
Il blu notte di Paul Klee sulle porte di Sidi Bou Saïd, il blu Majorelle della villa di Yves Saint Laurent a Marrakech, il blu dell’acqua nelle grotte di Zante o ancora il blu polare della Grotta di Cristallo in Islanda.
Infinite sfumature di blu tingono città e villaggi esotici, ville e moschee o ambienti naturali che diventano incredibili spettacoli da vedere almeno una volta nella vita.
Simbolo di serenità, calma e sicurezza, il blu è il colore dell’estate, del mare e del cielo, ma anche di grotte polari nascoste nei ghiacciai islandesi o dell’impressionante dolina marina del Belize.
Vi portiamo in viaggio alla ricerca del blu più bello del mondo.
Luoghi blu, i 13 più belli al mondo
- Chefchaouen, Marocco
- Jodhpur, India
- Sidi Bou Saïd, Tunisia
- Júzcar, Spagna
- Moschea blu di Istanbul, Turchia
- Laguna Blu, Islanda
- Bacalar, laguna dei 7 colori, Messico
- Grotta azzurra, Capri
- Grotte Blu, Zante, Grecia
- Great Blue Hole, Belize
- Crystal Cave, Islanda
- Jardin Majorelle, Marrakech, Marocco
- Casamassima, Puglia
Foto: © Balate Dorin/Shutterstock
Chefchaouen, Marocco
Ai piedi delle montagne del Rif si trova la perla blu del Marocco. Chefchaouen è una pittoresca città che incanta tutti i viaggiatori per la sua medina con le case dipinte di blu.
Sono tante e fantasiose le teorie per cui le case di Chefchaouen sono blu. Alcuni sostengono che siano state dipinte di blu dagli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo o dalla Germania nazista.
Secondo altri ancora vengono dipinte di blu per tenere lontane le zanzare, per rappresentare il mare o per tenere fresche le case durante i mesi estivi. Quel che è certo è che questa usanza rende Chefchaouen un paradiso per i fotografi. È una città ideale da visitare in giornata, piccola e tranquilla dove ammirare alcune meraviglie architettoniche come la Grande Moschea e la kasbah che con la sua pietra rosa spicca tra tanto blu.
La piazza Uta el Hamman è il cuore della medina di Chefchaouen, dove convergono le principali stradine della labirintica città vecchia.
Inoltre, vale la pena spostarsi di due chilometri dalla medina per ammirare la Moschea Spagnola, costruita su una collina negli anni Venti del Novecento dagli spagnoli. Essendo una moschea non in servizio può essere visitata anche da non musulmani. Inoltre è uno dei migliori punti panoramici di Chefchaouen. Gli amanti del trekking, invece, potrebbero partire per delle escursioni sulle vicine montagne del Rif oppure per una semplice passeggiata fino alla cascata formata dal fiume Ras el-Maa.
Jodhpur, India
Jodhpur è la città blu nel cuore del Rajasthan, in India, dove le case verniciate del colore del cielo spiccano nel paesaggio indiano. In origine venivano dipinte di blu le residenze dei Brahmini, ovvero la casta più elevata nella gerarchia della società indiana, per distinguerle dalle case di tutti gli altri. Oggi il blu ha tinto tutte le case degli abitanti di Jodhpur che usano questo colore per tenere alla larga gli insetti e proteggersi dal caldo estivo. Per godere del miglior panorama della città blu bisogna andare alla Fortezza di Mehrangarh, dimora dei regnanti a partire dal 1458 che domina Jodhpur da un massiccio di 130 metri. Il maestoso forte oggi ospita anche il Mehrangarh Museum.
Esplorate quindi il cuore della città vecchia, caratterizzata dalle tipiche case blu dalla forma cubica addossate le une alle altre. Da non perdere poi il Jaswant Thada, il memoriale della città di Jodhpur realizzato in marmo finemente intagliato, che funge inoltre da terreno di cremazione per la famiglia reale Rajput di Marwar.
Sidi Bou Saïd, Tunisia
A soli 20 km da Tunisi si trova Sidi Bou Saïd, un incanto di bianco e blu che seduce a prima vista con le sue stradine acciottolate, i portoni blu e gli scorci mozzafiato sulle acque azzurre.
Posizionato in cima a una scogliera, il villaggio di Sidi Bou Saïd è uno dei luoghi più affascinanti della Tunisia. Prende il nome da un santo sufi del XIII secolo e la sua caratteristica architettura è un mix di ottomano e andaluso, risultato dell’afflusso di musulmani spagnoli nel XVI secolo.
Per i francesi, il villaggio di pescatori era una perfetta rappresentazione dell’orientalismo idealizzato dagli europei nel XIX secolo, perciò si impegnarono a garantire che il villaggio venisse preservato (nel 1915 gli fu conferito lo status di luogo protetto).
Nel tempo Sidi Bou Saïd ha accolto ospiti illustri come l’artista Paul Klee, lo scrittore André Gide, il filosofo Michel Foucault e gli eccentrici inglesi Osbert e Edith Sitwell. Quindi andate alla scoperta di questo paradiso bianco e blu tra colorati cortili di palazzi, bellissimi giardini ricchi di palme, buganvillee e profumati gelsomini.
Vedrete la moschea, anche questa bianca e blu. Visiterete botteghe e atelier di artisti come il pittore siciliano Saro Del Turco, che a Sidi Bou Saïd ha trovato la sua seconda patria. La sua casa atelier è un posto magico dove ammirare suggestivi dipinti ad acquarello che rappresentano il più delle volte le tipiche porte di Sidi Bou Saïd. Ma esplorate anche la Galerie Saladin o la Galerie A. Gorgi che espongono opere di artisti locali. Per una pausa fermatevi al celebre (e turistico) Café des Nattes, amato da artisti come Paul Klee e Simone de Beauvoir, dove ordinare un tè alla menta.
Júzcar, Spagna
L’unica città completamente azzurra tra le città bianche dell’Andalusia si chiama Júzcar e si trova in provincia di Malaga, a pochi chilometri da Ronda. È un minuscolo villaggio di poco più di 200 anime, dove perfino il cimitero è colorato di blu. Ma questa volta la ragione non è da ricercare nella tradizione. Le sue case, che fino al 2011 erano completamente bianche, sono state colorate di blu perché Júzcar era stato scelto come ambientazione del film I Puffi.
Quando poi nel dicembre 2011 la Sony Pictures si è offerta di ridipingere la città di bianco, gli abitanti di Júzcar, avendo visto i vantaggi che potevano ottenere dal turismo, rifiutarono la proposta.
Oggi visitare Júzcar è una gioia per i più piccoli che si entusiasmeranno tra casette a forma di fungo e statue dei puffi, oltre ai tanti murales e giochi spersi nel villaggio. Basta seguire alcuni percorsi turistici che vi faranno vedere i principali punti di interesse, tra cui il punto panoramico La Torrichela dove si trova anche la statua del Grande Puffo e il punto panoramico Jardón dove si trova la casetta-fungo.
Moschea blu di Istanbul, Turchia
La Moschea Blu è la più importante di Istanbul e una delle più affascinanti del Medio Oriente. È stata costruita tra il 1609 e il 1616 per ordine del sultano Ahmed, da cui il suo nome in turco, Sultanahmed Camii, ovvero Moschea del Sultano Ahmed, e venne inaugurata nel 1617 durante il mandato di Mustafa I.
Entrando nella Moschea Blu capirete subito il motivo del suo nome: più di 20.000 piastrelle di ceramica turchese proveniente da İznik adornano le pareti superiori e la grande cupola della moschea che misura 23 metri di diametro e 43 metri d’altezza. Innumerevoli lampadari rischiarano gli interni illuminati inoltre da 200 vetrate. La Moschea Blu inoltre possiede sei minareti, un fatto che all’epoca della sua costruzione scatenò una certa polemica, poiché era lo stesso numero di minareti della moschea della Ka’ba a La Mecca. Per placare gli animi dei fedeli, infatti, venne aggiunto un settimo minareto alla moschea della Mecca.
Laguna Blu, Islanda
La spa geotermica della Laguna Blu è l’attrazione più nota dell’Islanda. Le sue acque hanno un colore blu opaco, che non si trova da nessun’altra parte al mondo, in contrasto con il campo di lava nera circostante, ricoperto di muschio verde scuro. La Laguna Blu è un grande lago con la temperatura perfetta per fare il bagno: in media 39°C. È situata nella penisola vulcanica di Reykjanes, nell’Islanda sud-occidentale, nota per i suoi paesaggi brulli e indimenticabili.
Dista solo 15 minuti in auto dall’aeroporto internazionale di Keflavík e circa 30 minuti dalla capitale dell’Islanda, Reykjavík. Questo la rende l’ideale per fare una sosta all’arrivo in Islanda, o subito prima di ripartire. Una semplice visita della Laguna Blu rigenera le persone più stressate, chi invece cerca qualcosa di più lussuoso può offrirsi alcuni trattamenti disponibili. Per esempio, si può usufruire di tutta una gamma di massaggi in acqua, di trattamenti di bellezza naturali a base di minerali e alghe rare, specifici per la propria pelle, oppure di trattamenti mirati per chi soffre di problemi dermatologici come la psoriasi.
C’è anche un mud bar, dove potrete farvi una maschera per il viso al fango di silice, inclusa nel prezzo del biglietto. Se prenotate il pacchetto Premium è inclusa anche una maschera alle alghe, ma potete anche acquistarla a parte con il braccialetto digitale. Esplorate dunque la laguna, sentite l’acqua scorrere sulle spalle sotto la piccola cascata vicino alle saune e purificate la pelle nelle 3 diverse saune e bagni turchi. National Geographic ha indicato la Laguna Blu nella top 25 delle meraviglie del mondo, non perdertela.
Bacalar, laguna dei 7 colori, Messico
Luogo poco conosciuto sulla costa del Quintana Roo, un angolo di incredibile bellezza da scoprire in Messico. La Laguna di Bacalar è uno specchio di acqua dolce che incanta per le sue infinite sfumature di blu. È un lago di 42 km² nell’entroterra del Quintana Roo, nel sud dello Yucatan, che l’antica popolazione dei Maya aveva ribattezzato la “laguna dai 7 colori”, riferendosi alle gradazioni dell’acqua dovute alle diverse profondità.
L’acqua infatti va dal bianco, merito del fondale di sabbia candida, al blu notte, passando per infinite sfumature di turchese e smeraldo. Un giro in barca o in canoa vi farà scoprire le bellezze del lago incorniciato da mangrovie, canneti e prati verdi.
Nello Yucatan si trovano inoltre 6000 cenotes, grotte formate dall’erosione delle rocce calcaree, venerate dai Maya, dove l’acqua è di un blu profondo.
Grotta azzurra, Capri
“Le acque di questo placido lago sotterraneo sono il blu più luminoso e più bello che si possa immaginare. Sono trasparenti come lastre di vetro, e la loro colorazione farebbe vergognare il cielo più azzurro che si sia mai piegato sull’Italia. Nessuna tinta potrebbe essere più incantevole, nessuna lucentezza più superba”.
Così Mark Twain descrisse la bellezza della famosa Grotta Azzurra di Capri. A lungo tralasciata dagli abitanti dell’isola che la reputavano preda di spiriti maligni, la grotta marina naturale dell’isola nel golfo di Napoli affascina per l’intensità del blu dell’acqua, dovuto all’effetto della luce che filtra attraverso un’apertura sottomarina. In questo meraviglioso scenario il bagno purtroppo non è consentito, ma potrete godervi lo spettacolo con escursioni in barca. O guardando il recente film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino in cui Fabietto e il contrabbandiere Armando fanno il bagno proprio nella Grotta Azzurra.
Grotte Blu, Zante, Grecia
Lungo la costa nord-ovest di Zante, a partire dalla fine di Agios Nikolaos fino a Capo Skinari, potrete ammirare lo splendore delle famose Grotte Blu dell’isola greca. Si tratta di particolari formazioni geologiche che hanno dato vita ad un susseguirsi di grotte sul mare. Il nome deriva proprio dal colore dell’acqua che all’interno delle grotte diventa di un blu intenso.
L’ideale per ammirarle è con un tour su una piccola imbarcazione che riesce ad addentrarsi in molte delle Grotte Blu. In altre la bellezza è riservata solo a nuotatori e sub che si avventurano nel mondo sottomarino.
Great Blue Hole, Belize
Il Great Blue Hole, in italiano “Grande Voragine Blu”, è una grande dolina marina situata a est delle coste del Belize, nel Mar dei Caraibi. Si trova al centro del Lighthouse Reef, un piccolo atollo a circa 60 miglia da Belize City.
La cavità è quasi perfettamente circolare, larga oltre 300 metri e profonda 123.
È il secondo blue hole più grande al mondo dopo il Dragon Hole, nel Mare Cinese meridionale. Si pensa che la grotta calcarea da cui ha avuto origine si sia formata durante l’ultima Era glaciale, quando i livelli del mare erano inferiori a quelli odierni, e che sia poi stata sommersa dall’acqua, fino a che le sue pareti superiori sono collassate, dando origine al “buco” che vediamo. Già nel 1971 Jacques-Yves Cousteau lo definì uno dei dieci siti di immersione più interessanti del mondo.
Ancora oggi i sub accorrono da ogni dove per tuffarsi nell’ignoto: stalattiti e stalagmiti subacquee formatesi durante l’ultimo periodo glaciale, grotte verticali e un mondo sottomarino da esplorare. L’esperienza può essere eccitante per alcuni quanto terrificante per altri.
Crystal Cave, Islanda
Un altro spettacolo della natura è la Crystal Cave in Islanda, ovvero una grotta che assomiglia a un’incredibile cupola di cristallo dal blu intenso, creata da un curioso fenomeno scatenato dall’incontro del ghiaccio con la crosta terrestre.
La grotta di cristallo si trova nel ghiacciaio Skaftafellsjökull, una diramazione del grande ghiacciaio Vatnajökull, situato nel Parco Nazionale di Skaftafell, nella parte meridionale dell’Islanda. Di solito le grotte nei ghiacciai sono temporanee, ma questa grotta di cristallo si forma più o meno nello stesso posto dall’inverno 2011-2012. Viene scavata ogni estate da un grande fiume glaciale e, negli ultimi anni, è diventata la più grande grotta di ghiaccio della zona, ampia abbastanza da far entrare dalle 70 alle 100 persone. Ma non tutte le grotte dei ghiacciai sono blu, infatti vicino alla Crystal Cave, a volte è accessibile un’altra grotta più piccola, chiamata Grotta di Rubino Scuro (Dark Rubin Cave), più piccola, buia e dal ghiaccio di colore nero.
Jardin Majorelle, Marrakech, Marocco
Blu Majorelle è, infine, il colore della villa e dell’incantevole giardino creato dal pittore francese Jacques Majorelle nel 1924. Fonte d’ispirazione dell’artista innamorato di Marrakech, il Jardin Majorelle divenne la sua villa atelier, che coniugava l’architettura moresca e lo stile art déco.
Negli anni Sessanta uno dei duo più rinomati della moda scoprì Marrakech.
Pierre Bergé e Yves Saint Laurent visitarono il Jardin Majorelle nel 1966, durante la loro prima visita alla città rossa. Rimasero sedotti dal giardino, che consideravano un’oasi senza tempo dai colori di Matisse. Pierre Bergé e Yves Saint Laurent acquistarono la villa negli anni ’80 e intrapresero importanti lavori di ristrutturazione.
Qui Yves Saint Laurent disegnava tutto il giorno e organizzava le feste più belle con gli amici e la famiglia. Ogni giorno, la coppia usciva per poco più di un’ora per immergersi nell’atmosfera della città, per poi tornare a rifugiarsi nel suo nido d’amore. Marrakech divenne il laboratorio creativo di YSL. Oggi accanto al Jardin Majorelle potrete visitare il recente e affascinante Musée Yves Saint Laurent per fare un viaggio tra le epoche, gli stili e le collezioni del grande stilista.
Casamassima, Puglia
In provincia di Bari, Casamassima è un borgo colorato d’azzurro per le abitazioni colorate che caratterizzano il centro storico.
Fino a qualche tempo fa si pensava il colore delle case fosse un voto alla Madonna di Costantinopoli, per aver aver scampato il paese dalla peste nel 17° secolo. Negli ultimi anni una nuova teoria collega il borgo pugliese alle città blu del mondo, scopri qui la storia.