
COSA VEDERE IN CILE – Viaggio in Cile, sulle tracce del poeta Pablo Neruda. Una sosta a Isla Negra, la sua casa preferita, quella che affaccia sul Pacifico a sud di Valparaiso.
Qui Neruda ha scolpito i nomi dei suoi amici venuti a mancare su delle travi di legno di un bar nelle vicinanze, per continuare a bere con loro.
A 40 anni dalla morte di Neruda quei nomi sono ancora lì ed facile immaginare le conversazioni tra lui e i suoi diciassette amici sulla poesia, l’amore, i viaggi e la politica.
Oppure a Valparaiso, la città delle colline tanto amate dall’autore, o Santago dove è ubicata La Chanscona.
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A 40 anni dalla scomparsa, l’autore è più popolare che mai. Un movimento a lui dedicato sta lavorando per far intitolare l’aeroporto internazionale di Santiago il Pablo Neruda Airport. Saranno inoltre pubblicate decine di poesie perdute dell’autore.
Ogni anno, migliaia raggiungono i luoghi che tanto furono cari al Poeta. BBC Travel ha raccolto in un articolo, un viaggio alla scoperta delle tre case dell’autore.
Merita una sosta la casa di Neruda a Santiago, nel quartiere bohemien Bellavista. Era il luogo dove il poeta raccoglieva le sue passioni e i suoi capricci.
Oggi la casa è un museo visitabile e potrete ammirarne gli interni eccentrici: come la sala da pranzo decorata a tema Natura Morta, la camera da letto, lo studio dove si trova ancora il tavolo da lavoro del poeta, i camini, i tappeti, la camera da letto con affaccio su una splendida cascata.
La casa è piena di oggetti curiosi comre bussole, conchiglie, sculture africane, tazze di vetro, oltre a quadri di Diego Rivera e Picasso.
Neruda aveva soprannominato questa casa “La Chascona”, parola quechua che sta a significare spettinato, come tributo ai capelli selvaggi di Urrutia, la sua compagna.
Quello che si nota appena entrati nella casa è la sua infatuazione per i colori del mare. Lo dimostrano il Bar a tema nautico, che lui chiamava bar del capitano, i muri decorati con bussole antichi e carte nautiche.
Potrete ammirare figure di legno provenienti da Africa, un tavolo da bistrò da Parigi, bambole provenienti dalla Polonia e sculture dall’Isola di Pasqua. L’ironia di Neruda si rifletteva in tocchi eccentrici, come il sale e pepe etichettati “morfina” e “marijuana”.
La casa è stata accuratamente restaurata dopo che fu vandalizzata in seguito al Colpo di Stato dell’11 settembre 1973. Qui tutte le informazioni per poterva visitare fundacionneruda.org.
Nella lettera a Sara Vial e Marie Martner, Pablo Neruda scriveva “Sento la stanchezza di Santiago. Voglio trovare una casetta a Valparaíso dove vivere e scrivere con tranquillità”.
Neruda voleva una casa comfortevole, isolata, lontana dagli altri, ma vicino ai mezzi di trasporto. Nelle sue memorie descrisse la proprietà come “casa giocattolo” un luogo per evocare i ricordi della sua infanzia.
(Anton_Ivanov / Shutterstock)
Scrisse, “Un bambino che non gioca non è un bambino, ma l’uomo che non gioca ha perso per sempre il bambino che viveva in lui.”
E per questo aveva grandi piani per la sua casa: è infatti arredata in modo eccentrico con alcune delle sue cose preferite raccolte nel corso degli anni, tra cui una cassa dove teneva i suoi whisky e una mucca in ceramica che usava per servire punch al rum.
Unlike Neruda’s other house that we visited in Santiago the other day, you can wander around La Sebastiana at will, lingering over the chaotic collection of ships’ figureheads, glass, 1950s furniture and artworks by his famous friends. No photos allowed inside. I had to cheat as how can you resist not walking through this door to this private bar where Neruda used to make drinks for his visiting friends. The best part of this bar is there is a hidden toilet inside with a carved wooden door through which you can see the person and activity inside the toilet, this was Neruda’s fun way to challenge his friends “to dare”! #OnetimefashionistagoestoChile #traveldiary #pabloneruda #lasebastiana #casa #travelblog #travelchile #wanderlust #worlderlust #passionpassport #photooftheday #bar #friends #poet #20thcentury #chileanpoet #love #londonblogger #literature #creative
La casa offre una spettacolare vista sul Pacifico quasi da ogni stanza. Nella camera da letto di Neruda, la scrivania e la poltrona sono ancora macchiate d’inchiostro. La vista dallo studio al quinto piano rivela Valparaiso proprio come Neruda la descrisse: “segreta, sinuosa, tortuosa”.
Isla Negra è la residenza di Neruda sul Pacifico, a sud di Valparaiso. Forse la preferita dall’autore stesso. Acquisto questa casa che chiamò Isla Negra (in onore di un posto che amò a Sumatra) nel 1939 e fu proprio qui che scrisse la sua autobiografia: Confesso che ho vissuto.
La casa si trova dietro un recinto ornato di graffiti realizzati da artisti ammiratori di Neruda. Il soggiorno a tema nautico vi farà sentire come parte dell’oceano: finestre enormi, modelli di navi e statue che affacciano sul mare.
Un lungo sentiero vi condurrà in questa casa dalla forma di una barca sulla spiaggia. Una volta dentro potrete ammirare un bagno dove si trova un armadio pieno di foto d’epoca di donne in procinto di spogliarsi. E poi ancora spade, bottiglie, maschere, tubi, insetti, farfalle e un’intera stanza piena di conchiglie.
19 anni dopo la sua morte, anni dopo gli atti vandalici dei golpiti alla residenza, le spoglie di Pablo Neruda e di Matilde Urrutia sono state poste nel giardino della casa, proprio di fronte al mare.
Per info e visite: fundacionneruda.org.