
Una metropoli effervescente, all’avanguardia ma anche profondamente tradizionale.
Templi buddisti, palazzi reali e case tradizionali chiamate hanok dialogano perfettamente con grattacieli, edifici di design, moderne gallerie d’arte e recenti tendenze come il K-Pop.
Seoul è una città con lo sguardo rivolto al futuro ma dall’anima antica, dove tutto risponde ai principi del feng shui.
Ecco cosa vedere a Seoul.
Palazzo Gyeongbokgung

Seoul ha cinque palazzi imperiali che risalgono al periodo Joseon ma il Palazzo Gyeongbokgung è il più conosciuto.
Costruito originariamente dal re Taejo, il fondatore della dinastia Joseon, Gyeongbokgung è stato il palazzo principale fino al 1592, quando fu bruciato durante le invasioni giapponesi.
Rimase in rovina per quasi 300 anni fino a quando Heungseon Daewongun, reggente e padre di re Gojong, iniziò a ricostruirlo nel 1865. Il re Gojong vi si trasferì nel 1868, ma il costoso progetto di ricostruzione mandò praticamente in bancarotta il governo.
Complessivamente il palazzo era composto da 330 edifici e contava fino a 3000 dipendenti, tra cui 140 eunuchi, tutti al servizio della famiglia reale. Assisterete alle cerimonie del cambio della guardia all'ingresso principale Gwanghwamun, poi dirigetevi verso il Geunjeongjeon, l'edificio principale del palazzo in cui i re venivano incoronati, incontravano gli inviati stranieri e conducevano gli affari di stato.
A ovest di Geunjeongjeon si trova lo spettacolare Gyeonghoeru, un grande padiglione rialzato che poggia su 48 pilastri di pietra e si affaccia su un lago artificiale con due piccole isole. Qui si tenevano banchetti di Stato e i re andavano in barca sul laghetto. Interessante anche Gyotaejeon, la residenza della regina, decorata con arabeschi, motivi animali, floreali e caratteri cinesi, per finire con il giardino Amisan.
Palazzo Changdeokgung

Il Changdeokgung, dichiarato Patrimonio dell'Umanità, è il più bello dei cinque palazzi principali di Seoul.
Changdeokgung fu originariamente costruito nel 1405 come palazzo secondario, ma quando Gyeongbokgung, il palazzo principale di Seoul, fu distrutto durante l'invasione giapponese del 1590, divenne la residenza reale principale fino al 1872.
Rimase in uso fino al XX secolo. Si entra attraverso l'imponente porta Donhwamun, che risale al 1608 ed è il più grande ingresso di questo tipo tra i quattro palazzi principali di Seoul. Dirigetevi verso il bellissimo edificio principale del palazzo, Injeongjeon.
Accanto si trovano gli edifici degli uffici governativi, tra cui uno con il tetto di tegole blu. Più avanti si trovano gli alloggi privati della famiglia reale.
Sul retro vedrete un giardino a terrazze con camini ondol decorativi. Sulla destra poi sorge il palazzo Nakseonjae, costruito dal re Heonjong (1834-49) in un austero stile confuciano con legno non verniciato.
È stato usato come appartamento e ufficio del re fino al 1989. Poi esplorate il giardino del Changdeokgung, realizzato nel 1636, dove scorre il fiume Ongnyucheon.
Lungo il suo corso sorgono diversi padiglioni, tra cui il Cheonguijeong, il Soyojeong, il Taegeukjong e il Chwihanjeong, ognuno dei quali ha un suo ponte di pietra che ne permette l’accesso.
Vedrete anche un’enorme roccia chiamata Soyoam, nella quale è stata incisa una poesia composta in caratteri cinesi dal re Sukjong nel 1690 che recita “l’acqua scorre oltre ogni misura e le cascate precipitano dal cielo. Mi ricordano arcobaleni bianchi, tuoni e luce su tutta la valle”.
Tempio Jogyesa

Jogyesa (Tempio di Jogye) è il tempio principale dell'ordine buddista Jogye, l'ordine rappresentativo del buddismo tradizionale coreano.
Il tempio venne fondato nel 1395, agli albori della dinastia Joseon, ma la struttura che oggi vediamo risale al 1910. Situato nel cuore di Seoul, Jogyesa nel tempo si è affermato nel tempo come centro di diffusione del buddismo coreano, diventando un punto di riferimento spirituale negli anni tumultuosi dell’occupazione giapponese e della guerra di Corea.
Il centro del tempio è la grande sala di legno Daeungjeon, la più grande sala di culto buddista di Seul e l'epicentro del buddismo coreano. Completata nel 1938, è stata progettata secondo lo stile della dinastia Joseon.
L'esterno è decorato con scene della vita di Buddha e reticoli floreali intagliati, mentre all'interno si trovano tre gigantesche statue di Buddha: a sinistra Amitabha, il Buddha del Paradiso Occidentale; al centro il Buddha storico, che visse in India e raggiunse l'illuminazione; a destra il Bhaisaiya o Buddha della Medicina, che tiene in mano una ciotola di medicinali.
Dietro il santuario principale si trova la moderna Amitabha Buddha Hall, dove si svolgono le funzioni funebri. Il tempio ospita anche il Museo Buddista Centrale che raccoglie dipinti e manufatti buddisti. Jogyesa è circondato poi da bellissimi alberi tra cui il cosiddetto “albero pagoda”, chiamato anche Chinese Scholar Tree: è un albero ornamentale, apprezzato per i suoi fiori bianchi, considerato di buon auspicio poiché si ritiene sia in grado di allontanare le energie negative e portare felicità.
Questo esemplare si presume abbia oltre 450 anni e sia alto 26 metri. Per una visita completa del tempio prenotate il programma Temple Life, che comprende la visita, la pratica della meditazione, la creazione di lanterne di loto e perline di preghiera, la stampa di blocchi di legno, la pittura e la cerimonia del tè. È anche possibile pernottare nel tempio.
Ogni anno, l’8 aprile, si tiene poi il Lotus Lantern Festival durante il quale si festeggia il compleanno di Buddha.
Tempio Bongeunsa

Nel quartiere finanziario di Seoul, chiamato Gangnam, tra palazzi ipermoderni, si trova il tempio buddista di Bongeunsa costruito nel X anno del regno di Shilla dal monaco Yeon-hoe.
Il tempio venne poi smantellato a causa della politica repressiva attuata durante la dinastia Chosun nel XV secolo, ma ricostruito nel 1498 con il patrocinio della regina Munjeong. Il tempio oggi conserva 3.479 scritture buddiste di 13 tipi e, di fronte all'ingresso principale, si trova un piccolo monumento che ricorda l'Esame Buddista Nazionale(1552-1564), durante il quale vennero selezionati molti maestri buddisti.
Bongeunsa offre inoltre un programma speciale pensato per coloro che desiderano sperimentare per un giorno la vita del monaco buddista.
Ogni 9 settembre del calendario lunare si svolge poi la cerimonia buddista chiamata Jeongdaebulsa, durante la quale i monaci sfilano sostenendo sul loro capo le scritture e recitando il Beopseongge, un rito buddista.
Bukchon Hanok Village

Oltre a grattacieli e quartieri moderni, Seoul conserva un cuore antico.
È il Bukchon Hanok Village, un antico villaggio che ospita 900 case tradizionali chiamate hanok, che risalgono alla dinastia Joseon.
Il nome Bukchon, che letteralmente significa "villaggio del nord", è nato dal fatto che il quartiere si trova a nord di due importanti punti di riferimento di Seoul, il ruscello Cheonggyecheon e Jongno.
Circondato dal Palazzo Gyeongbokgung, dal Palazzo Changdeokgung e dal Santuario Jongmyo, Bukchon era un’area un tempo abitata solo da famiglie nobili e di burocrati che lavoravano per la residenza reale.
Oggi è una zona residenziale, quindi si consiglia ai visitatori di rispettare le persone che ci vivono. Molti degli antichi hanok sono diventati centri culturali, hotel, ristoranti e case da tè, offrendo ai visitatori l'opportunità di immergersi nella cultura tradizionale coreana. Per saperne di più sulla zona prima di partire alla scoperta, fate un salto al Bukchon Traditional Culture Center.
Museo Nazionale di Corea

Il Museo Nazionale di Corea (National Museum of Korea) è il principale museo di arte e storia della Corea del Sud e il sesto museo più grande al mondo.
Situato nel quartiere di Yongsan-gu, il museo raccoglie 220.000 oggetti attraverso cui viaggiare nel passato della Corea, dalla preistoria fino al periodo dell'Impero coreano (1897-1910).
Se avete poco tempo, date la priorità alla galleria della dinastia Joseon (1392-1897). Tra i reperti imperdibili delle gallerie al pianoterra bisogna vedere il Bruciaincenso di Baekje, uno straordinario esempio dell'arte del Regno di Baekje del VI-VII secolo, e i Tesori d'oro della Grande Tomba di Hwangham. Nelle gallerie di scultura e artigianato del terzo piano, cercate il Bodhisattva pensieroso del VII secolo.
Guardate anche la cima della Pagoda a dieci piani della dinastia Goryeo, scolpita nel marmo. Nel parco, da esplorare con la bella stagione, potrete vedere la Campana di Bosingak originale, vicino alle pittoresche Cascate del Drago.
Memoriale della Guerra
Gli appassionati di storia e chi vuole approfondirla dovrebbero visitare il Memoriale della Guerra, un museo di 20.000 mq che documenta la storia della guerra di Corea (1950-53) con mostre multimediali e filmati in bianco e nero, oltre a reperti come armi, uniformi e mappe.
Tredicimila oggetti sono custoditi nelle 6 sale espositive e nel centro sportivo all’aperto, dove poter vedere carri armati, elicotteri e aerei, per ricordare che la guerra è ancora irrisolta.
Namsan Tower

Costruita nel 1969 nel cuore del Namsan Park ed alta quasi 245 metri, la Namsan Seoul Tower è una torre televisiva che dal 1980 è stata aperto al pubblico.
È stata la prima torre multifunzionale a essere costruita in Corea, incorporando di fatto un osservatorio turistico a una torre di trasmissione.
L'osservatorio della torre offre una vista mozzafiato dell'intera città, consentendole di diventare una delle attrazioni preferite dai cittadini di Seoul e dai turisti. La si può raggiungere con la funivia di Namsan, che porta i passeggeri dai piedi della montagna alla base della torre. Inoltre sono disponibili bus navetta per la funivia di Namsan dal centro di Seoul.
Seoul Museum of Art
Il Seoul Museum of Art (SeMA), inaugurato il 19 agosto 1988, è un museo d'arte moderna situato nell'area del Palazzo Deoksugung, vicino al Teatro Jeongdong.
La facciata del museo presenta un'architettura degli anni '20, mentre il resto dell'edificio è stato ristrutturato nel 2002. Il SeMA è un edificio di tre piani con sei sale espositive, una sala conferenze e una biblioteca aperta a tutti.
In una delle sale espositive si trova la collezione permanente "The Soul of Chun Kyung Ja", una mostra delle opere del famoso artista coreano Chun Kyung Ja. Il SeMA ospita due volte all'anno mostre di fama internazionale su artisti come Chagall, Matisse, Picasso, Van Gogh e Pompidou.
La cattedrale di Myeongdong

La cattedrale di Myeongdong è la chiesa dell'arcidiocesi di Seoul ed è stata anche il luogo di nascita della comunità della Chiesa cattolica romana in Corea.
La chiesa ospita le spoglie del vescovo Laurent Joseph Marie Imbert (1796-1839), dei sacerdoti Peter Simon (1803-1839), James (Jacques Honor Chastan, 1803-1839) e Pourthie Jean Antoine Charles (1830-1866) e di quattro martiri.
Situata nel centro di Seoul, la cattedrale di Myeongdong è caratterizzata da un'architettura neogotica e risale al 1894, ma fu completata nel 1898.
Mercato di Namdaemun

Inaugurato nel 1964, il mercato di Namdaemun è il più grande e il più antico mercato tradizionale di Seoul.
Il mercato conta oltre 10.000 bancarelle che vendono di tutto a prezzi molto convenienti. Aperto anche di notte, dalle 23 alle 4, Namdaemun è un mercato piuttosto labirintico e anche opprimente dove è facile perdersi tra stradine e merce di ogni genere.
Dongdaemun History & Culture Park
Nel Parco Storico e Culturale di Dongdaemun, edifici tradizionali e strutture culturali moderne e all'avanguardia si fondono armoniosamente.
La Fortezza di Seoul, la Porta dell'Acqua di Yigansumun, il Museo Storico di Dongdaemun 1398, la Sala Espositiva del Sito di Scavo di Dongdaemun, il Memoriale dello Stadio di Dongdaemun, una sala per eventi e una galleria di design si trovano all'interno del parco, una delle attrazioni più suggestive della città.
Farete un tuffo nella storia attraverso resti e reliquie ritrovati durante i lavori di costruzione del parco. Ma il parco ospita anche mostre ed eventi dedicati al design e alla cultura contemporanea.
Quartiere Insa-dong

Il quartiere di Insa-dong,nel cuore della città, è una tappa obbligata per chi cerca gallerie d'arte e negozi di artigianato.
Nella zona si contano circa 100 gallerie che offrono ogni esempio di arte tradizionale coreana, dai dipinti alle sculture.
Le gallerie più famose sono la Galleria Hakgojae, che funge da centro di arte popolare, la Galleria d'Arte Gana, che promuove artisti promettenti, e il Centro d'Arte Gana. Tra i vicoli di Insa-Dong poi si nascondono ristoranti tradizionali, case da tè e caffè.
Tra questi non perdete il Beautiful Tea Museum, che è al tempo stesso negozio e museo. Si trova all'interno di un hanok e propone una grande varietà di tè provenienti da Cina, Corea, Giappone, Sri Lanka e India.
Attraverso opere in ceramica e monitor si può approfondire la storia del tè. Nel weekend poi la strada principale di Insa-dong diventa uno spazio culturale con bancarelle, spettacoli e mostre tradizionali.
Cosa mangiare a Seoul
A Seoul bisogna assaggiare queste specialità: il kimchi (piatto nazionale coreano, si tratta di cavolo cinese marinato in aglio e peperoncino), il bibimbap (riso con carne e verdure assortite), il dakgalbi (piatto a base di pollo marinato in salsa di soia, curry, pasta di chili e sesamo), il kalguksu (zuppa di noodle a base di brodo di pollo o pesce, con alghe e verdure miste), gukbap (si intende tutte le tipologie di zuppa a base di riso, ne esistono diverse varianti), tteokbokki (gnocchi di riso con salsa molto piccantea base di peperoncino, uova e scalogno), pajeon (una sorta di pizza coreana a base di farina, uova e cipolline, ma anche frutti di mare o kimchi), bbq coreano (barbecue di carne e verdure), samgyeopsal (pancetta), seollongtang (zuppa biancastra preparata con ossa del bue e servita con carne e cipolline), sundubu jjigae (zuppa a base di Sundubu, una qualità di tofu, con carne di manzo o maiale, frutti di mare, ravioli coreani e altri ingredienti), odeng (pancake di pesce).
Tra i dolci bisogna provare gli hotteok (pancakes ripieni di sciroppo di zucchero di canna, miele, noccioline sminuzzate e cannella), bungeoppang (dolce riempito di crema di fagioli rossi dalla forma di un pesce), tteok (torta di riso coreana, simile al mochi giapponese).
La bevanda per eccellenza in Corea del Sud è il soju, un drink alcolico trasparente molto simile alla vodka e alla grappa ottenuto da riso, orzo o frumento. In alternativa provate il makgeolli, vino di riso tradizionale, o il cheongju, una bevanda a base di riso.
Come andare e spostarsi a Seoul
Dall’Italia si raggiunge Seoul in aereo. La capitale coreana ha due aeroporti, ma la gran parte dei voli internazionali è gestita dall'aeroporto di Incheon, a sud-ovest di Seoul.
Una volta arrivati ci si sposta facilmente con la metropolitana o a piedi.
Quando andare a Seoul
La primavera è la stagione ideale per visitare Seoul, è il periodo della fioritura dei ciliegi e la vegetazione si tinge di colori brillanti.
Anche l’inverno ha il suo fascino per chi non teme le basse temperature. È inoltre un periodo di bassa stagione in Corea del Sud.
Il periodo da evitare dal punto di vista climatico è quello tra luglio e ottobre. Sono mesi nuvolosi e soggetti a tifoni.