Un consiglio

Iniziamo subito con un consiglio: non andateci! ne va della vostra salute psichica e mentale. Ovviamente non perché l’isola non valga la pena, ma esattamente per il motivo opposto: è un paradiso terrestre che si scorda difficilmente, con un clima eccezionale, dei paesaggi sconcertanti ed una dimensione da favola, per cui, come ho già scritto altrove, adesso il mio stato mentale è pari a quello dello spot della Costa Crociere: mi sento come la tipa che mentre è nella vasca da bagno scoppia a piangere al ricordo della vacanza appena trascorsa.

Boh, mi sono ripreso molto più velocemente da altri viaggi, tipo l’ultimo a Berlino, mentre non riesco (ahimè) ancora a far uscire Fuerteventura dalla mia mente…

Il viaggio è stato prenotato a settembre, durante una delle classiche offerte di 10 euro a tratta, per cui il tutto ci è venuto a costare 46 euro a/r (ho dovuto aggiungere i 3 euro per il check-in ai banchi da Girona a Fuerte). L’itinerario è stato il seguente: partenza il 13 febbraio da Roma per Girona, stop notturno, partenza l’alba del 14 per Fuerte, rientro il 19 mattina per Girona, stop pomeridiano e volo serale su Pescara, per un totale di 5 giorni pieni.

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