Per molti è la terra promessa, dove lo scorrere del tempo è più fluido e dilatato, dove le persone sorridono, dove si balla, dove si sta seduti sulle interminabili spiagge esotiche, dove l'inverno è caldo.
Il Brasile è il paese delle contraddizioni e dei sorrisi, del samba e della natura che regala spettacolari paesaggi e scorci incantevoli.
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Andare a vivere in Brasile
Se dopo la prima volta in Brasile niente è più come prima e state annaspando per ritornarci al più presto, ma che diciamo, vorreste tanto tornarci per restare per sempre, questa utile guida fa al caso vostro.
Prima di partire, chiedetevi bene se state facendo la scelta giusta e in quale città preferite sistermarvi: "ll Brasile è talmente grande ed eterogeneo che puoi vivere in mille modi diversi a seconda del luogo dove vai. La sola Rio è una città che ne contiene almeno tre... una in cui vivi con gli stessi soldi di qui... un'altra in cui con gli stessi soldi di qui fai il nababbo ma rischi una rapina ogni 3 metri, un'altra in cui povertà e miseria fanno da padrone".
San Paolo è la megalopoli votata al lavoro, con un'anima meno colorata di quella di Rio e per molti versi meno affascinante ma spesso con migliori possibilità economiche. Poco lontano dalle coste di Rio c'è un'isola bellissima ed ecosostenibile. Si chiama Ilha Grande e in tanti la considerano il luogo ideale per vivere. Il Nordest (Bahia) è il posto del clima ideale, delle spiagge chilometriche e paradisiache, dei patrimoni storici e culturali.
Un aspetto importante da prendere in considerazione prima di trasferirsi è la lingua, insieme alle diversità culturali con cui bisogna confrontarsi quando ci si trasferisce in un altro paese. In Brasile si parla un portoghese con un accento molto musicale e piacevole che è per certi versi più difficile nell'ascolto rispetto al portoghese che si parla in Portogallo.
Il concetto del tempo in Brasile è molto distante da quello che con qualche sfumatura e diversità condividiamo lungo la nostra stretta penisola. I brasiliani sono generalmente molto comodi e poco puntuali: un vostro ospite potrebbe presentarsi dopo diverse ore ad un appuntamento senza accennare la minima scusa.
Considerate tutti gli aspetti possibili, dai servizi offerti dal Paese, assistenza sanitaria, previdenziale, prospettive di lavoro alle tante altre cose che riguardano il quotidiano.
Prima di partire pensate ai possibili investimenti per poter restare in Brasile perché si tratta dell'unica garanzia che permette di ottenere un visto diverso rispetto a quello turistico di durata di soli 3 mesi.
E se ancora siete convinti di farlo e se, dopo una vita di lavoro vorrete vivere gli spensierati anni della pensione in Brasile, ecco tutto quello che dovete sapere.
Visto turistico in Brasile
Per l'ingresso in Brasile a fini turistici è necessario un visto (VIVIS) che viene richiesto presso i consolati e che viene rilasciato in circa 10 giorni dalla richiesta. Per ottnere il visto per andare in Brasile, valido per un soggiorno di 90 giorni massimo in un periodo di 180 giorni, sono necessari diversi documenti:
- un passaporto valido che abbia una scadenza minima di sei mesi
- biglietto di ritorno
- fototessera
- attestazione di reddito
- compilazione del modilo online: https://formulario-mre.serpro.gov.br/sci/pages/web/pacomPasesWebInicial.jsf
Il visto turistico non può più essere prorogato per ulteriori tre mesi, come invece era possibile fino a qualche tempo fa.
Trascorsi i tre mesi dovrete necessariamente lasciare il paese, pena l'esplulsione al primo possibile controllo. Potrete rientrare in Brasile solo dopo i sei mesi successivi al vostro rientro. In questo modo potrete vivere perennemente con le temperature esitive, sfruttare il caldo "inverno brasiliano" per poi ritornare in Italia per i mesi d'estate. Alcuni trucchetti, tipo cambiare il passaporto, funzionano se si entra da frontiere terrestri, ma possono creare problemi se successivamente si pensa di richiedere il permesso di residenza.
Visto per lavoro
Il visto per lavoro è valido due anni con la possibilità di proroga per altri due. È destinato a chi arriva in Brasile a svolgere attività lavorativa presso aziende brasiliane. L'autorizzazione al lavoro è di competenza del Ministério do Trabalho e Emprego ed è necessaria per la concessione dei visti ai lavoratori stranieri e richiederla è di competenza dell'azienda che vi assume.
Il visto va richiesto prima della partenza. Documenti necessari per richiedere il visto lavorativo:
- Passaporto valido almeno 6 mesi
- Modulo di richiesta del visto compilato online - Compila il modulo
- Autorizzazione del Conselho Nacional de Imigração del Ministero del Lavoro
- Una foto tessera recente
- Certificato dei carichi pendenti legalizzato in Procura ed emesso negli ultimi 3 mesi
- Certificato del casellario giudiziario legalizzato in Procura ed emesso negli ultimi 3 mesi
- Certificato storico di residenza degli ultimi 12 mesi legalizzato in Prefettura
Possono ottenere il visto anche il coniuge e i figli della persona che lavorerà in Brasile. In questo caso bisogna presentare il Certificato di matrimonio e l'estratto di nascita dei figli, legalizzati in Prefettura.
Visto per investimento
Se volete restate e risiedere permanentemente in Brasile ma non avete un coniuge brasiliano, non avete una famiglia in Brasile, un'azienda che vi assume e non avete un figlio in Brasile, potrete richiedere un Visto per Investimento che viene rilasciato dal Ministerio de Trabalho e Emprego e che è uno dei modi più semplici per ottenere il permesso di residenza.
Per entrare permanentemente in Brasile dovrete ottenere l'autorizzazione a investire 500.000 Reais in una impresa nuova o gia esistente.
Gli investimenti fatti da privato senza l’apertura di una società non danno diritto a questo tipo di visto. L’importo deve giungere in Brasile legalmente con trasferimento bancario, la pratica non è semplice ed è meglio farla seguire da un avvocato in Brasile.
Terminato l’Iter burocratico in Brasile, sarà poi il consolato brasiliano ad apporre sul passaporto del beneficiario il visto.
I familiari dell’investitore che intendono trasferirsi in Brasile dovranno essere inclusi nella richiesta di visto diretta al Ministero del Lavoro.
Per avviare un'attività in Brasile occorre una copia del passaporto tradotta da un traduttore giurato e il cpf il cadastro de pessoas físicas, simile al dodice fiscale. È necessario costituire una ditta che può essere individual, limitada, o sociedade anônima. Secondo il Sebrae, l'entità che dà assistenza alle piccole imprese, bisogna adempiere a 55 obblighi per entrare in funzione, 41 per funzionare normalmente e undici per chiudere.
Visto per pensione
Dopo una vita di duro lavoro, una volta pensionati potrete trasferire il vostro reddito pensionistico e vivere permantemente in Brasile. Per ottenere il visto dovrete presentare tra gli altri documenti al Consolato generale la prova di pensione equivalente o superiore a 6.000,00 Reais mensili (circa 1300 euro): dichiarazione dell'Ente erogante o Modulo Obis M per l’anno in corso da cui risulti l'importo netto mensile della pensione, firmato dal dirigente della sede e legalizzato presso l’ufficio territoriale del Governo.
L’interessato dovrà fare ingresso in Brasile entro 90 giorni dalla data di emissione del visto. Il visto perde validità se non sarà utilizzato entro 90 giorni dalla data della sua emissione.
Ci sono speciali uffici di consulenza per stranieri in Brasile, i così detti Despachantes, specializzati in argomenti come la richiesta di visti.
Esistono altri visti per poter risiedere in Brasile, tra questi annoveriamo il visto permanente per direttori, amministratori o gestori d'azienda, per ricercatore o professionista di alto livello per maggiori informazioni visita il sito web del Consolato generale.
Codice Fiscale Brasiliano
Una volta che superate i 90 giorni di permanenza in Brasile dovrete obbligatoriamente registrarvi all'ufficio della Policia Federal dopodiché potrete chiedere la tessera fiscale (Cadastro de pessoa fisica – CPF o formalmente anche conosciuta come Cartão de Identificação do Contribuinte – CIC) all'ufficio fiscale locale.
Sistema Sanitario
In teoria qualsiasi persona che ha bisogno di cure mediche può accedere a un'ampia gamma di servizi gratuiti. Purtroppo la sanità pubblica versa in una grave condizione per cui chiunque possa permetterselo preferisce rivolgersi al privato.
Infatti in Brasile chi lavora stipola generalmente il plano de saúde e mensilmente la quota dell'assicurazione viene sottratta dallo stipendio. Sia le aziende pubbliche che quelle private, solitamente, fanno delle convenzioni con imprese che offrono i piani di assistenza in modo che il dipendente potrà scegliere a che fascia aderire ed in base al prezzo si valuterà cosa vi verrà offerto gratuitamente e cosa rimarrà a pagamento.