Giordania

Giordania: non solo Petra! Quando andare, Cosa fare e Vedere?

Giordania: non solo Petra! Quando andare, Cosa fare e Vedere?

Il Regno Hashemita di Giordania, che un tempo affascinava gli antichi viaggiatori, continua ad incantare i visitatori di oggi con il suo eclettico mix di modernità e tradizione.
Dall’incanto di Petra al vivace centro urbano di Amman, dal Wadi Rum al Mar Morto, fino alle maestose rovine di antiche civiltà, la Giordania offre panorami mozzafiato e meraviglie che rimarranno impresse nella memoria.
Isola felice del Medio Oriente, la Giordania è diventata una meta turistica di prim’ordine. Che siate alla ricerca di un'autentica esperienza da backpacker o del comfort di hotel a 5 stelle, il Regno Hashemita saprà stupirvi.
Ecco cosa non perdere in un viaggio in Giordania.

Giordania: non solo Petra! Quando andare, Cosa fare e Vedere?

  • Petra
  • Amman
  • Al-Karak
  • Qusayr Amra
  • Chiesa di San Giorgio a Madaba
  • Monte Nebo
  • Wadi Rum
  • Aqaba
  • Jerash
  • Mar Morto

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Petra

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La sola visita a Petra vale il viaggio in Giordania. La città scavata nella roccia rosa in una gola del deserto colpisce da sempre l’immaginazione dei visitatori.
Petra è l'eredità dei Nabatei, un laborioso popolo arabo che si stabilì nel sud della Giordania più di 2.000 anni fa. Ammirata allora per la sua raffinata cultura, l'imponente architettura e l'ingegnoso complesso di dighe e canali d'acqua, Petra fu abbandonata nel VIII secolo e poi riscoperta dall'esploratore svizzero Burckhardt nel 1812.
Oggi è un sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e una delle Sette Meraviglie del Mondo, oltre che uno dei tesori nazionali della Giordania. Abitata dai Nabatei, dagli Edomiti e dai Romani, Petra ha fatto proprie le conoscenze e le abilità di queste civiltà che hanno lasciato tracce negli spettacolari palazzi scolpiti nella roccia.
Petra può essere visitata in giornata e quando esplorate questa città rosa, tra passaggi angusti e spettacolari viste, ripensate alle carovane che, un tempo, cariche di incenso, seta, spezie e altre merci esotiche si fermavano a Petra.

Amman

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La città bianca, così viene chiamata la capitale della Giordania per i colore chiarissimi della pietra locale. Amman, tra le città del Medio Oriente, è relativamente giovane.
Sviluppatasi per lo più nel XX secolo in una zona collinare tra il deserto e la fertile Valle del Giordano, la città offre un affascinante contrasto tra antico e moderno. Nel cuore commerciale della città, edifici ultramoderni, alberghi, ristoranti eleganti, gallerie d'arte e boutique affiancano caffè tradizionali e piccole botteghe artigiane. Esplorate il centro della città, il cuore della vita quotidiana dei giordani ritmato dal vivace fermento delle moschee, dei suq e dei caffè.
Da non perdere la Cittadella, una sorta di Acropoli di epoca romana sorta sulla sommità della collina più alta di Amman. Qui sono assolutamente da vedere il Tempio di Ercole e il Palazzo degli Omayyadi. Nella città bassa invece si trova il Teatro romano, risalente al II secolo, magnificamente restaurato. Scavato nel versante settentrionale di una collina, il Teatro Romano con 6000 posti a sedere è uno spettacolo da non perdere soprattutto la mattina presto. Sulle pendici della collina a nord del centro sorge poi il Darat al-Fanun, un complesso culturale dedicato all’arte contemporanea dove ammirare opere di artisti giordani e di altri Paesi arabi. La raffinata zona occidentale di Amman vanta quartieri residenziali immersi nel verde, caffè, bar, gallerie d’arte e moderni centri commerciali, mentre nella zona orientale si avverte il carattere più conservatore e tradizionale della città.

Al-Karak

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A sud di Amman, sull’antica Via Regia, sorge la cittadella di al-Karak, un tempo parte del Regno di Gerusalemme. Il primo centro abitato di al-Karak risale almeno all’Età del Ferro, poi intorno al 900 a.C. divenne capitale del regno dei Moabiti.
Oggi la città conosciuta soprattutto per il castello di Kerak, il più importante castello della Giordania, costruito dai crociati nel XII secolo in posizione sopraelevata rispetto alla città di Al-Karak e alla valle del Giordano.

A pianta trapezoidale, con quattro torri angolari e un fossato, il castello è visitabile e ospita anche un piccolo Museo Archeologico. Notate i diversi colori delle mura che rivelano l’epoca di costruzione: i crociati infatti usarono una pietra dura vulcanica di colore nerastro, gli arabi, che la occuparono dopo il 1189 e la ampliarono a più riprese, preferirono il più malleabile calcare di colore giallo.

Qusayr Amra

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Nel deserto orientale della Giordania sorge un affascinante palazzo del VII secolo. È uno dei monumenti omayyadi meglio conservati della regione, dichiarato patrimonio Unesco.
Qusayr Amra è un piccolo edificio con coperture a volta che un tempo apparteneva a un vasto complesso formato da caravanserraglio, bagno turco e padiglione da caccia. Del complesso originale oggi si conservano e sono visitabili solo la sala delle udienze e l’hammam. Il qusayr, che significa "piccolo castello", inoltre deve la sua importanza agli audaci affreschi dell’VIII secolo che raffigurano momenti di piacere a base di vino, donne e banchetti. Gli affreschi interni si estendono per 350 mq e raffigurano più di 250 fra figure umane e animali.
Foto: © Matyas Rehak/Shutterstock

Chiesa di San Giorgio a Madaba

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A meno di un’ora di viaggio da Amman con i mezzi pubblici, lungo la Strada dei Re si trova la cittadina di Madaba, che vale la pena visitare soprattutto per la Chiesa di San Giorgio. È una modesta chiesa greco-ortodossa del XIX secolo che attrae i visitatori perché ospita la Mappa di Terrasanta, un mosaico risalente al 560 d.C. che descriveva con grande accuratezza l’area mediorientale dall’Egitto alla Palestina, indicando (in greco) più di 150 località.
Al centro spicca, facilmente individuabile, la Città Santa di Gerusalemme. Completato nel 560 d.C., il mosaico misurava circa 18 x 10 metri ed era composto da oltre due milioni di tessere, ma solo un terzo è giunto intatto ai giorni nostri.

Poi fate un giro nella città di Madaba dove troverete altri mosaici, completi e dai colori vividi.
Madaba inoltre offre un interessante mix culturale. Un terzo della popolazione è di religione cristiana e convive armoniosamente con gli altri due terzi di religione musulmana. Questo la rende una delle più grandi comunità cristiane della Giordania, oltre che un caso esemplare di tolleranza religiosa.
Foto: © Bill Perry/Shutterstock

Monte Nebo

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Il monte Nebo, alto 817 metri, è un incredibile punto panoramico da cui ammirare la valle del Giordano e, nelle giornate di cielo terso, anche la città cisgiordanica di Gerico e Gerusalemme. Luogo fondamentale del racconto biblico e meta di pellegrinaggio, il Monte Nebo è dove Mosè sostò in contemplazione della Terra Promessa.
Qui si trova un santuario costruito dai Francescani dove sorgeva un precedente monastero di epoca bizantina. All’interno, potrete vedere un bellissimo pavimento a mosaico nella sala nord, risalente al VI secolo e che raffigura animali e scene di caccia.
La scultura cruciforme con serpenti di rame intrecciati, opera dell'artista fiorentino Gian Paolo Fantoni, ricorda il Nehushtan, il bastone di Mosè, ma al tempo stesso la crocifissione di Cristo. Nella regione del Monte Nebo ci sono diverse cime montuose, tra cui il Siyagha (che in aramaico significa "monastero" ed è il moderno nome arabo del sito), su cui è stato eretto il Memoriale di Mosè. Con una breve escursione da Madaba, che dista solo 9 km, potreste raggiungere quindi il Monte Nebo.

Wadi Rum

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“Questo è il paesaggio terrestre più simile a quel che ho visto camminando sulla Luna” dichiarò a re Hussein, James Irwin, l’astronauta dell’Apollo 15, quando ebbe occasione di visitare il Wadi Rum che venne poi ribattezzato Valle della Luna.
Il Wadi Rum è una valle scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo di sabbia e di roccia granitica della Giordania meridionale.

È il più vasto uadi, ovvero il letto asciutto di un fiume, della Giordania.
Patrimonio Unesco, l’altopiano è caratterizzato da formazioni rocciose, spesso vere e proprie montagne, talvolta modellate dall’erosione del vento in forme surreali, che sorgono fra dune di sabbia arancio. Qui si trova la montagna nota come i Sette Pilastri della Saggezza, un’area visitatori attrezzata da cui partono escursioni di poche ore o di più giorni attraverso il deserto, in jeep o a dorso di dromedario. Un tempo abitato dall’antico popolo dei Nabatei, il Wadi Rum consentirà di perdervi in paesaggi e orizzonti sconfinati dove vivono le tribù nomadi beduine tra stelle, sabbia e sole.

Aqaba

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Situata sulla punta meridionale della Giordania, a circa 4 ore dalla capitale Amman, Aqaba è una città balneare ricca di fascino, affacciata sul Mar Rosso, accanto a Eilat (Israele) e non lontano dall’Egitto.
Qui potrete visitare il museo archeologico per scoprire il patrimonio della città ereditato dalle epoche romana, bizantina e nabatea. A nord-ovest del centro si trovano poi le rovine della città, risalenti al VI secolo, quando Aqaba si chiamava Ayla durante il periodo islamico. La moschea Sharif Hussein Bin Ali, con il suo candore che si staglia nell’azzurro del cielo, è sicuramente la più bella moschea di Aqaba.
Non perdete il castello di Aqaba, il più antico forte della zona costruito all’inizio del XVI secolo. La cittadina giordana è una località balneare in rapida crescita che oggi ospita anche un acquario dedicato a fauna e flora del mar Rosso. Rilassatevi infine sulle lunghe spiagge per un tuffo nelle acque cristalline del Mar Rosso.

Jerash

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Jerash è un'incredibile fusione di influenze greco-romane e orientali. L'antica Gerasa è una cittadina nel nord della Giordania, a circa 30 km da Amman.
Il primo insediamento risale all’epoca di Alessandro Magno, ma Gerasa acquistò importanza con l'arrivo dei Romani.

Lo testimonia l’area archeologica, che sebbene sia solo una piccola parte della città originaria, stupisce per la grandiosità e la magnificenza. È uno dei siti romani più vasti fuori dall’Italia.
Qui vedrete il Tempio di Artemide, il Teatro sud, l’Arco di Adriano e la maestosa Piazza Ovale che si apre sul cardo maximus. Jerash è il posto perfetto da visitare in primavera con le belle colline e il verde lussureggiante. Inoltre, ogni anno ospita il Jerash Festival of Culture and Arts, un programma estivo di tre settimane ricco di danze popolari, musica e spettacoli teatrali.

Mar Morto

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Una meraviglia della natura, uno dei luoghi più particolari del mondo che coniuga il turismo religioso con la vita da spiaggia. Il Mar Morto è un grande lago le cui rive si trovano 400 metri sotto il livello del mare, il punto più basso del pianeta sulla terraferma.
Situato al confine tra Giordania, Israele e Cisgiordania, il Mar Morto è caratterizzato dall’acqua calda fino a dieci volte più salata dell'acqua di mare e ricca di sali tra cui cloruro di magnesio, sodio, potassio, bromo. Queste acque note per le importanti proprietà terapeutiche e curative hanno attratto visitatori fin dall'antichità, tra cui personaggi illustri come il re Erode il Grande e Cleopatra, la bella regina egiziana. Sulle sue rive sorgono infatti numerosi stabilimenti termali. Inoltre l’altissima salinità del Mar Morto vi permetterà di galleggiare senza il minimo sforzo mentre beneficiate delle sue acque sotto il sole giordano.

Trekking in Giordania

  • Petra – Wadi Rum – Mar Morto
  • Amman e la Strada dei Re
  • Gole di Al-Mujib e riserva naturale di Dana
  • Jordan Trail

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Cosa mangiare in Giordania

Considerata la sua posizione geografica e i numerosi flussi migratori di cui la Giordania è stata meta, la cucina è stata profondamente influenzata dalle tradizioni di altri paesi del Levante e del Nord Africa.
Per i giordani il pasto rappresenta un importante momento di condivisione e aggregazione.

Se avrete la fortuna di essere invitati a pranzo o a cena da una famiglia locale scoprirete l’ospitalità e la generosità dei giordani. Ecco alcune specialità da assaggiare: mansaf (piatto nazionale giordano a base di riso, carne, yogurt e mandorle), maqluba (piatto a base di carne, riso e verdure fritte), warak enab (involtini stufati di foglie di vite ripieni solitamente di riso oppure carne macinata), Sajieh (piatto tipico del deserto che consiste in straccetti di carne cotti insieme a peperoni verdi e rossi e a cipolle), tabbouleh (tradizionale insalata levantina a base di prezzemolo, pomodori, menta, cipolla tagliati finemente e bulgur), molokhia (zuppa densa che prende il nome dall’erba di cui è composta, che in italiano è conosciuta come Spinacio del Faraone), manaqish (“pizza giordana” condita con carne macinata, uova, formaggio oppure za’atar), falafel, (polpettine di ceci fritte), shwarma (pezzi di agnello su uno spiedo verticale), fuul (un impasto cremoso a base di fave, aglio e limone).
Assaggiate il khobz, pane arabo non lievitato. Tra i dolci chiedete il Knafeh, dolce levantino a base di pasta di semola farcita di formaggio filante, imbevuta di sciroppo di zucchero e decorata con una grande quantità di pistacchi tritati. Per finire un tè alla menta o un caffè arabo.

Come arrivare e spostarsi in Giordania

La Giordania ha 4 aeroporti: due ad Amman, uno ad Aqaba (King Hussein) e uno a Zarqa. Il più utilizzato è l’aeroporto Internazionale Queen Alia di Amman che dista 35 km dalla capitale, e qui arrivano molti voli diretti dall’Italia.
Poi una volta sul posto, il modo migliore per spostarsi in Giordania senza rischio di perdersi è affidarsi alle agenzie e a tour organizzati che prevedono bus privati e guida turistica.

Quando andare in Giordania

Il periodo migliore per visitare la Giordania è la primavera o l’autunno, quando le temperature sono gradevoli e si assestano intorno ai 20 gradi, evitando le estati roventi e i freddi venti invernali. A questo link trovate tutte le informazioni per il visto in Giordania. 

Mappa e cartina

Autore: Francesca Ferri

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