Parigi

Un week end a Parigi

Offerte Ponte 1 maggio

Un Weekend a Parigi

Eccomi qui di ritorno da Parigi! 

Iniziamo con i soliti dettagli tecnici.

Partecipanti
Trulla e le 2 sorelle Trulline (che per comodità chiameremo Sorella M e sorella S…io sarei la L ovviamente) 

Date
27-30 maggio

Voli
Andata: EasyJet, Bari – Milano Malpensa / Milano Malpensa – Parigi Charles De Gaulle
Ritorno: EasyJet, Parigi Orly – Milano Linate / Milano Malpensa – Bari
Costo totale 70 euro circa a testa.

Alloggio
Appartamento a Pigalle prenotato con l’agenzia CentreParis, 65 euro a notte. Assolutamente consigliato!

Shuttle da aeroporto
Parishuttle – 17,50 euro a testa, prenotato tramite Easyjet – assolutamente SCONSIGLIATO – ci hanno bidonato, lasciandoci alle 23.30 a Charles De Gaulle. Abbiamo ripiegato per necessità su un taxi.

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Premessa
In occasione dei 18 anni della mia sorellina abbiamo deciso di regalarle un viaggetto – la meta prescelta è Parigi! Il giorno del compleanno le sveliamo tutto…e pochi giorni dopo si parte! …hmmm…diciamo si dovrebbe partire…Con mio grande dissenso noto nel pomeriggio che la situazione sull’aeroporto di MXP riporta notevoli ritardi e cancellazioni – sarà la nuvola? Google mi indica di no…e allora, cos’è mai? Una più attenta ricerca mi porta a scoprire che Il y à la grève nationale du trafic aérien sciopero dei controllori di volo insomma….! E figuriamoci!

Giorno 1
Il volo per Milano dovrebbe partire alle 17.30 da Bari, ma alle 19.00 siamo ancora in aeroporto, il rischio di restare bloccate è fortissimo…ma alla fine si parte sperando di farcela. L’attesa e il volo non sono per nulla rilassanti, ma il personale di volo Easyjet si rivela essere disponibilissimo – inviano a terra un telex per scoprire lo stato del secondo volo. E’ in ritardo! Gioia! Ora si che mi posso rilassare.

Atterriamo a Milano e in pochi minuti siamo in coda per l’imbarco per Charles De Gaulle – nell’attesa avvisiamo lo shuttle che saremmo arrivate in ritardo di 30 minuti (La sorella M è già a Parigi, e ha preso possesso dell’appartamento).

Non ci aspettano poco male… l’importante è arrivare a Parigi, vedremo come raggiungere l’appartamento appena atterrate.

Prendiamo un taxi, che dividiamo con un ragazzo incontrato al banco informazioni e raggiungiamo l’appartamento. Dopo i saluti di rito ci mettiamo a nanna. Ce l’abbiamo fatta! Domani ci aspetta una lunga giornata.

Giorno 2
Sveglia di buon’ora, colazione e via ci fiondiamo verso Montmartre. L’appartamento dista 300m dal Moulin Rouge, scattiamo le foto di rito e facciamo l’abbonamento giornaliero per i mezzi (Mobilis: 5,90 euro a testa).

Nota: le macchinette automatiche per prendere i biglietti in metro sono utilizzabili solo con monetine o carta di credito, gli euro cartacei non sono accettati.

Saliamo con la funivia a Montmartre…lo so, è da pigri, ma dato che abbiamo l’abbonamento e che ci stancheremo davvero tanto durante la giornata non resistiamo.

Dopo la visita al Sacre Coeur, che fa sempre il suo effetto, e il giro nel quartiere che ci ricorda tanto il film di Amelie, decidiamo di fermarci per un caffè a Rue Lepic nel bar dove hanno girato il film. Il caffè è buono, e 2 euro non ci sembrano particolarmente eccessive, dato il piacere di rivivere le scene del film.

Per pranzo abbiamo deciso per il pic-nic – compriamo una baguette (che trasporteremo ovviamente sotto l’ascella) e ci dirigiamo verso la Torre Eiffel, prossima tappa del nostro giro. La fila per la biglietteria è molto lunga…vabbè mangiamo, magari diminuisce…?

Ci accomodiamo sull’erba con la nostra baguette e un coltello preso in prestito nell’appartamento – formaggio di capra e jambon! (Da notare che durante la giornata nessuna delle scansioni che effettueranno nella borsa identificherà il coltello… ottimo direi?)

Dopo pranzo niente di meglio che una salutare passeggiata su per 1665 gradini! La vista ovviamente merita lo sforzo. La salita sulla Tour Eiffel è spettacolare…gradino dopo gradino raggiungiamo il primo piano.

Nota: per quanto riguarda il biglietto per la Torre Eiffel, ci sono biglietti ridotti fino ai 24 anni (3,50 euro) – il biglietto intero costa 4,50 per le scale.

Passiamo molto tempo a guardare il panorama dai quattro lati e saliamo anche al secondo piano.

Per la mia gioia assistiamo anche ad un gruppo di bambini in gita che canta “la marsigliese”, tutta, dall’inizio alla fine, ovviamente premiati da un round di applausi.

Vista la fila chilometrica per l’ascensore del terzo piano decidiamo di passare, in fondo abbiamo già visto un panorama spettacolare! Anche la discesa non ci delude e faccio un reportage sui lavoratori – alcuni si mettono persino in posa. Beh, che dire, di certo non ci si può lamentare di fare un lavoro sedentario…sembrano scene di altri tempi.

Ora puntiamo sull’arco di trionfo e una breve passeggiata lungo gli Champs Elisee. Ci fermiamo anche da FNAC a comprare un biglietto per me per l’ingresso serale del Louvre (6 euro e qualcosa se non ricordo male) – le mie sorelle non pagano perchè under 26.
Nota: il mercoledi e il venerdi c’è l’apertura serale del Louvre, dalle 18.00 alle 21.45 e il biglietto costa 6 euro (+ qualcosa per la prevendita se si acquista da FNAC).

Al nostro arrivo al Louvre non c’è fila – sbagliamo ingresso e ci avventuriamo in mezzo ai pittori olandesi. Mia sorella S tiene le redini della spedizione, ha studiato a casa e si è preparata sulle opere che vuole vedere, quindi ci ‘trascina’ da un quadro all’altro, siamo stanche ma proseguiamo.

Dopo un paio di ore non ce la facciamo più…dobbiamo uscire all’aperto, nonostante la stanchezza la tentazione di vedere da vicino il Ponts des Arts (visto dalla finestra del Louvre) è grande, e ne vale davvero la pena – è il tramonto e c’è una vista spettacolare!

Sono le 20.30 circa, l’intenzione è quella di tornare all’appartamento e poi uscire a cena al quartiere latino, ma il mio informatore italiano a Parigi col quale dobbiamo incontrarci in serata ce lo sconsiglia: alle 21.30 chiudono le cucine!

Cambio piano al volo, e diritte al quartiere latino dove mangiamo in una creperia consigliata dall’inviato italiano a Parigi (Creperie Saint-Germain, rue Saint-André-des-Arts). A me non piace molto…ma d’altronde le crepes salate non mi sono mai piaciute, le mie sorelle le giudicano ottime! Mi rifiuto di pagare una banale Heineken da 33 cl in bottiglia 5 euro, berrò acqua!

Terminata la cena attraversiamo mezza città, ci prepariamo velocemente ad uscire di nuovo e a tornare nel quartiere latino, dove passeggeremo e berremo qualcosa col nostro inviato italiano a Parigi. Ci porta in giro, Notredame, il palazzo del comune e la famosa chiesa di Saint Eustache. Riprendiamo la metro e torniamo in appartamento….siamo distrutte! Buonanotte…

Giorno 3
Oggi si va a Versailles!
L’idea è quella di alzarci presto e partire, ma la sera siamo tornate tardi e non riusciamo a svegliarci prima delle 8.30 – tempo di fare colazione e prepararci e siamo fuori. Fuori c’è il sole, ieri faceva caldo – azzardo la gonna senza collant…pessimo errore! Durante il giorno arriverà il maltempo…brrrr….
Purtroppo dobbiamo fronteggiare la chiusura di una porzione della metro che include la nostra fermata – Pigalle.

Facciamo i biglietti – è sabato e le mie sorelle fanno il Jeunes Weekend (zone 1-5) che costa 6,60 euro – io che sono vecchia spendo 9,80 per il mobilis (zone 1-4) invece. Raggiungiamo Versailles alle 11.30 – è tardi, tardissimo rispetto ai nostri (miei) programmi e c’è una fila allucinante per la biglietteria. Passiamo più di 1 ora in fila – io avevo tentato senza successo di fare il biglietto su internet, ma i francesi ed internet mi sa che non sono tanto compatibili. Una mossa ‘intelligente’ sarebbe stato comprare il biglietto da FNAC il giorno prima. Anche qui, solo io devo pagare…quelle giovincelle delle mie sorelle no!

Per pranzo ci siamo portate un pic-nic, anche se il tempo continua a guastarsi sempre di più e inizia davvero a fare freddo (soprattutto per me…anche se ovviamente non posso dirlo, altrimenti parte il coro del ‘te l’avevo detto’ delle mie sorelle, quindi stringo i denti e sto zitta).

Cerchiamo di capire di più sui biglietti – 25 euro il passport, con ingresso ai giardini con le fontane musicali (Grandes eaux musicales and jardins musicaux) oppure 15 euro per il solo palazzo? Dibattiamo sul pic-nic e sulla necessità di accedere al giardino… e decidiamo per il pacchetto completo – pessima decisione!! risparmiate e prendete solo quello per il palazzo… più in là capirete perchè.

Dopo l’interminabile fila entriamo finalmente nel palazzo – ritiriamo le audioguide che sono comprese nel biglietto, e fornite gratuitamente agli under 26. Visitiamo la sala degli specchi (sicuramente la stanza più bella), Les Grand Apartments, gli appartamenti del Dauphin e delle Mesdames. L’audioguida è ben fatta e descrive tutto, stanza per stanza.

Lasciamo il palazzo dopo qualche ora – fa sempre più freddo e c’è un gran vento! Giriamo intorno al palazzo e troviamo una parte dei giardini con ingresso gratuito (io ho il biglietto, ma le mie sorelle devono pagare e non siamo sicure che ne valga la pena con questo tempo, piovigina pure…)

Ci stendiamo sull’erba e consumiamo il pranzo al sacco (compresi degli ottimi dolci di pasticceria!) – dall’interno del giardino della reggia si sente la musica delle fontane musicali. Visto che ho pagato il biglietto decido di andare a dare un’occhiata e lascio le mie sorelle che si avventurano verso la depandence di Maria Antonietta (gratuito under 26).

Beh, che dire delle fontane musicali: niente di che! La presentazione era davvero deludente, la maggior parte delle fontane erano spente e la musica suonata dagli autoparlanti a tutto spiano fa venire il mal di testa dopo mezz’ora.

Camminando scopro che la parte più bella del giardino è accessibile GRATUITAMENTE!

Si possono fare pic-nic, noleggiare bici e anche barchette per navigare il canale artificiale. Quando abbiamo chiesto informazioni nessuno ce l’ha detto ovviamente. Per di più la parte gratuita è anche la parte più ampia del giardino.

Note: indicazioni per accedere al giardino (la parte più bella, nonchè gratuita, ma solo per gente che non ha paura di camminare) – con il palazzo di fronte a voi, prendete il cancello sulla vostra destra uscendo dalla zona del palazzo – camminate per un bel lungo la strada e girate a sinistra, aggirando il palazzo.

Camminate per un altro bel tratto (sulla vostra destra avrete un campo di cavalli e di pecore, discendenti dall’antica stirpe che Mariantonietta allevava) e girate nuovamente a sinistra. Dopo pochi metri vi troverete alle spalle del palazzo in un posto bellissimo!

Visto il freddo e il vento decidiamo di tornare a Parigi, si potrebbe tranquillamente passare un giorno intero a Versailles, ma il brutto tempo vota a favore del rientro – riprendiamo il treno e scendiamo a Saint Michel, nei pressi di Notre Dame. Visitiamo la cattedrale, ma non le torri, perchè è troppo tardi e incontriamo un amico di mia sorella M col quale scopriremo l’happy hour! Tutto in questa fascia oraria (credo 17-20) è a prezzo ridottissimo. Al costo di 4 euro prendo un’eccellente pinta di Desperados – altro che la Heineken da 33cl a 5 euro!

L’idea a questo punto sarebbe stata quella di fare un giro su un battello, ma fa freddo e neanche l’alcool del happy hour ci ha scaldate abbastanza, siamo stanche – decidiamo che rimanderemo questa cosa alla prossima gita a Parigi!

Torniamo in appartamento. Per la sera abbiamo scelto un ristorantino a Montmartre (a metà della scalinata) – consigliatissimo sul forum, non possiamo resistere. Che dire, semplicemente fantastico!

Il locale molto caratteristico, il personale gentilissimo (per la prima volta mi danno la possibilità di usare il mio orribile francese senza rispondere ‘eh?’ e mi capiscono, rispondono!) Abbiamo mangiato benissimo!
Nota: Taverne de Montmartre, Rue Gabrielle – a metà della scalinata per il Sacro Cuore. Menu fissi da 12 euro.

Soddisfatte e rotolanti, torniamo giù – foto notturne del Moulin Rouge e subito a nanna. Domani si parte.

Giorno 4
Oggi si parte – sveglia presto e usciamo per andare a prendere l’OrlyBus (io e mia sorella S), mia sorella M invece va alla gare de Lyon per il suo treno. Durante il tragitto veniamo avvicinate da una ragazza francese con una valigia enorme che parla parla parla parla, ovviamente in francese che ci convince a scendere, ‘Orly di qui per il bus ci indica!’ fiduciose la seguiamo…pessima scelta, appena vedo il bus so già di cosa si tratta: è il costoso servizio dell’Air France! Merde! 11,50 euro a testa…invece dei 6,00 euro dell’OrlyBus

Ormai è tardi, maledico la francese logorroica, ma in pochissimo tempo arriviamo in aeroporto. I controlli di sicurezza sono pressochè ‘privati’. Ci siamo solo io e mia sorella – 3 persone a testa che ci controllano, ma non molto bene visto che mi dimentico di togliere i liquidi dal bagaglio e non se ne accorge nessuno.

Al gate la signorina di turno scarta le valige ‘fuori misura’ facendole imbarcare – ha una faccia cattivissima, ma noi siamo apposto con le misure!

Atterriamo a Linate in perfetto orario, giusto in tempo per invitarci a pranzo a casa della mia amica e per salutarla. Dopo pranzo facciamo un giretto: Duomo, Scala e Galleria – mia sorella non è mai stata a Milano e prendiamo il bus per Malpensa.

La nostra vacanza è terminata…Easyjet ci riporta a Bari in perfetto orario – è stata un’ottima idea questo regalo.

autore: trulla
periodo: maggio

 

 

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