Bhutan

Cosa fare in Bhutan, ovvero perché il Bhutan è il paese della felicità

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COSA FARE BHUTAN - Il Bhutan è un piccolo stato che sorge là dove l’Himalaya declina in colline e le vallate sprofondano ai piedi del gigante innevato.

I suoi abitanti lo chiamano Druk Yul, la Terra del Dragone, o anche Loh Mon, la Terra delle Tenebre Meridionali: una terra mitica ancora incolume alla frenesia e alla modernità che intaccano il sub continente indiano.

Entrando dal confine meridionale con l'India la prima meta è Trashigang, nell’estremo est del Regno, dove si tiene il festival di Gomkora, arcaica celebrazione della fertilità.

Proseguendo verso Ovest si incontra Mongar e la regione centrale del Bumthang decorata da foreste tropicali, boschi di rododendri e pini himalaiani.

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A Trongsa, dove nacque il terzo re del Bhutan, sorge uno dei più stupefacenti dzong del regno, collocato su uno sperone roccioso in posizione strategica con una visuale di chilometri e chilometri sulla valle del fiume Mangde.

I Dzong sono monasteri e fortezze, sedi del potere religioso e temporale. Tutto il Bhutan è disseminato di queste affascinanti architetture, la maggior parte delle quali pericolosamente arroccate su strapiombi rocciosi e alla confluenza di fiumi.

A Punakha il Monastero femminile di Chimi e il suo dzong sono appollaiati a ridosso della roccia su un’altura che domina le valli sottostanti. Il monastero Pema Lingpa Tamshin sorge ancora più in alto e per raggiungerlo è necessaria circa un'ora di cammino.

Thimpu è l’unica capitale al mondo ad essere totalmente priva di semafori. Il Trashichho Dzong, la “fortezza della religione gloriosa” è il simbolo di Thimpu insieme ai takin, animali da alta quota che qui sono ospitati e protetti in una riserva visitabile.

La leggenda racconta che nell’VIII secolo Guru Rimpoche, arrivando in queste terre, chiese come pranzo una capra e uno yak e dopo essersi saziato unì il teschio della capra allo scheletro dello yak dando vita al takin.

Guru Rimpoche è una figura estremamente importante in Bhutan: a lui si deve l'ingresso del Buddismo nel paese.

A Paro si svolge un grande festival in onore di Guru Rimpoche, il cui vero nome era Padmasambhava, reincarnato in un fiore di loto e conosciuto per aver posseduto a 8 anni la saggezza e la comprensione del Buddha.

Il Taktshang, il “nido delle tigri”, è il dzong più scenografico e fotografato di tutto il Bhutan. Arroccato su un crinale di 900 metri sorge dove Guru Rimpoche volò sul dorso di una tigre per meditare in una grotta. Lo spettacolo nei giorni in cui il cielo è limpido è sorprendente, dal basso volgendo lo sguardo verso il monastero e dal monastero sul regno del Buthan intero.

BHUTAN, FELICITA'
- Negli anni '70 il re Jigme Singye Wangchuck introdusse in Bhutan il concetto di massimizzazione della Felicità Interna Lorda basando tutta la politica del paese sulla crescita della felicità che non coincide, almeno non necessariamente, con la crescita della ricchezza.

Lo sviluppo umano, la governance, lo sviluppo equilibrato ed equo, il patrimonio culturale e la conservazione dell'ambiente sono i cinque obiettivi alla base della Felicità Interna Lorda.

Seguendo questi cardini il Bhutan si occupa della salvaguardia delle tradizioni. I festival sono considerati celebrazioni sacre e si svolgono con la stessa autenticità che in passato. Qui trovate le info sui Festival della tradizione e il festival sacro di Paro (Tsechu Paro).

Il paese ha aperto al turismo solo di recente ma il visto per entrare è il più costoso del mondo: 250 $ al giorno, motivo per cui solo pochissimi turisti visitano il Bhutan ogni anno.

L'economia del Bhutan si basa sull'agricoltura e sull'allevamento non intensivo di yak, bovini e ovini, l'esportazione di energia idroelettrica e la produzione tessile.

Seguendo gli obiettivi per la massimizzazione della felicità il governo bhutanese ha imposto che almeno il 60% delle sue terre rimangano foreste e si è impegnato nel miglioramento della situazione sanitaria.

L'aspettativa di vita è in effetti aumentata di 19 anni dal 1984 al 1998, arrivando ad una media di 66 anni.

BHUTAN, QUANDO ANDARE - dalla fine di settembre alla fine di novembre il cielo è limpido, l'ideale per ammirare le cime delle montagne più alte e fare trekking (qui trovate un trekking facile verso le grotte di Guru Rimpoche).

Il periodo dei monsoni, da giugno ad agosto, è il periodo da evitare.

Il clima in Bhutan è mite tutto l'anno e anche in inverno non raggiunge mai gli 0° e quando c'è il sole si può stare senza problemi a maniche corte. Qui trovate le info sul Clima in Bhutan e il Meteo in Bhutan in tempo reale.

BHUTAN VISTO - Il visto per entrare in Bhutan viene rilasciato dietro autorizzazione della capitale Thimphu dopo aver contattato la Tourism Authority of Bhutan (P.O. box 126, Thimphu, Bhutan; tel. 00975-2-323251/2, www.tourism.gov.bt) attraverso un Tour Operator riconosciuto da tale organismo.

Il visto costa 250 $ al giorno in alta stagione e 200 $ in bassa stagione e comprende alloggio, pasti, trasporti interni, guide locali ed eventuali manifestazioni artistiche, culturali e folkloristiche. Ai viaggiatori individuali inseriti in gruppi di meno di 3 persone può essere richiesto un deposito maggiore, mentre sono previste agevolazioni per studenti e minori.

L'emissione del visto costa altri 40$ aggiuntivi.

Cosa vedere in Bhutan - Il paese dei Dzong
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