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Giornata mondiale della Traduzione: le parole intraducibili più cercate al mondo

Parole intraducibili

Sapete qual è la parola intraducibile più cercata al mondo? È Cringe!

In occasione della Giornata Mondiale della Traduzione del 30 settembre, Preply ha analizzato le parole intraducibili più cercate di tutto il mondo. Ecco lo studio.

Giornata mondiale della Traduzione: le parole intraducibili più cercate al mondo

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Ogni Paese e ogni lingua possiedono un insieme unico di parole che esprimono concetti, sentimenti e situazioni peculiari, strettamente legati alla storia e alla cultura locali.

Queste parole sono intraducibili, poiché non possono essere esaurite in un'unica parola in un'altra lingua.

In occasione della Giornata Mondiale della Traduzione, che si celebra ogni anno il 30 settembre, Preply, la piattaforma globale di apprendimento delle lingue, ha condotto un'analisi per identificare le parole intraducibili più cercate su motori di ricerca online in tutto il mondo, nonché le parole e le espressioni intraducibili dei dialetti italiani che suscitano maggiore curiosità tra i cittadini italiani.

Le parole intraducibili più cercate al mondo

In cima alla lista delle parole intraducibili più cercate, con 588.400 ricerche, c'è l'inglese "Cringe", che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità online e sui social media per descrivere una situazione, una scena o un comportamento altrui imbarazzanti o imbarazzanti per chi li osserva.

Segue "Golden hour" (446.500 ricerche), un'espressione inglese diventata comune soprattutto in ambito fotografico, che si riferisce a una condizione particolare e ricercata della luce solare naturale che si verifica poco dopo l'alba e poco prima del tramonto.

Al terzo posto troviamo il termine tedesco "Wanderlust" (237.500 ricerche), che denota il desiderio irresistibile di viaggiare e di esplorare nuovi luoghi al di là del proprio mondo.

All'interno della classifica delle parole intraducibili di Preply, troviamo anche l'espressione italiana "Al dente", al settimo posto con oltre 160.000 ricerche mensili in tutto il mondo.

Parole intraducibili dei dialetti italiani

Analizzando invece i dialetti italiani, Preply ha individuato numerose espressioni e parole che catturano perfettamente il loro significato, ma che non hanno un corrispettivo preciso nella lingua italiana standard.

In cima alla lista delle parole intraducibili dei dialetti italiani più cercate online dagli italiani troviamo "Umarell", un'espressione di origine bolognese (umarèl), che viene utilizzata per descrivere gli anziani che osservano i lavori in corso nei cantieri.

Al secondo e terzo posto, provenienti dalla Campania, troviamo "Cazzimma" (8.100 ricerche), un'espressione napoletana che indica un atteggiamento o un comportamento che mescola astuzia, opportunismo e cinismo, e "Scugnizzo" (6.600 ricerche), che a Napoli e in altre zone indica un ragazzo monello, furbo e intelligente, in grado di cavarsela con scaltrezza, anche se non sempre in modo onesto.

Successivamente, incontriamo tre termini provenienti dal Lazio: "Coatto" (5.400 ricerche), un termine romanesco che descrive una persona rozza, con un linguaggio volgare e un abbigliamento senza gusto; "Daje" (4.400 ricerche), un'espressione di incoraggiamento con diverse sfumature, come "dai, andiamo" o "evviva", spesso utilizzata come saluto tra i giovani; "Scialla", utilizzata soprattutto dai giovani, che significa "stai tranquillo, calmati".

Seguono "Gabanella" (3.600 ricerche), il riposino pomeridiano all'italiana, "Caciara" (3.000 ricerche), che nel Lazio indica situazioni rumorose e confusionarie, "Bauscia" (2.900 ricerche), un termine lombardo che si riferisce a qualcuno che si dà arie da persona importante, e "Giargiana" (2.800 ricerche), utilizzata nel dialetto lombardo per riferirsi a una persona non originaria di Milano, spesso con una connotazione negativa.

Tra le parole intraducibili più cercate non mancano il "Quaquaraquà" siciliano, che indica una persona chiacchierona e non affidabile, e il "Bischero" toscano, che descrive una persona ingenua e facilmente ingannabile.

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