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I borghi italiani dove andare a vivere

Santo Stefano di Sessanio

Piccoli centri lontani dai riflettori e dalle grandi città, borghi dove le tradizioni sono forti e dove la vita scorre lenta tra paesaggi bucolici. Quasi un quarto del nostro paese è composto da piccole realtà dove vivono pochi abitanti.
Abbandonati, spopolati anni fa e preferiti alle città, stanno vivendo negli ultimi tempi un'inversione di tendenza. Negli ultimi anni, son tanti i paesi che per evitare lo spopolamento hanno messo in atto iniziative e vere e proprie offerte per attirare abitanti.
Nell'ultimo anno, il Covid-19 ha portato poi alla riscoperta dei piccoli centri carichi di storia e bellezza. Per le vacanze o per andarci a vivere, con delle campagne mirate per residenti e smart worker. Questa estate è balzata alle cronache, per il grande successo, l'iniziativa del borgo molisano di San Giovanni in Galdo che regalava soggiorni gratuiti nelle abitazioni del borgo.
Secondo l’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano, si conferma un bilancio positivo per le località minori dell’entroterra, scelte quest’estate dal 7% degli intervistati rispetto all’1% dello scorso anno. Circa il 70% dei borghi certificati con la Bandiera Arancione dichiara, inoltre, di aver registrato flussi turistici superiori (55%) o in linea con lo scorso anno.
Anche un'indagine di Coldiretti conferma che il 66% degli italiani ha scelto i borghi come meta di vacanza.
Per allontanarsi dalle grandi città affollate, per rallenare i ritmi, per lavorare in remoto, il trasferimento dei borghi potrebbe essere la scelta per una vità più sostenibile e salutare in un grande periodo di incertezza. Ci han pensato anni fa il Borgo di Candela, quello di Gerfalco, il borgo di Bormida con iniziative ad hoc per attirare nuovi resindenti. Quali sono i borghi che incentivano al trasferimento? Ecco una selezione.

Borghi dove trasferirsi

  • Santo Stefano di Sessanio
  • Santa Fiora
  • San Casciano dei Bagni
  • Sambuca
  • Gangi
  • Cinquefrondi
  • Bisaccia
  • Ollolai
  • Borghi della Calabria

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I borghi italiani dove andare a vivere

Contro lo spopolamento, il comune abruzzese tra i più belli d'Italia, ha avviato una iniziativa per i giovani che decidano di vivere e lavorare a Santo Stefano di Sessanio. Il borgo (dove vivono solo 115 persone) ha avviato un progetto per evitare lo spopolamento ed attrarre nuovi residenti.

L'iniziativa rivolta agli under 40 prevede la concessione di un contributo mensile a fondo perduto per tre anni fino ad un massimo di 8000,00 euro/anno, la messa a disposizione di un’abitazione ad un affitto simbolico e un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di 20.000,00 euro, una tantum per l’avvio dell’attività imprenditoriale.
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In provincia di Grosseto, sul monte Amiata, Santa Fiora è uno dei borghi sull'acqua più belli d'Italia che è pronto ad accogliere tutti gli smart worker d'Italia. Lontano dal caos delle città ed immerso in un ambiente naturale affascinante, Santa Fiora cerca lavoratori in remoto e lancia lo smart working village con incentivi sull’affitto per i lavoratori che desiderano trasferirsi nel borgo amiatino. Come fare? Ecco tutto quello che devi sapere. Il borgo toscano ha lanciato il progetto 'Santa Fiora smart village', proponendosi come primo paese in Italia ad accogliere ed incentivare l'arrivo degli smart workers. Grazie al recente arrivo della banda ultralarga, il Comune ha lanciato il progetto “Santa Fiora smart village” attraverso un bando con una dotazione finanziaria complessiva di 30mila euro, per coprire il 50% dell’affitto, a chi desidera vivere per un periodo a Santa Fiora, lavorando da remoto.
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Il bellissimo borgo della val di Chiana è alla ricerca di nuovi residenti e ha messo in campo incentivi per trasferirsi o aprire un’attività. Il comune ha deciso di stanziare 45 mila euro su tre bandi per attirare abitanti e per nuove attività commerciali. Per coloro che apriranno una nuova attività, l’Amministrazione comunale ha previsto un incentivo di 2.500 euro a fondo perduto. Riconosce invece un contributo economico pari al 50% del canone di locazione versato per i nuovi nuclei familiari (in possesso di attestazione Isee non superiore a 23.000 euro) che trasferiscano la residenza nel territorio, oltre al riconoscimento di un sostegno economico quale contributo per il pagamento delle rate del mutuo prima casa per l’acquisto di un’abitazione.

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Sambuca è uno dei borghi più belli della Sicilia, in provincia di Agrigento. Per recuperare le case, il patrimonio architettonico e per contrastare lo spopolamento del centro storico, il comune di Sambuca, ha presentato ha presentato il progetto Case a 1 euro. La giunta ha inserito 17 unità edilizie da acquistare al prezzo simbolico di 1 euro. L'impegno dell'acquirente è di impegnarsi a ristrutturarla entro 3 anni dall'acquisto. Gli immobili sono ubicati nel centro storico, esattamente nel quartiere arabo dei sette vicoli. Dopo il successo della prima iniziativa, il comune di Sambuca sta preparando un nuovo bando per la compravendita di case a 2 euro.
LEGGI ANCHE: IL PAESE SICILIANO CON LE CASE A 3 EURO

  • Gangi 

In provincia di Palermo, Gangi da qualche anno mette in vendita case al prezzo simbolico di un euro. Grazie al bando comunale bando è possibile comprare una casa nel borgo a titolo completamente gratuito. Il bando è aperto anche alle aziende o a chi ha voglia di aprire un hotel, un ristorante o un b&b nel borgo. Chi acquista una casa si impegna a sostenere le spese del passaggio di proprietà e a sottoporre un progetto di ristrutturazione entro il primo anno, da concludere entro i successivi tre.

Case a 1 euro anche nel borgo di Cinquefrondi, in Calabria. Per acquistare una abitazione da ristrutturare a 1 euro, è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa annuale di € 250 fino al completamento dei lavori. I nuovi proprietari sono soggetti a una multa di € 20.000 solo nel caso in cui non completino la ristrutturazione entro tre anni.  Le case ad un euro, sono larghe circa 40-50 metri quadrati e si trovano nella parte antica di Cinquefrondi.

  • Bisaccia

Bisaccia, un caratteristico borgo della Campania in provincia di Avellino, ha messo in vendita  40 abitazioni abbandonate ad un euro, nel tentativo di salvare le comunità morenti incentivando le persone a vivere in questi borghi spopolati con il progetto case a 1 euro. L'acquirente è obbligato a farsi carico della ristrutturazione e conseguente messa in sicurezza.

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  • Ollolai

Ollolai in provincia di Nuoro, in Sardegna, partecipa al progetto case a un euro. I richiedenti hanno due possibilità: scegliere di eseguire direttamente i lavori di restauro per i quali sono previsti fondi di aiuto che vanno dal 20 al 60% in funzione del tipo di intervento, oppure i lavori possono essere eseguiti dal Comune e dal soggetto attuatore. In questo caso il privato cede ad un prezzo simbolico la casa inutilizzata e/o sottoutilizzata per la ristrutturazione totale e l’immissione del bene nel costituendo circuito delle case ad 1 Euro.

Borghi della Calabria 

La Calabria ha lanciato il programma Reddito di residenza attiva che consente ai giovani di ricevere un incentivo economico per andare a vivere nel borghi di 2000 abitanti ed aprire un'attività. Coloro che aderiranno all'offerta potranno ricevere un finanziamento una tantum per sostenere l'avvio della propria attività (circa 20 mila euro), oppure uno stipendio mensile fino a mille euro per due o tre anni. Qui tutte le informazioni.

Borghi con le case a un euro

  • Biccari
  • Gangi
  • Pietramelara
  • Sambuca
  • Ollolai
  • Fabbriche di Vergemoli
  • Mussomeli
  • Castropignano
  • Cinquefrondi
  • Borgomezzavalle
  • Zungoli
  • Montieri
  • Salemi

La lista completa e aggiornata dei borghi che vendono case a un euro la trovate sul sito https://casea1euro.it.

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