Giappone

Giappone post Tsunami. Andare oppure no?

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La domanda non è retorica, sebbene il sito del Ministero degli Affari Esteri Italiano e le autorità giapponesi siano alquanto rassicuranti a riguardo. Andare o no in Giappone dopo la catastrofe dell'11 marzo 2011?

L'idea mette un po' pensiero. Le radiazioni, l'acqua radioattiva fuoriscita in mare dopo il disastro, l'off limits da rispettare nell'area intorno a Fokushima, offuscano certamente un po' l'immagine del Sol Levante come meta prediletta delle prossime vacanze.

Sul sito del Tokyo Metropolitan Institute of Public Health sono disponibili i livelli di radiazione aggiornati giorno per giorno per l'area metropolitana di Tokyo. Anche il MAE parla chiaro. I livelli di radiazione nella zona di Tokyo si aggirerebbero intorno a 0.059 microSv/ora. La media a Roma secondo i dati della Protezione Civile sarebbe di 0.25 microSv/ora, di molto superiore a quella della capitale giapponese.

%(customImage '/pictures/2011/09/14/giappone_kagoshima_1.jpeg'; 'http://foto-viaggi.zingarate.com/austria/vienna/giardino-giapponese-10844#focusMedia'; 'foto Giappone')% I valori della radioattività dell'acqua potabile a Tokyo risultano al di sotto del valore di rilevabilità ormai da oltre tre mesi mentre per quanto riguarda il cibo le Autorità Giapponesi informano di aver adottato misure restrittive sulla distribuzione e sul consumo dei prodotti provenienti dalla prefettura di Fukushima e di alcune zone adiacenti.

Sembrerebbe dunque che i viaggiatori diretti in Giappone non corrano alcun pericolo. Il Ministero Giapponese ha imposto l'evacuazione del raggio di 20 Km da Fukushima. Stati Uniti e Italia consigliano di mantenersi più larghi, a un raggio di 80 km dalla prefettura per scongiurare del tutto brutte sorprese.

Che dire? Di certo rispettare l'Off Limits non è un gran sacrificio. La zona settentrionale del Giappone non sarebbe stata in ogni caso tra le nostre prime scelte, mentre Tokyo e le attrazioni limitrofe si trovano a oltre 200 km dal rischio radiazioni.

Il Post  documenta la ricostruzione in una serie di foto a confronto scattate subito dopo lo Tsunami e dopo 6 mesi, nella prima settimana di settembre.

Dando un'occhiata ci rendiamo conto che non saremmo in grado di trovare tracce del disastro pur cercandole. Chiunque deciderà di andare in Giappone non troverà niente di anomalo, nei trasporti (che peraltro a Tokyo hanno sempre continuato a funzionare), nei locali aperti e via dicendo..

Ma, oltre alla razionalità e alla riluttanza nei confronti dell'esattezza delle fonti ufficiali (le autorità dei paesi limitrofi come la Corea del Nord, per esempio non si sentono affatto di prenderle per buone!) resta quel sentimento, spontaneo come tutti i sentimenti, a comunicarci se un posto ci chiama, se è proprio lì che vogliamo andare... magari condizionabile dai dubbi di cui sopra.

A voi la scelta dunque e se avete già fatto un viaggio in Giappone dopo marzo, fateci conoscere le vostre impressioni in modo da tranquillizzare gli altri viaggiatori, che come noi, hanno nel cuore il desiderio di visitare il Giappone.

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