Cile

Isola di Pasqua, cosa vedere, come arrivare e quando andare

Isola di Pasqua: Dove si trova? Cosa vedere, come arrivare e quando andare

L'isola di Pasqua, o Rapa Nui, secondo il nome polinesiano, è una terra remota e magica, lontana da tutto, perfetta per vivere un’esperienza ineguagliabile ai confini del mondo.
Situata tra le onde dell'Oceano Pacifico a più di 3700 km dalle coste del Cile, l’Isola di Pasqua è un luogo carico di fascino e mistero da esplorare in un’avventura senza tempo alla ricerca delle enormi teste di pietra che caratterizzano i suoi paesaggi.
L'Isola di Pasqua è famosa per essere un paradiso archeologico e sede delle misteriose sculture Moai, 887 statue monumentali create dal primo popolo di Rapa Nui. Nel 1995 l’isola è stata nominata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, con gran parte dell'isola protetta all'interno del Parco Nazionale di Rapa Nui che rapisce l'immaginazione di molti viaggiatori.

Isola di Pasqua, cosa vedere assolutamente

  • Hanga Roa
  • Moai
  • Spiaggia di Anakena
  • Ahu Tongariki
  • Rano Raraku
  • Villaggio di Orongo
  • Parco Nazionale di Rapa Nui
  • Ahu Akivi
  • Ahu Vinapu
  • Rano Kau
  • Ahu Tahai
  • Ana Kai Tangata
  • Ana Kakgenga

isola-di-pasqua-foto

Il suo passato misterioso ed enigmatico, l'incredibile terreno vulcanico, gli impressionanti siti archeologici, i magnifici fondali per le immersioni subacquee, i sentieri per escursioni e birdwatching, le spiagge attraenti e selvagge e la sua atmosfera unica rendono il viaggio a Rapa Nui un'avventura straordinaria e indimenticabile.
Per gli occidentali l’isola porta questo nome perché il primo europeo a raggiungerla nel 18° secolo, un esploratore olandese, è arrivato proprio la domenica di Pasqua trovandosi davanti una terra inesplorata e incontaminata caratterizzata da dolci colline battute da un vento incessante, con crateri vulcanici che terminano sulla costa con enormi scogliere bianche, alte circa 300 metri, battute instancabilmente dall’oceano.
Oggi, l'Isola di Pasqua è una destinazione vivace, panoramica e culturalmente rilevante con una fiorente industria del turismo. Poco più della metà dei suoi abitanti sono originari dell'isola, la cultura locale è ancora presente e le tradizioni sono ancora forti e radicate, la gente del posto parla ancora la lingua e pratica gli aspetti tradizionali della cultura, come la danza.

Nel villaggio di Hanga Roa ad esempio si può assistere gratuitamente alla danza tradizionale dei Rapa Nui.
Dalla fine di gennaio all'inizio di febbraio di ogni anno si tiene il festival di Tapati, una celebrazione della cultura Rapa Nui in cui due squadre provenienti da diverse aree di Hanga Roa competono scivolando in discesa su tronchi di banane, pescando in apnea, surf e canoa, oltre a gareggiare cantando e ballando gare e incoronazione della regina di Tapati.
isola-di-pasqua_1

Come arrivare all'Isola di Pasqua

Per la sua posizione remota al largo dell'Oceano Pacifico con la terra abitata più vicina dell’isola Pitcairn che dista 2.075 km e la costa cilena a quasi 4000km raggiungere Rapa Nui è una piccola impresa che richiede tempo e organizzazione.
Sebbene esistano ancora delle rarissime possibilità di fare la traversata in nave con traversate di sette giorni in mare aperto riservate solo a poche persone con stomaci forti, il modo più pratico per raggiungere l'Isola è l'aereo.
I voli partono da Santiago del Cile e richiedono circa cinque ore di viaggio prima di atterrare con il rischio di subire consistenti ritardi a causa dei forti venti.
SCOPRI: PIATTI TIPICI DEL CILE

isola-di-pasqua_2

Quando visitare l'isola di Pasqua?

Grazie al suo clima temperato l'isola di Pasqua è una destinazione ideale tutto l'anno, il tempo può essere imprevedibile, ma è generalmente caldo, ideale per ammirare la costa frastagliata e le splendide spiagge polinesiane. La stagione estiva per l'emisfero australe va da gennaio a Marzo con temperature intorno ai 22°C e rappresenta il periodo migliore per visitare l'isola anche se venti e pioggia possono essere imprevedibili.
La bassa stagione invernale tra aprile e dicembre rimane comunque vivibile e con meno folla turistica.
Grazie alla sua posizione remota e all'inquinamento luminoso prossimo allo zero l'Isola di Pasqua è un luogo ideale per restare svegli ad osservare un meraviglioso cielo stellato in ogni periodo dell’anno.

Cosa fare e vedere assolutamente

La prima e più ricercata attrazione sull'Isola di Pasqua sono i Moai, le iconiche teste di pietra monolitiche erette lungo tutta la costa per vegliare silenziosamente sui loro discendenti tra il 1250 e il 1500 d.C, anche se le loro origini sono ancora avvolte nel mistero così come non si sa come sia stato possibile erigere statue così enormi, con le più grandi che arrivano a misurare più di 20 metri e a trasportarle per chilometri dalla cava all'ahu, la piattaforma su cui sono collocate le statue, disseminandole in tutta l’isola.
isola-di-pasqua-foto_1

I punti in cui trovare i Moai sono svariati in ogni angolo dell’isola: la splendida spiaggia di sabbia bianca di Anakena ne ospita sette e la sua baia riparata è anche un luogo ideale per una nuotata in mare. La strada che porta alla spiaggia passa per un antico luogo cerimoniale che presenta una pietra magnetica simile a un globo chiamata "l' ombelico della terra ", toccandola è possibile sentire piccoli impulsi elettromagnetici irradiarsi attraverso le mani e le braccia.
Ahu Tongariki è un sito spettacolare di grande dimensioni  con ben quindici moai di fila, affacciate su un villaggio in rovina, l'oceano e le scogliere che formano una cartolina di enorme impatto visivo in modo particolare all’alba e al tramonto.
Esplorare la costa offre molti scorci sui Moai, uno dei posti migliori per vederne una vasta collezione è a Rano Raraku. Si tratta di un vulcano spento nella cui cava venivano raccolte le pietre per realizzare i Moai, il fianco della collina è ancora disseminato di statue in varie fasi di completamento. Avvicinandosi al vulcano saranno visibili dozzine di teste che sporgono dal pendio erboso compresa la vista dell'enorme Moai incompiuto, che misura 22 metri di lunghezza. Questo cratere vulcanico protetto era un tempo uno spazio cerimoniale sacro con al centro  un grande lago d'acqua dolce che regala una vista spettacolare sull'oceano e l'accesso al villaggio di Orongo.

Raggiungere il villaggio è possibile grazie a un'escursione in cima al vulcano per poi proseguire lungo una serie di abitazioni primitive con diversi grandi massi pieni di incisioni rupestri dette petroglifi.
Sia Rano Raraku che Orongo fanno parte del Parco Nazionale di Rapa Nui visitabile con un biglietto d'ingresso che aiuta a pagare i lavori di restauro e manutenzione di luoghi di rara bellezza come il sito di Ahu Akivi con sette grandi moai, tutti affacciati sul mare, Ahu Vinapu e Rano Kau raggiungibili con sbalorditive escursioni tra rovine e panorami mozzafiato, Ahu Tahai dove passeggiare ammirando uno spettacolare tramonto sull'acqua o la spiaggia di Playa Ovahe dove rilassarsi in riva al mare.
Il patrimonio geologico e culturale di Rapa Nui si estende anche sottoterra grazie a il più grande sistema di grotte vulcaniche di tutto il Cile e uno dei più grandi al mondo con gallerie lunghe oltre 7 km. Ana Kai Tangata è una delle grotte più accessibili dell'isola – situata nella parte meridionale di Hanga Roa – con incredibili pitture rupestri. La grotta di Ana Kakgenga è un tubo vulcanico, lungo circa 50 metri, anche noto come 'la grotta delle due finestre' perché la lava scorreva nell'oceano ed usciva attraverso 2 bocche o finestre che danno direttamente alla scogliera.
La città principale dell'isola è Hanga Roa che è l'unico posto in cui le persone possono vivere, il resto dell'isola è un parco nazionale. Qui alloggiano i locali e i turisti che soggiornano nei numerosi piccoli hotel e pensioni. Una delle principali attrazioni della città è il Museo Antropológico Sebastián Englert, racconta la storia dell'Isola di Pasqua e la sua cultura mostrando manufatti significativi come le repliche delle tavolette Rongo-Rongo. Queste tavolette sono avvolte nel mistero e i geroglifici inscritti su di esse non possono essere decifrati ma sono attribuiti al popolo Hotu Matua. Da visitare c’è anche il porto della città, pieno di colorate barche da pesca e grandi tartarughe verdi che popolano le acque del molo.

Spiagge Isola di Pasqua

  • Anakena
  • Pea Beach
  • Ovahe
  • Poko Poko

moai-isola-di-pasqua

Mappa e cartina

Autore: Giorgio Calabresi

Riproduzione riservata