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Caraibi, le isole più belle e il periodo migliore per visitarle

dicembre al caldo

Spiagge bianche, acque turchesi e ozio all’ombra delle palme da cocco. Le isole dei Caraibi offrono la vacanza tropicale che tutti sognano. Ma come scegliere tra oltre 1300 isole diverse?
Abbiamo selezionato per voi dieci tra le più belle isole disperse nel mar dei Caraibi, dalla vibrante Giamaica alla lussuosa Anguilla, dall’affascinante Cuba alla lussureggiante Porto Rico, passando per le isole Vergini americane, le Cayman e le Antille francesi.
Ecco 10 delle isole più belle dei Caraibi e quando andare.

Caraibi, le isole più belle e il periodo migliore per visitarle

  • Antigua
  • Barbuda
  • Santo Domingo, Repubblica Dominicana
  • Giamaica
  • Cuba
  • Anguilla
  • Isole Cayman
  • Porto Rico
  • Isole Vergini americane
  • Antille francesi

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Antigua

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È un’isola delle Piccole Antille, appartenente allo Stato di Antigua e Barbuda. Fu scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo che la chiamò come la chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia. Ad Antigua la vita trascorre in spiaggia. La sua costa irregolare nasconde centinaia di meravigliose calette, bagnate da acque turchesi.
Ma se riuscirete a lasciare le spiagge scoprirete l’animata capitale St John’s dall’accento inglese, che si ritrova nell’affascinante località marinara di English Harbour, negli storici forti e nelle altre vestigia del passato coloniale. Sull’isola vedrete anche tanti villaggi dai colori pastello, l’atmosfera rilassata e la gente locale sorridente. Per chi ama il trekking la vetta più alta è il Mont Obama (circa 400 metri). Antigua quindi è l’isola ideale per chi desidera una vacanza rilassante in resort con un paio di escursioni in giornata. Il periodo migliore per andarci è da dicembre ad aprile.

Barbuda

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Barbuda è la seconda isola per dimensioni e importanza, dopo Antigua, nella piccola nazione caraibica di Antigua e Barbuda. Viene spesso definita l'isola sorella di Antigua che affascina per le spiagge da sogno, l’atmosfera coloniale e le antiche piantagioni di canna da zucchero abbandonate.

Situata a 40 km a nord di Antigua, nei Caraibi nord-orientali, Barbuda è un’isola incantevole che conquista per le sue infinite spiagge di sabbia rosa e acque turchesi. Ma soprattutto è un’isola non battuta dal turismo. Raggiungibile in barca o con un volo charter, Barbuda ha una popolazione di solo 1500 persone e riesce ad accogliere pochi turisti alla volta. L’isola ha un solo villaggio dove vive il 2% della popolazione del piccolo Stato e riceve pochissimi visitatori, in genere appassionati di ornitologia o viaggiatori alla ricerca di spiagge tranquille e acque cristalline. Se cercate quindi la quiete dove oziare all’ombra di una palma su una spiaggia tropicale, tra immersioni, snorkeling e magici tramonti, Barbuda è l’isola ideale. Potreste ritrovarvi a cena accanto a vip che frequentano i più bei resort dei Caraibi. Il periodo migliore per andarci è da dicembre ad aprile.

Santo Domingo, Repubblica Dominicana

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402 km di spiagge bianche, acque cristalline, panorami da cartolina e un clima tropicale tutto l'anno. Santo Domingo è un sogno a cui non dover rinunciare. Scoperta durante il primo viaggio di Cristoforo Colombo, il 6 dicembre 1492, l’isola fu chiamata Hispaniola, la piccola Spagna. Circondata dall’Oceano Atlantico a nord e dal Mare dei Caraibi a sud, la Repubblica Dominicana è la meta perfetta per chi cerca una vacanza di mare d’inverno.
Bisogna sapere che conviene visitare la parte nord dell’isola durante la stagione secca, che va da giugno a settembre al nord, la parte sud invece da novembre ad aprile. Ma in ogni periodo dell’anno le temperature medie si mantengono intorno ai 26° C. Tuttavia, l’isola non offre solo mare e relax, ma anche un'incredibile combinazione di arte, cultura, tradizioni, musica e cucina. Immergetevi quindi nella capitale Santo Domingo per esplorare la prima città fondata nelle Americhe, colorata e travolgente. Lascerete i Caraibi con la voglia di ritornarci.

Giamaica

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La Giamaica è l’isola dei Caraibi adatta a tutti i tipi di viaggiatori: ci si può rilassare in un resort o in una villa con spiaggia privata, intraprendere avventure urbane o naturalistiche, immergersi nella vita dell’isola e far le ore piccole a ritmo di reggae, reefer (spinelli) e rum. Lo Stato insulare delle Grandi Antille, lungo 240 km e largo 80 km, incanta con spiagge tropicali, montagne spettacolari, lagune e cascate nascoste, tramonti rossi. Ma oltre i cliché dell’isola esotica, esiste una Giamaica più autentica. La sua cultura è un mix di influenze e tradizioni diverse, ma guarda più che altro all’Africa nonostante la sua posizione geografica e la sua storia coloniale.
La Giamaica inoltre è spesso conosciuta per la sua musica, grazie a ritmi di successo mondiale come il calypso, lo ska e soprattutto il reggae. Fu infatti l’icona del reggae, Bob Marley, a portare il Paese alla ribalta mondiale quando, negli anni ’70, fece conoscere al mondo canzoni come One love, No woman no cry, Get-up Stand-up, Could you be loved e Redemption song. Costituito da un mix di allegria, atmosfere tropicali e rabbia sociale, il reggae di Bob Marley rappresenta ancora bene un Paese densamente popolato e povero su cui pesa il triste passato della schiavismo. Il periodo migliore per andare in Giamaica è quello tra il mese di dicembre ed il mese di aprile.

Cuba

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Cuba è l’isola dove lascerete il cuore. Chilometri di spiagge caraibiche lambite da un mare turchese protetto dalla barriera corallina, catene montuose dal verde intenso delle foreste tropicali, città affascinanti che conquistano per l’architettura coloniale dai colori intensi, la gente accogliente e l’atmosfera distesa.
Il passato ha lasciato testimonianze all'Avana vecchia, a Cienfuegos, Trinidad e, in misura minore, a Santiago e Camagüey, città suggestive da scoprire al ritmo di salsa, rumba e mambo.

Tra una visita e l’altra ci si rilassa sulle incantevoli spiagge di Cayo Largo, Cayo Coco, Cayo Santa Maria, Varadero o Playa de l’Este.
Dopo aver oziato una giornata all’ombra di una palma, tra un bagno e l’altro, si vive la notte degustando il celebre rum o un ottimo sigaro locale. Il miglior periodo per andare a Cuba è durante la stagione secca, cioè da fine novembre a fine aprile, quando il cielo è sereno, ci sono poche possibilità di pioggia, e le temperature si aggirano intorno ai 25°C.

Anguilla

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Nella quiete dei Caraibi settentrionali, si trova una piccola meraviglia, Anguilla. È una colonia britannica che conta 13 mila abitanti distribuiti su una superficie di 90 chilometri quadrati e oltre 50 km di costa. Fino a qualche anno fa Anguilla era quasi del tutto priva di strutture ricettive, ma negli anni ’80 il governo ha deciso di incrementare il turismo, facendo costruire soprattutto alberghi di lusso e ville residenziali. Così l’isola è diventata rapidamente una delle mete più esclusive dei Caraibi orientali, dove si trovano alcune delle spiagge più belle del mondo. Anguilla incanta per le sue 33 meravigliose spiagge bianche, le acque turchesi, gli isolotti corallini al largo delle sue coste e i panorami mozzafiato.
È l’isola ideale per coppie, famiglie e single alla ricerca di un idilliaco rifugio tropicale. Se non volete trascorrere l’intera vacanza ad Anguilla, potreste raggiungerla in giornata con traghetti che ogni giorno partono dalla più frequentata isola di St. Martin. Per chi invece se ne innamora e desidera rimanerci magari a lavorare da remoto, Anguilla rilascia un visto speciale valido fino a 12 mesi al costo di 2000 $., Work From Anguilla. Il periodo migliore per andarci è quello tra dicembre ed aprile.

Isole Cayman

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Grand Cayman, Little Cayman e Cayman Brac compongono l’arcipelago delle isole Cayman e costituiscono un territorio britannico d’oltremare. Situate nel Mar dei Caraibi occidentale, poco a sud di Cuba, le Cayman sono conosciute, oltre che come paradiso fiscale, anche per le meravigliose barriere coralline, gli interessanti fondali e le acque cristalline.

Per questo le isole sono molto amate dai subacquei e dagli amanti degli sport acquatici. L’isola più grande, Grand Cayman, ricorda la Florida del sud, ma meno affollata.
Merita una visita la capitale George Town ma anche i Giardini Botanici di Grand Cayman, dove poter osservare da vicino le iguane. Le altre due isole sono più piccole e meno turistiche. Cayman Brac è frequentata anche dagli amanti del trekking, poiché offre molti percorsi immersi nella natura incontaminata. Little Cayman è la più piccola delle tre e la più amata dai vip. Il periodo migliore per visitare l’arcipelago è quello che va dalla fine di novembre a metà aprile.

Porto Rico

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Porto Rico è un arcipelago, costituito dall’isola maggiore omonima e da altre isole minori, tra cui Mona, Vieques e Culebra. L’isola di Porto Rico è la più piccola delle Grandi Antille e si trova nel nord-est del mar dei Caraibi, tra Haiti e le isole Vergini. È un territorio non incorporato degli Stati Uniti, caratterizzato da un mix di cultura statunitense e ispanico-caraibico, retaggio della lunga dominazione spagnola. Merita una visita l’interessante capitale di San Juan, un’antica città dove ammirare l’architettura coloniale ispanica.
L’isola di Porto Rico inoltre ha una natura lussureggiante da esplorare. Nella parte centrale è attraversata dalla frastagliata Cordillera Central, dove la vetta più alta del monte Cerro la Punta raggiunge i 1340 metri. Nella zona nord-orientale di Portorico si trova invece la foresta pluviale di El Yunque, mentre a sud il territorio diventa arido e roccioso, fino a incorporare ambienti come la Foresta Arida di Guanica, caratteristica per il clima sia arido sia costiero e tropicale. Qui infatti prosperano mangrovie nei pressi della costa, cactus e altre piante grasse nell’entroterra. Porto Rico quindi è l’isola ideale per chi ama fare escursioni di mare e terra.

Il periodo migliore per andarci è quello tra novembre e marzo.

Isole Vergini americane

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L’arcipelago delle Isole Vergini comprende le oltre 60 isole vulcaniche delle Isole Vergini Americane (o Statunitensi) che si trovano nel Mar dei Caraibi e fanno parte delle Piccole Antille. Nel 1917 gli Stati Uniti acquistarono le isole Vergini dalla Danimarca facendole diventare una delle mete turistiche più ambite dei Caraibi, mente le Isole Vergini Britanniche furono tenute isolate per anni dal resto del mondo per volere dello stesso governo britannico.
Le isole allora furono ufficialmente denominate The Virgin Islands of the United States, ma devono il loro nome originario a Cristoforo Colombo, che le scoprì nel 1493 durante il suo secondo viaggio nel Nuovo Mondo, dedicandole a Sant’Orsola e alle sue undicimila vergini. Nel corso dei secoli le isole hanno visto diverse colonizzazioni europee per via della produzione di canna da zucchero per la quale vennero importati molti schiavi dall’Africa.
A solo tre ore di volo da Miami, mezz’ora da Puerto Rico, quattro ore da New York, le Isole Vergini americane sono la meta ideale per un soggiorno tropicale nei mega resort. Sono frequentate inoltre dai velisti che amano navigare lasciandosi trasportare dagli Alisei. Tra le nostre numerose spiagge di sabbia, due sono state dichiarate da National Geographic tra le dieci più belle al mondo: Magens Bay a St.Thomas e Trunk Bay a St.John. Poi le meraviglie naturali del Coral Reef di St.John e dell’isola-atollo di Buck Island sono monumenti nazionali nel sistema del National Parks americano. Esplorate St John e St Croix che hanno un maggiore fascino naturale e culturale, se non vi interessa la più commerciale St Thomas. Il periodo migliore per visitare queste isole va da dicembre ad aprile.

Antille francesi

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Saint-Martin, Saint-Barthélemy, Martinica e Guadalupa sono le quattro isole principali delle Antille francesi. Ognuna offre qualcosa di diverso pur conservando tutte un’identità franco-caraibica.

Si trovano tra il mar dei Caraibi e l’oceano Atlantico ma sono territori d'oltremare francesi.
Guadalupa è la più grande delle Antille francesi, la più turistica e sviluppata, ideale per chi cerca una vacanza rilassante con tutti i comfort. Le meravigliose spiagge lambite da acque cristalline sono composte da sabbia che passa dal bianco splendente al dorato, fino al nero delle spiagge vulcaniche. Particolarmente apprezzata è la spiaggia di Malendure, la cui sabbia scura crea un magico contrasto con l’azzurro dell’acqua. Il centro abitato più grande e affollato di Guadalupa è Pointe-à-Pitre.
Martinica invece è considerata la più bella tra le Antille francesi, ideale per gli amanti della natura e della tranquillità che cercano un’isola dai prezzi più accessibili. Spiagge dorate dal mare cristallino si alternano alle consistenti foreste pluviali, creando paesaggi spettacolari che conquistano tutti. La capitale dell’isola, Fort-de-France, è una delle città abitate più grandi delle Antille. Il suo aeroporto è il principale punto di sbarco per chi arriva direttamente dalla Francia.
Saint-Martin, invece, è un’isola molto piccola rispetto alle altre, divisa a metà tra l’Olanda e la Francia, che ha creato un mix perfetto di culture e tradizioni diverse. La capitale Marigot ospita il più grande mercato all’aperto dei Caraibi, dove trovare particolarissime varietà di frutta e verdura e immergersi nella cultura creola. Sia il litorale francese che quello olandese offrono spiagge meravigliose. La baia di Auz Prunes è invece un luogo magico per gli amanti dello snorkeling. Saint-Martin è anche un’isola vivace, molto amata dai giovani, la costa orientale infatti è conosciuta come “la Saint-Tropez dei Caraibi”.
L’isola di Saint Barthélemy, meglio conosciuta come St Barth, infine, è un paradiso di raffinatezza, eleganza e lusso. È un’isola piccola (appena 2500 ettari), defilata e intima, perciò amata dal jet set in cerca di riservatezza. Le sue spiagge e anse segrete sono state immortalate da rinomati registi e fotografi.

La capitale, Gustavia, conserva le tracce della colonizzazione svedese. La vegetazione lussureggiante dell’isola poi invita a incredibili escursioni. Il periodo migliore per andarci è da dicembre ad aprile.

Mappa e cartina

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