghilterra, affacciata sul mare d’Irlanda e poco lontana dal confine con il Galles, sorge Liverpool. Suddivisa in distretti metropolitani e caratterizzata da un clima particolarmente rigido anche nella stagione estiva, vista la sua posizione geografica, questa città è il simbolo e l’emblema dell’Inghilterra moderna.
A Liverpool, infatti, la storia e le tradizioni del Regno Unito si mescolano a una vivacità culturale e intellettuale contemporanea. Un patrimonio che spazia dalla musica (è la città dei Beatles!), all’arte senza dimenticare una forte impronta turistica. Nel 2008 la città è addirittura stata eletta Capitale europea della cultura. Ecco 5 cose che non potete assolutamente perdere se decidete di visitare Liverpool.
Cosa fare e vedere a Liverpool in un weekend
- Albert Dock
- Beatles tour
- Le “tre grazie”
- Sefton Park
- Crosby Beach
- Tate Liverpool
- Cattedrale di Liverpool
- Blue Coat
- Victoria Gallery & Museum
Albert Dock
I magazzini del vecchio porto abbandonato sono stati ristrutturati e riqualificati. E, quella che era una zona malfamata della città, è oggi diventato un centro nevralgico della movida grazie a bar, locali e ristoranti ma soprattutto un polo di eccellenza culturale.
Qui si trovano la Tate Gallery, principale galleria di arte moderna UK, il museo marittimo e il The Beatles Story, il museo dedicato alla boy band ante litteram più famosa del mondo, che raccoglie abiti, spartiti e cimeli appartenuti ai quattro (tra cui anche il pianoforte su cui è stata composta Imagine).
Beatles tour
Una delle principali ragioni per cui Liverpool è famosa sono loro: i Beatles. Originari di questo centro britannico a cui devono parte delle loro ispirazioni artistiche, i fab four hanno lasciato un forte segno in città e sono diversi i tour turistici organizzati proprio a tema Beatles.
Il più celebre è il Magical mistery tour, che prende nome dal titolo del film sulla band.
Si parte dal The Beatles story e poi si attraversano tutti i luoghi legati ai quattro. Dalle case d’infanzia di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, a Penny Lane e Strawberry Field, fino al sottomarino giallo che si trova all’esterno dell’aeroporto della città e che è intitolato a Lennon. Il tour è percorribile in una versione “privata” a bordo di un caratteristico taxi nero o, in forma più economica, su un bus.
Le “tre grazie”
Il Cunard Building, il Port of Liverpool Building e il Royal Liver Building vengono chiamati dagli abitanti di Liverpool “le tre grazie”. Si tratta di tre palazzi importantissimi, costruiti l’uno accanto all’altro, che rispettivamente sono:
- Lo stabile che nel 1918 ospitò la compagnia di navigazione marittima Cunard i cui interni costruiti in legno ricordano quelli di una nave.
- Il palazzo del Porto, anch’esso risalente al primo ‘900, che aveva il compito di mostrare la grandezza e la potenza marittima del Regno Unito.
- Quello che per un decennio, subito dopo la sua costruzione, venne considerato l’edificio più alto del mondo. È caratterizzato da due torri gemelle su cui svettano due orologi e le statue dei Liver Birds, gli uccelli simbolo di Liverpool. Secondo la leggenda se un giorno le due statue dovessero cadere, anche la città stessa sarà destinata a cadere.
Sefton Park
Nella parte sud di Liverpool si trova il parco più famoso e importante della città. Sefton Park è il vero polmone verde di Liverpool, lontano dal centro abitato e caratterizzato da grandi prati e ampi spazi verdi in cui passeggiare e rilassarsi, restando sempre a contatto con la natura.
Ma non solo: Sefton Park raccoglie anche tantissime importanti opere architettoniche, una su tutte è la casa delle palme vittoriana, costruita in vetro e metallo, celebre per ospitare al suo interno varietà di piante esotiche ma anche alcune statue.
Crosby Beach
Liverpool non è una tappa tipica del turismo balneare ma Crosby Beach, nella zona nord della città, ha una sua particolarità che la rende degna di visita. È qui che l’artista Antony Gormley ha esposto la sua installazione dal titolo “Another Place”.
Si tratta di 100 statue dislocate che riproducono la sagoma di Gormley stesso e che sono dislocate sui 2 km di spiaggia.
Alcune sono poste nel mezzo della sabbia, altre più vicine alla riva e altre addirittura si trovano per metà in acqua. L’opera molto suggestiva serve a sensibilizzare sul tema dell’emigrazione e vuole spingere a riflettere sui motivi che portano le persone a cercare un futuro lontano da casa, in un altro posto. Anothe Place, appunto.
Per poter visitare Liverpool è necessario essere in possesso di un documento che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid. In alternativa è obbligatoria una quarantena di 10 giorni all’arrivo in città.
Foto: © berm_teerawat / Shutterstock